Quentin Tarantino rivela che la sua scena preferita in “C’era una volta a Hollywood” è stata tagliata
A distanza di quasi due anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, “C’era una volta a Hollywood” fa ancora parlare di sé. In una recente intervista per il podcast Reelblend di CinemaBlend Quentin Tarantino, scrittore, direttore e co-produttore vincitore di Oscar, rivela delle indiscrezioni sul suo ultimo successo.
Il film, del quale molti attendono ancora la versione integrale di quattro ore, ha subito numerosi tagli soprattutto in merito ai personaggi di Tim Roth e Charles Manson. Ma ciò che ha destato maggiormente stupore è il taglio della scena preferita da Tarantino.
“Succede spesso nei film. Ci sono scene davvero fantastiche, ma la linea temporale si impone sul taglio”. Queste le parole del regista statunitense in merito al taglio cinematografico della scena, presente nel romanzo, che ha emozionato lui e DiCaprio.
La scena in questione riguarda una conversazione telefonica serale tra Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e Trudi Fraser (Julia Butters). Questi, dopo il loro primo giorno di set, parlano della fortuna del loro lavoro. Il momento è commovente e avrebbe dato una visione introspettiva e approfondita di Dalton.
“Della sceneggiatura era la scena che preferivo. Penso sia stata la scena preferita che Leo abbia girato. Eravamo in lacrime e quella fu l’unica volta. Mi è capitato di tanto in tanto di avere gli occhi lucidi per una scena piuttosto che per un’altra. Ma quella scena. Julia e io piangevamo dopo ogni ciak. Eravamo davvero orgogliosi di quella sequenza”.
Tarantino spiega anche che il motivo del taglio è duplice. Sembrava la fine del film e funzionava nella sceneggiatura perché ciò che accade a febbraio fa parte di una struttura in tre atti e la notte dell’omicidio è l’epilogo. Ma in fase di montaggio è emerso che ciò che accade ad agosto non è l’epilogo ma un terzo atto.
“Lavorando sul montaggio… ci siamo resi conto che dopo lo Spahn Ranch, quella parte di febbraio finisce. Non c’è ritorno. Questa è la fine. E non poteva finire con lo Spahn Ranch. Quindi l’idea è che, dopo lo Spahn Ranch, si debba subito concludere febbraio e, fatto ciò, si salta ad agosto.”