Dopo Death Note e gli Isekai arriva un nuovo ban in Russia: Akira, il celebre film cyberpunk di Katsuhiro Otomo, è stato bandito perché danneggia la salute mentale dei più piccoli.
La Russia è ancora una volta al centro della polemica per una nuova censura imposta su un film d’animazione, stavolta molto popolare e ritenuto uno dei capisaldi del genere cyberpunk oltre che dell’animazione giapponese in generale.
Non è passato molto tempo da quando vi abbiamo parlato del ban deciso dal governo russo nei confronti di diversi anime di genere Isekai, accusati di spingere i ragazzi a credere nella reincarnazione e a portarli ad estraniarsi dal mondo reale, ritenendo quello di finzione un posto migliore. Ancora prima, però, serie come Death Note e Tokyo Ghoul erano state bandite dalla corte di San Pietroburgo con l’accusa di essere “troppo violenti”.
La notizia di oggi, però, stupisce ancora più delle precedenti: il Tribunale di San Pietroburgo ha infatti deciso di vietare la distribuzione di Akira, film d’anizione del 1988 di Katsuhiro Otomo e caposaldo del genere cyberpunk, perché “può essere dannoso per la salute e lo sviluppo mentale dei bambini”.
Il comunicato della corte prosegue così:
“Nei centri di ricerca (nota: nel film di Akira) si effettuano esperimenti parapsicologici sulle persone per sviluppare delle armi perfette. E vi è anche un culto simil-religioso di un superuomo di nome Akira il cui arrivo, presumibilmente, risolverà tutti i problemi del Giappone. Ciò può essere dannoso per la salute e lo sviluppo mentale dei bambini.”
Non possiamo non considerare questa dichiarazione un’esagerazione, così come le precedenti. Il manga di Akira, lo ricordiamo, è attualmente pubblicato da Planet Manga che ne ha da poco una ri-edizione della quale abbiamo parlato in un articolo apposito.
Cosa ne pensate voi Commodoriani della decisione del governo russo? Fatecelo sapere con un commento!