Nel capitolo 60 di Boruto: Naruto Next Generations, Sumire dimostra ancora la sua titubanza sulle intenzioni di Amado.
Il capitolo 59 di Boruto: Naruto Next Generations aveva fornito ulteriori chiarimenti sul funzionamento del Karma. Amado avrebbe intenzione di impiantarlo nuovamente in Kawaki, e questa volta il tremendo marchio costituirebbe soltanto un’arma per l’ex contenitore di Kara, e non un mezzo per la resurrezione di un Ootsutsuki. Nel capitolo 60, Sumire tenta di vederci chiaro nella faccenda ed emergono nuovi dettagli sui poteri di Code.
Cosa riserva Code?
La prime pagine vedono Shikamaru, Sai e Ibiki che discutono su alcune nuove informazioni riguardo a Code. Sembra che il membro dell’Organizzazione Kara sia in grado di teletrasportarsi attraverso dei sigilli, sfruttando una tecnica simile all’Hiraishin no Jutsu di Minato. Molti dei suoi marchi sono stati trovati in giro per le terre ninja, ma non a Konoha, sembrano infatti fermarsi all’esterno del villaggio. Code potrebbe sfruttarli per muoversi velocemente da un posto all’altro, sebbene Shikamaru faccia notare che il loro ritrovamento potrebbe essere una strategia per frammentare le difese del Villaggio della Foglia.
Un’abilità del genere è davvero preoccupante, perché rende Boruto, Kawaki e i loro compagni estremamente vulnerabili in qualunque momento, ma anche perché consentirebbe a Code di scappare velocemente qualora avesse la peggio contro i suoi nemici. Considerando quanto Kawaki tema anche la sua potenza, e i poteri assurdi di Daemon e Eida, c’è poco da stare tranquilli.
Le intenzioni di Amado
Sumire sembra fidarsi sempre meno di Amado, ma forse è solo preoccupata per Kawaki. Lo scienziato le assicura che non ha cattive intenzioni contro Konoha, ma ciò non sembra rassicurare la giovane genin, che pare turbata anche dal contenitore nel laboratorio. Probabilmente Amado vuol mettere a disposizione ulteriori armi per il Villaggio della Foglia, e, a suo dire, avrebbe anche l’approvazione di Katasuke.
Per lui sarebbe anche un modo di tutelarsi: i cyborg gli obbediscono ciecamente, come abbiamo visto per Delta e Kashin Koji, quindi avrebbe una guardia del corpo che può essere disattivata in ogni istante. In ogni caso, la sua risposta a Sumire è un po’ ambigua: non vuol mettersi contro Konoha e magari è sincero in questo, ma forse in realtà non gli importa della sicurezza di Kawaki e sarebbe disposto a sacrificarlo per un bene più grande. Magari è soltanto questa la verità che nasconde.
Un potere nascosto?
Code sembra molto incuriosito dalle abilità di Daemon, e probabilmente vorrebbe conoscerle per utilizzarle al meglio contro i nemici. Nonostante Code sia disposto a spiegare agli alleati le proprie tecniche, Eida impone al suo fratellino di non rivelare ulteriori informazioni sulle sue capacità. Se da un lato può sembrare che i Cyborg siano stati scorretti, è anche vero che Eida probabilmente conosceva già le abilità del suo nuovo alleato grazie alla Chiaroveggenza. In tal senso, il gesto di Code di spiegar loro i propri poteri è privo di significato.
Chissà se i due nascondono un ulteriore potere. La riservatezza di Eida potrebbe essere dovuta soltanto ad un’eccessiva prudenza: se Code venisse catturato dai nemici, potrebbe rivelare loro informazioni preziose. Ma forse c’è dell’altro…
La sofferenza di Kawaki
Kawaki si ritrova, ancora una volta, a tormentarsi per la situazione in cui riversa attualmente Konoha. Da un lato i sensi di colpa per aver coinvolto Naruto, Boruto e tutti gli altri in questa storia lo assillano, dall’altro non può che gioire del fatto di avere finalmente qualcuno che tiene a lui. Ma proprio l’affetto che prova per quelle persone, è un’ulteriore causa di sofferenza, perché amplifica il suo senso di responsabilità.
Nonostante Naruto si senta molto simile a lui per aver condiviso, a differenza di Boruto, la condizione da emarginato, i due si trovano in una situazione diametralmente opposta. Naruto da piccolo tentava disperatamente di avvicinarsi agli altri, nonostante sapesse di costituire un possibile pericolo, mentre Kawaki in cuor suo desidererebbe mantenere le distanze. Ciò non impedisce al Settimo Hokage di concentrarsi sui loro punti in comune, e di trattarlo da figlio e con affetto.
La cena in famiglia evidenzia come Boruto, Himawari, Hinata e Naruto si siano davvero affezionati a Kawaki. Il vaso che il ragazzo aveva rotto nei capitoli precedenti, ora sembra speciale alla piccola Himawari, e tutti loro sarebbero disposti ad accettarlo come membro effettivo della famiglia, se lo volesse. Ma anche in questo caso, per Kawaki è quasi difficile accogliere una situazione positiva, dato che i fantasmi del suo passato lo tormentano continuamente.
Il regalo di Boruto è estremamente simbolico: al genin non basta che Kawaki si senta accettato in casa Uzumaki, ma vuole che veda in Konoha la sua casa. In ciò, Naruto si dimostra, ancora una volta, molto più saggio di quasi tutti i Jonin, perché nel coprifronte vede un simbolo di unione e riesce a soprassedere sul fatto che Kawaki non abbia lottato per meritarselo seguendo le regole imposte dal codice dei ninja.
Se da un lato, Amado vede nell’ex contenitore semplicemente un mezzo per preservare la pace, Boruto e Naruto vedono un familiare, amico e, soprattutto, un nuovo membro del Villaggio della Foglia, e si augurano che possa sentirsi parte della comunità per cui lottano ogni giorno.
Se volete saperne di più sulle capacità di Daemon, allora dovreste dare un’occhiata qui.
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