Com’è la quotidianità di un mangaka? Scopriamolo grazie al diario di Inio Asano!
Il mondo dei manga è così ampio e variopinto che per esplorarlo nella sua interezza servirebbe ben più di una sola vita. Non possiamo, quindi, che aggrapparci alle pubblicazioni più conosciute del momento, ai grandi titoli del passato oppure ai nomi degli autori che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare, titolo dopo titolo. Conoscere un autore vuol dire essere familiare con la sua arte, con il suo pensiero e con il modo con cui esplora le tematiche che accomunano le sue opere. Eppure, possiamo davvero dire di “conoscere” qualcuno basandoci soltanto sul suo lavoro? Chi è davvero il nostro mangaka preferito?
“[…] mi sono ricordato di essere un uomo prima di essere un mangaka”, sono queste le parole con cui Inio Asano (Solanin, Buonanotte PunPun, Dead Dead Demon’s Dededede Destruction) si avvicina alla conclusione della postfazione del suo diario personale, da poco pubblicato da Planet Manga anche qui in Italia. Ed è proprio così che Asano si accorge che quell’anno da lui attraversato e impresso su carta, pieno di momenti da lui descritti come comuni che hanno alimentato la paura di annoiare i suoi lettori, è stato in realtà un periodo ricco di momenti importanti che hanno effettivamente cambiato la sua vita.
I disagi creativi e fisici che Asano e chi gli sta intorno hanno dovuto affrontare durante l’arco dell’anno; la paura di trasformare la propria relazione in un qualcosa di più serio; le costanti riflessioni alle volte anche troppo severe sulle sue cattive abitudini, spesso spronate dalla sedentaria vita da mangaka; le difficoltà nell’ottenere la patente e i seri dubbi riguardo quale auto acquistare una volta fatto. Ecco, Diario di un Mangaka è banalmente questo: un tuffo nella quotidianità di un uomo qualunque che non lascia spazio a mitizzazioni, avventure mozzafiato, od imprese straordinarie, né tanto meno a lezioni di vita o discorsi motivazionali tipici di chi vuol far credere di star condividendo la chiave per il successo o la felicità.
È bene dunque precisarlo a discapito di eventuali fraintendimenti, questo “saggio-diario-romanzo” non saprà fornire esclusivi retroscena sulle varie opere realizzate dal maestro, né tanto meno donerà al lettore una visione completa ed esaustiva della sua carriera, ma questo non significa che allora sarà incapace di arricchire il lettore. Gettarsi alla scoperta della vita quotidiana di un mangaka — e del modo in cui la vive, soprattutto — significa scoprire i stressanti ritmi lavorativi che scandiscono le sue giornate, i suoi contorti orari e specifici interessi, le sue riflessioni, passioni e relazioni con gli altri, ma anche i suoi timori e le sue paure, i suoi disagi e le sue piccole ma insormontabili difficoltà.
Una delle persone in cui ci imbatteremo con più frequenza durante la lettura del diario del mangaka risulta essere una sua assistente, Yuka-chan, con la quale Asano ha costruito un rapporto di reciproca fiducia e confidenza, il quale finirà anche per suscitare sentimenti di gelosia nella moglie, la mangaka Akane Torikai. Come dimenticarsi poi del gatto dall’aria perennemente disinteressata del mangaka, Unagi, oppure delle varie diatribe che l’assistente Tomita-kun affronterà con il gentil sesso.
A conti fatti, Diario di un Mangaka è un frammento dell’uomo chiamato Inio Asano, ancor prima del noto fumettista. Un frammento che ci introdurrà al suo carattere e anche agli aspetti più bizzarri della sua personalità, da lui condivisi con ammirevole onestà e coraggio. Si tratta di una lettura che sin dalle sue prime pagine manderà in frantumi l’idea del mangaka “vip”, ma anzi ci metterà dinanzi ad una persona il cui ego è tutt’altro che gonfiato da un successo che oggi c’è ma domani non si sa. Asano affronta la vita come la affrontiamo tutti, e tanti dei suoi problemi sono gli stessi che fanno, han fatto o faranno parte della nostra.
Titolo: Diario di un Mangaka
Autore: Inio Asano
Editore: Planet Manga
Copertina flessibile: 240 pagine
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