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Bitcoin, due fratelli accusati di aver rubato 3,6 miliardi di dollari

La piattaforma Africrypt potrebbe essere responsabile del più grande furto della storia del Sudafrica

Il Bitcoin è una delle criptovalute più famose e utilizzate al mondo, probabilmente anche grazie al fatto di essere una delle prime monete virtuali a nascere e a diffondersi massivamente su Internet, nel lontano 2009.

Nonostante una delle caratteristiche principali dei Bitcoin sia l’elevata variabilità del loro valore, rappresentano al giorno d’oggi il simbolo delle criptovalute. Abbiamo visto pochi giorni fa, però, che in varie parti del mondo come in Cina, questa moneta ha creato una vera e propria lotta tra i Governi e le fabbriche di mining responsabili di utilizzare eccessiva corrente elettrica.

E adesso i sudafricani Ameer e Raees Cajee, fondatori della piattaforma Africrypt, sarebbero responsabili del furto più consistente di criptomonete (e non) del Sudafrica e, forse, del mondo.

Africript furto più grande del mondo bitcoin

Oltre 69mila Bitcoin trafugati per un valore di $3,6 miliardi

La piattaforma Africrypt, fondata dai due fratelli Cajee, si occupava di gestire le monete digitali dei propri utenti riuscendoci anche abbastanza bene, raggiungendo la cifra di ben $4 miliardi controllati ad aprile 2021.

È sempre in quel mese che però la situazione intorno la società diventa meno chiara. A partire dalle prime settimane del mese i fratelli Cajee iniziano a negare ai membri dello staff l’accesso back-end al sito, tagliandoli fuori dalla piattaforma a tutti gli effetti.

Subito dopo Africrypt viene travolta da un attacco hacker, che però non viene segnalato alle autorità poiché tale segnalazione, sempre secondo i fratelli Cajee, avrebbe rallentano il processo di ripristino della piattaforma in seguito all’attacco.

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Tale attacco ha sottratto alla piattaforma ben 3,6 miliardi di dollari che, secondo gli investigatori, sarebbero finiti nelle tasche di Ameer e Raees dato che quest’ultimi risultano irraggiungibili da mesi.

I fratelli Cajee sono quindi i principali sospettati del furto, ma risulta difficile ottenerne le prove dato che i Bitcoin rubati sono stati immediatamente riciclati attraverso vari mixer sul web e anche considerando la possibilità che i due fratelli siano fuggito all’estero.

FONTE: Leganerd, Game-Experience

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