Secondo il Presidente Biden, le grandi aziende come Apple dovrebbero rendere i propri smartphone più semplici da riparare
Nel corso degli anni i nostri smartphone si sono evoluti drasticamente: con display più grandi, frame più sottili e l’arrivo delle certificazioni IP che ne garantiscono l’impermeabilità, l’utilizzo quotidiano dei telefoni è diventato più semplice e sicuro.
Tutto, però, ha un prezzo e nel caso degli smartphone è l’aumentare dei costi di riparazione che sono direttamente proporzionali alla complessità del design, dal momento che più la struttura del telefono è articolata, maggiore sarà il lavoro necessario per smontarlo e sostituirne i componenti.
Secondo il Presidente statunitense Biden, però, le grandi aziende tecnologiche costruiscono volontariamente i loro smartphone in modo complesso per renderne più ardua e costosa la riparazione da parte di negozi terzi. Proprio per questo il leader statunitense ha invitato la Federal Trade Commission (FCC) a stabilire delle regole che obblighino i colossi digitali a realizzare smartphone più facili da riparare.
La risposta della FCC e i commenti degli addetti ai lavori
La FCC ha accolto la richiesta di Biden, dichiarando:
“Limitare i consumatori e le aziende dalla scelta di come riparare i prodotti può aumentare sostanzialmente il costo totale delle riparazioni, generare rifiuti elettronici dannosi e aumentare inutilmente i tempi di attesa per le riparazioni.
Al contrario, fornire una maggiore scelta nelle riparazioni può portare a costi inferiori, ridurre i rifiuti elettronici estendendo la durata utile dei prodotti, consentire riparazioni più tempestive e offrire opportunità economiche per gli imprenditori e le imprese locali”.
Questi nuovi provvedimenti andranno a colpire in primis le compagnie tecnologiche maggiormente chiuse come Apple, che nel corso degli anni si è sempre distinta dalle altre aziende per la sua politica imprenditoriale più serrata, ad esempio continuando a montare nei suoi iPhone il connettore Lightning, anche andando contro il volere dell’Unione Europea.
Inoltre secondo Pedro Pacheco, Senior Research Director alla Gartner, la chiusura di Apple e delle aziende simili sarebbe all’origine della difficoltà, voluta, di rendere gli smartphone più semplici da riparare.
Bisogna considerare infatti che alle compagnie tecnologiche conviene aumentare i costi di riparazione dei dispositivi per indirizzare il cliente all’acquisto di un nuovo cellulare, piuttosto che facilitare il ripristino di quello danneggiato.
Pacheco ha a tal proposito dichiarato:
“A seconda di come verrà presentato il regolamento [della FCC], probabilmente estenderà o prolungherà la durata del dispositivo (rotto).
Ciò significa che le aziende dovranno invogliare i consumatori a cambiare o aggiornare gli smartphone con specifiche migliori e altri approcci”
Fonti: CNN Business, Phone Arena