Netflix si prepara a fare concorrenza al Game Pass, e stavolta gioca in casa
Netflix, dalla sua fondazione nel lontano 1997, è sempre stata un’azienda fortemente dinamica. Nata inizialmente come attività dedita al noleggio di film e videogiochi, ha poi introdotto nel 2008 il suo servizio di streaming online, che è diventato in breve tempo la sua attività principale e l’ha resa un colosso digitale in tutto il mondo.
Durante la sua crescita però, il gigante statunitense ha messo da parte uno dei suoi servizi iniziali per dedicarsi totalmente alla distribuzione e produzione di film e serie TV: stiamo parlando del noleggio di videogiochi, abbandonato nel 2011 dopo la cessione della parte dell’azienda che si occupava del noleggio di DVD.
Adesso, secondo i colleghi di Bloomberg, Netflix sarebbe pronta a rientrare nel mercato videoludico con un’offerta che la pone in diretta concorrenza con il Game Pass di Microsoft e altri servizi analoghi.
A partire dal 2022 infatti gli utenti, oltre a poter visionare il catalogo cinematografico e seriale, avranno incluso nell’abbonamento anche una libreria di videogiochi giocabili in streaming, senza costi aggiuntivi.
Le prove del nuovo catalogo videoludico di Netflix
A conferma di ciò, Netflix ha recentemente assunto Mike Verdu come vicepresidente della sezione Game Development. L’esperienza di Verdu sarà preziosa per l’azienda, considerando che Mike ha lavorato presso Electronics Arts e Facebook.
New story with @Lucas_Shaw: Netflix is planning to add video games to its service in the next year and has hired Facebook’s VR games content head, and former head of mobile games at EA, to run its new gaming division. https://t.co/hvs7n1pzVB
— Mark Gurman (@markgurman) July 14, 2021
Evidenziamo inoltre la recente collaborazione tra Netflix e la software house polacca CD Projekt RED per la realizzazione dell’evento WitcherCon, dove è stato annunciato l’arrivo di alcuni DLC su The Witcher 3 basati sull’omonima serie televisiva prodotta da Netflix.
Inoltre, il colosso digitale ha anche iniziato a cercare delle figure lavorative da posizionare nella nuova squadra di sviluppo videoludico, sottolineando quindi l’intenzione di non limitarsi alla semplice distribuzione di titoli, ma anche alla produzione di quest’ultimi.
Non è chiaro però se Netflix voglia limitarsi a sviluppare delle opere interattive come Black Mirror: Bandersnatch, o se voglia realizzare dei veri e propri titoli videoludici.
Fonti: Multiplayer.it, Bloomberg.com.