Quanto utilizziamo gli smartphone? Risponde uno studio
App Annie, una società che si occupa dell’analisi delle applicazioni e dei dati, ha rilasciato alcune nuove statistiche su quanto tempo ogni giorno dedichiamo agli smartphone. Lo studio (QUI il report completo) è stato condotto sui primi nove Paesi al mondo per utilizzo del telefono, quindi i risultati sono abbastanza impressionanti. Inoltre, i risultati si concentrano sugli smartphone Android perché globalmente sono più diffusi della controparte iOS.
I Paesi più “dipendenti”
Secondo App Annie, in cima alla classifica ci sono Messico, Brasile, Giappone, Corea del Sud e India. Seguono Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia. Gli utenti in queste aree trascorrono in media oltre quattro ore al giorno chini sul display di un telefono. Vi sembrano poche? È metà di una normale giornata lavorativa, o metà di una notte intera di sonno. Meglio non pensare nemmeno a ciò che si sarebbe potuto fare: dopo qualche mese, con 20 ore alla settimana, si ha una certa dimestichezza con una lingua straniera.
Le applicazioni in vetta non sono i social
Il pensiero va subito ai social media, noti “pericoli” per i procrastinatori e non solo. Invece, le applicazioni che si arricchiscono dell’attenzione (ma spesso anche dei soldi) degli utenti sono principalmente i giochi. Ogni Paese ha il suo:
- Clash Royale batte Facebook e Instagram in India, Messico e Brasile;
- il gioco MMORPG sudcoreano Lineage M è acclamato in patria, nella Corea del Sud;
- in Giappone spopola il gioco RPG Fate/Grand Order.
Il fattore pandemia non va sottovalutato
Questi risultati spingono a un ragionamento più complesso, cioè a quanto la pandemia ha influenzato le abitudini delle persone. Se si prendono in mano i dati del 2019 si può infatti notare che il tempo passato sullo smartphone è aumentato del 45% negli ultimi due anni.
È anche comprensibile: la pandemia ci ha chiuso in casa per mesi e molti si sono abituati a utilizzare maggiormente la tecnologia per tenersi impegnati. Le abitudini sono difficili da dimenticare, soprattutto in condizioni di paura, ansia e stress.
Come vengono usate queste quattro ore
Non tutto il male viene per nuocere, o meglio: non ogni minuto passato con il naso sullo smartphone è tempo sprecato. Più che tracciare le ore di utilizzo, bisogna analizzare come questi piccoli dispositivi vengono utilizzati.
“Bisogna pensare al valore del tempo dedicato alle applicazioni in momenti, non in ore totali”, sottolinea il team di App Annie, perché gli utenti utilizzano le app in modo differente e più vario rispetto a prima. C’è chi tiene traccia delle proprie spese, chi usa un’applicazione per il fitness, chi fa la spesa online e chi impara una lingua straniera.
Nonostante ciò, resta il fatto che quattro ore al giorno le passiamo davanti a uno schermo luminoso. Il tempo di esposizione aumenta se si utilizza anche il computer, un tablet o si utilizza un qualsiasi display per lavoro. Come insegnano le iniziative a favore del benessere digitale, un eccesso può risultare dannoso per la salute psicofisica della persona.
Fonti: PhoneArena.