Una scelta a prima vista in violazione della Privacy
In prima battuta la scelta della casa di Cupertino, al momento guidata dal CEO Tim Cook, potrebbe sembrare uno schiaffo alla privacy degli utenti, storicamente sacra e inviolabile per Apple che in più occasioni si è rifiutata di violarla anche in situazione legali complesse.
Ma approfondendo le motivazioni dietro l’analisi dei dati, crittografati e anonimi, si scopre che la visione di Apple è quella di un ecosistema sicuro e pulito, anche per i più piccoli.
Difatti non solo le immagini caricate su iCloud, ma anche il testo digitato nell’app messaggi e il contenuto degli stessi sarà soggetto di analisi on-device tramite machine learning alla ricerca di potenziali pericoli per i più piccoli.
Le conversazioni private resteranno illeggibili, assicura Apple, pur potendo supportare le forze dell’ordine in azioni volte ad assicurare alla legge soggetti responsabili di abusi su minori.
Anche Siri si aggiorna per combattere gli abusi
Nuovi strumenti arricchiranno l’offerta di iOS e iPadOS, tra i quali una migliora applicazione della crittografia e un aggiornamento all’assistente vocale che fornirà maggiori informazioni a genitori e figli, offrendo supporto in situazioni di pericolo.
Come sostenuto dalla stessa Apple si tratta di un progetto ambizioso, attualmente attivo solo in USA, che subirà miglioramenti e sviluppi nel tempo ma reputato prioritario e imprescindibile.
Nel caso della ricezione di media sessualmente espliciti il dispositivo prenderà il timone, oscurando l’immagine e cercando di guidare il minore verso la scelta migliore, invitandolo a mostrare il contenuto ai genitori che in ogni caso riceveranno una notifica nel caso il contenuto venga aperto.