Anche il ddl Zan vittima della Lega e del loro software generatore di emendamenti
La discussione del ddl Zan al Senato entra nel vivo e dopo la chiusura dei termini per la presentazione degli emendamenti è tempo di dare un po’ di numeri.
Apprendiamo dall’agenzia Adnkronos che “sono 672 gli emendamenti presentati dalla Lega al ddl Zan, che è oggi in Aula dalle 16.30 per la discussione.
Il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto alle ore 12. Oltre a quelli del partito, ci sarebbero anche un’altra ventina di emendamenti presentati dal vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.“
E proprio quello di Calderoli è un nome importante e che ha diverse implicazioni nella storia recente della Lega e della sua politica di ostruzionismo in Parlamento.
Non è però la prima volta che succede una cosa dl genere e il ddl Zan non è la prima vittima di questa pratica. Vi avevamo già parlato infatti della strategia adottata alcuni mesi fa dal partito di Matteo Salvini in merito al ddl Costituzionale n. 83 per introdurre la tutela ambientale in Costituzione.
In quel caso la Lega aveva presentato 250 mila emendamenti, oltretutto stampati su carta, per rallentare l’iter di approvazione del decreto, che solo di recente è riuscito a passare tra i banchi del Senato.
Ancora più eclatante è il caso del 2015 in cui la Lega aveva depositato oltre 85 milioni di emendamenti per contrastare l’iter parlamentare del ddl Boschi.
Ma come è possibile riuscire a generare centinaia, migliaia o addirittura milioni di emendamenti da depositare in Parlamento?
Si tratta di un algoritmo creato dall’allora senatore Jonny Crosio e fortemente voluto dai vertici del Carroccio, tra cui proprio Calderoli.
L’algoritmo, spiega Crosio, fa parte di una branca della matematica detta Natural Language Generation (Nlg), ovvero programmi in grado di scrivere come gli essere umani.
Si dà un testo in pasto a questo software e l’algoritmo genera migliaia di varianti del testo, cambiando alcune parole o stravolgendo il posizionamento delle frasi, così da creare dei testi simili a quello di partenza, ma abbastanza diversi da poter essere considerati come unici e quindi ammissibili come emendamenti.
Restiamo in attesa di vedere come procederà la discussione del ddl Zan e se questi emendamenti saranno effettivamente discussi, rallentando l’iter o se saranno ritirati.