Bidoof, il Pokémon della settimana #60
In questi giorni è stata istituita una nuova festività che avrà luogo ogni 1° luglio, e si tratta certamente di una festività dedicata ad un Pokémon molto pacioccone, amante del legno: la Giornata di Bidoof (ビッパ Bippa), il Pokémon Topaffuto di tipo normale!
Un Pokémon certamente importante per tutti gli aspiranti allenatori di Sinnoh che hanno bisogno di una mano a superare alcuni ostacoli della regione, e ci possono riuscire grazie al fatto bidoof possa imparare un sacco di Macchine Nascos – voglio dire, perché è essenzialissimo in molte lotte!
In ogni caso, vestite eleganti, portate del legno e dei dolcetti, magari anche una torta a forma di diga, se per voi non è troppo, e facciamo gli auguri ai festeggiati!
I Bidoof sono dei Pokémon docili e che non si lasciano mai spaventare da niente. Nonostante all’apparenza sembrino stupidi e lenti, in realtà sono molto più furbi e agili di quanto si pensi. Sono spesso protagonisti di meme, ad esempio quello dove la loro testa viene incollata su un corpo tonico e muscoloso.
Vivono in gruppo, e passano il tempo rosicchiando rametti e rocce per affilare i loro denti anteriori, grandi quanto quelli dei Rattata. Usano inoltre i rametti per edificare dei nidi vicino i corsi d’acqua. Sono soliti muoversi a quattro zampe, ma sanno benissimo reggersi anche solo sulle due zampe posteriori. Adorano le bacche e il cibo per Pokémon.
Al livello 15 i Bidoof si evolvono in Bibarel, e con l’evoluzione ottengono il tipo acqua.
L’aspetto
I Bidoof hanno il pelo perlopiù marrone chiaro, fatta eccezione per la pancia e la faccia, dove il pelo è color crema; il muso e le zampe, di colore marrone scuro. I denti anteriori sporgono dalla bocca e sono grandi. Il naso è piccolo e rosso. I loro occhi sono ovali e neri. Le orecchie sono rotonde
Sotto il muso presentano sei ciocche di pelo rotonde, simile a quelle che presentano anche sulla coda. In quest’ultima, però, il numero delle ciocche varia a seconda del sesso: le femmine hanno solo tre ciocche mentre i maschi cinque. I loro arti sono grossi, e le zampe presentano tre dita ciascuna. Gli esemplari cromatici presentano un pelo genralmente più chiaro, quasi giallognolo, mentre il muso sembra più rossastro.
Bidoof è ispirato ai castori (in particolare i castori di montagna, anch’essi sprovvisti di coda) e ai geomidi. Il suo nome inglese deriva dall’unione delle parole beaver (castoro) e doofus (stupido), mentre quello giapponese deriva deriva dall’unione delle parole beaver e 出っ歯 deppa (dente sporgente).
Cosa ne pensate di Bidoof? Scrivetecelo nei commenti, e se non avete ancora letto lo scorso episodio della rubrica lo trovate qui.