Dopo la settimana di pausa, My Hero Academia torna sui nostri schermi, ma se la prende comoda..
La pausa è finita! My Hero Academia torna come suo solito a farci compagnia il sabato, e a ‘sto giro lo fa con un episodio che, pur non portando avanti in maniera considerevole la trama, riesce a solidificare ancor di più le fondamenta su cui si poggia l’attuale arco narrativo. La combinazione di questo periodo, va ammesso, è decisamente fatale. Dopo la conclusione dell’arco narrativo dell’allenamento congiunto la storia sembrava finalmente incalzare verso direzioni più coinvolgenti, e adesso ci siamo beccati una settimana di pausa seguita da un episodio come questo… per poi avere — tenetevi forte — un episodio originale settimana prossima.
Non sarò di certo io a lamentarmi, sia perché in questi casi BONES non ha mai completamente tradito la mia fiducia, almeno fino ad ora, che perché sono del parere che questi momenti addizionali dimostreranno poi di essere dei pezzi di degna importanza nel momento di creare quel puzzle che chiamiamo My Hero Academia. Ciononostante, comprendo perfettamente i sentimenti di frustrazione che alimentano le varie lamentele nate online negli ultimi giorni. L’anime sembra continuare a posticipare uno degli archi narrativi più attesi dai fan, e l’episodio originale recentemente annunciato deve essere stata, per alcuni, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Tornando alle cose serie, finalmente ne abbiamo la conferma ufficiale: l’Unione dei Villain e i nuovi cattivoni di quest’arco narrativo sono in combutta… il che è una notizia sia negativa che positiva. L’ultima cosa di cui gli eroi avevano bisogno era la comparsa di qualcuno capace di mettere a disposizione della già fastidiosa Unione dei Villain un esercito gigantesco, ma al contempo sapere che la possibilità di un attacco su due fronti sia stata scagionata è sicuramente un qualcosa di positivo. Come ormai è chiaro le alte cariche della società degli eroi non sono poi così tanto sicure di riuscire a portare a casa la vittoria, e probabilmente dover gestire due guerre in contemporanea sarebbe stato un po’ troppo.
Pensandoci, il livello di preoccupazione è tale da indurre la Commissione degli Eroi per la Pubblica Sicurezza ad utilizzare tattiche come quella dello spionaggio, che per quanto già diffuse e discutibilmente “legittime” non corrispondono di certo alla figura ideale dell’eroe, che affronta i problemi in piena luce del sole e a petto gonfio. Sta di fatto, comunque, che nonostante in certi momenti lo show sembri voler sollevare qualche sospetto su di lui, Hawks sta comunque svolgendo un lavoro ragguardevole. Ormai è parecchio evidente: anche lui sembra essere genuinamente coinvolto in questo generale clima di preoccupazione che sta travolgendo tutte le sfere alte della società degli eroi.
Un altro aspetto che adesso è stato chiarito riguarda il ruolo che i nostri giovincelli dovranno effettivamente ricoprire in tutto questo. Non sono stato particolarmente felice di scoprire questa idea, portata avanti dalla Commissione, di rischiare l’incolumità delle nuove generazioni “perché non c’è altra scelta”, e nonostante quanto scoperto oggi renda sicuramente più sfumata la situazione, la mia posizione resta essenzialmente la stessa. Va bene… si vuole essere sicuri che in caso di fallimento ci sia ancora qualcuno disposto a lottare, ma non è esattamente il compito di chi ricopre un ruolo di responsabilità quello di cercare di evitare che la situazione degeneri fino a tal punto?
Non ne sono assolutamente certo, ma ho come la sensazione che la Commissione degli Eroi per la Pubblica Sicurezza non sia un organo di cui potersi fidare ciecamente. Alla fin fine è pur sempre composto da freddi burocrati che con la morale e con l’eroismo hanno ben poco a che fare, e già in passato, con le vicende dell’infanzia di Hawks, hanno dimostrato di considerare gli esseri umani come carne da macello da gettare in pasto al nulla pur di raggiungere i propri interessi.
Pur rimanendo discretamente sicuro della loro buona fede non so quanto sia una buona idea lasciare nelle loro mani le vite delle future generazioni di eroi. Quando scoppia una guerra il rischio è sempre quello di perdere di vista il valore delle vite umane, specialmente quando già prima non le si dava chissà quale importanza.
E a proposito dei nostri eroi, sembra che Deku, Bakugo e Todoroki avranno molto su cui lavorare. La maestria con cui Endeavor riesce a controllare il suo quirk non è di certo un qualcosa di nuovo — di fatto avevamo già avuto modo di notarla sin dal lontano incidente di Kamino — però una cosa e vedere, un’altra è replicare. A quanto pare Bakugo e Todoroki sono stati fortunati, perché in effetti Endeavor ha molto da insegnare ad entrambi con il suo quirk, e dunque il resto è tutto nelle mani dei due ragazzini.
Una cosa però deve essere ben chiara: adesso la responsabilità è maggiore. Qui non si tratta più di giocare né con voti né con punteggi, ma di mettere a repentaglio delle vite umane. Non che apprezzi particolarmente la velocità con cui questa serie ha iniziato a trattare quelli che tutto sommato sono ancora degli studenti come fosse adulti, specialmente considerando quanta strada ognuno di loro abbia ancora davanti a se. Ma a prescindere da questo, è chiaro che d’ora in avanti gli errori verranno pagati a caro prezzo, e l’ultima cosa che vorrei vedere è uno di loro portarsi qualche peso di troppo sulla coscienza. Davvero la società degli eroi non riesce a garantire un percorso di crescita sereno e graduale a questi studenti?
La scena più inaspettata dell’episodio, però, è senza dubbio quella in cui Todoroki infrange brutalmente tutte le speranze di progresso del padre. Il ragazzo sarà anche disposto a rinunciare ai rumorosi sentimenti negativi che cova nei suoi confronti dentro di sé, ma da qui a ricominciare da zero ce ne vuole ancora. Personalmente ritenevo che il loro rapporto, a questo punto, fosse in una condizione leggermente migliore di questo, ma a quanto pare il buon Shoto non ha alcuna intenzione di chiudere un occhio. E va benissimo così. La famiglia Todoroki ha tutto il diritto di rinfacciargli ciò che ha fatto, indipendentemente dalla natura delle sue attuali intenzioni, e sarà solo il tempo a permettere la nascita di un qualcosa di nuovo.
Le sue parole avranno anche rappresentato una brutta notizia per Endeavor, ma in fin dei conti quella sfacciataggine e quel modo brusco di parlare sono esattamente il lascito che ci si aspetterebbe dal figlio di Enji Todoroki. Il che è ironico, considerando quanto duramente Shoto abbia provato a distaccarsi da quella parte di sé che gli ricorda il padre, dimostrandosi nel complesso un ragazzo pacato e gentile. Allo stesso tempo la sua è però anche una dichiarazione importante: “non importa se sei mio padre né che tipo di relazione abbiamo, mi devi prendere sul serio perché io sono qui per crescere e diventare quello che ho sempre desiderato essere”.
Vi ricordiamo che My Hero Academia 5 è disponibile su Crunchyroll. Se foste interessati trovate i nostri commenti agli episodi facendo clic su questo link.