Quando si parla di connessioni ad Internet, ormai, la fibra ottica la fa da padrona: questa connessione assicura performance ben migliori rispetto a quelle della ADSL e ha ormai raggiunto livelli di diffusione davvero altissimi.
Assicurarsi una connessione in fibra ottica in casa o in ufficio è davvero semplice: basta verificare che tale servizio sia disponibile presso l’indirizzo di interesse, e fortunatamente la copertura è ormai notevole, e stipulare un contratto con una società di telecomunicazioni.
La concorrenza in questo settore è davvero agguerrita e oggi è possibile assicurarsi un’ottima connessione in fibra ottica con spese del tutto accessibili.
Ma cosa c’è da sapere circa la fibra ottica dal punto di vista tecnico? Scopriamo subito alcune curiosità che molti non conoscono.
Cavi diversi da quelli dell’ADSL
Anzitutto, va detto che la fibra ottica impiega un cablaggio del tutto differente rispetto a quello della connessione ADSL: mentre nell’ADSL si utilizzavano infatti cavi in rame, noti anche come doppini, per la fibra ottica si fa ricorso a materiali vetrosi e polimerici che garantiscono una trasmissione dei dati estremamente più veloce, senza trascurare altri “pro”, come il fatto di essere più leggeri e resistenti.
Le tipologie di fibra ottica possono essere distinte in due grandi categorie, ovvero FTTC e FTTH, scopriamo quindi di cosa si tratta.
Le diverse tipologie di fibra ottica
Il nome della fibra FTTC è acronimo di Fiber To The Cabinet: come spiegato nel sito web della società LwLink, che offre appunto servizi di connettività, in questo caso la fibra ottica raggiunge l’armadio presente in strada, mentre da quest’ultimo fino all’utenza, ovvero fino all’abitazione o all’ufficio, si fa ricorso ai preesistenti cavi in rame.
Solo nell’ultimo tratto, dunque, la connessione è realizzata tramite l’utilizzo di doppini, una caratteristica che teoricamente rende le performance inferiori, ma che in realtà non comporta nulla di rilevante, trattandosi comunque di una connessione eccellente e di gran lunga superiore all’obsoleta ADSL.
La FTTH, ovvero Fiber To The Home, è invece l’opzione che prevede una connessione in fibra al 100%, anche per quanto riguarda l’ultimo tratto.
Esistono, in realtà, anche ulteriori varianti della fibra ottica, come ad esempio la fibra dedicata, che assicura performance elevatissime, ma si tratta di soluzioni decisamente rare oltre che assai costose, adottate prettamente da grandi aziende.
I principali gestori della fibra ottica in Italia
Ad oggi, in Italia vi sono due grandi gestori di fibra ottica, ovvero TIM e Open Fiber: il primo può far riferimento alle infrastrutture già presenti per i collegamenti telefonici, dunque sa assicurare tempi di allacciamento di norma più rapidi, mentre per Oper Fiber può essere necessario più tempo, dal momento che possono rendersi necessari lavori più complessi.
Va però detto che TIM valorizza prettamente le “aree nere”, ovvero zone di particolare interesse, come ad esempio aree urbane ad alta densità, mentre Open Fiber riguarda principalmente “aree bianche”, quindi zone che ad oggi sono state piuttosto trascurate a livello infrastrutturale e che oggi, grazie a questo progetto, sono ugualmente raggiunte dalla connettività in fibra ottica.
Un’altra peculiarità interessante che merita di essere sottolineata è inoltre quella riguardante l’aspetto economico: dal momento che Open Fiber abbraccia più operatori, è assai frequente che questo tipo di connessioni in fibra abbiano dei prezzi particolarmente vantaggiosi, proprio perché gli alti livelli di concorrenza mantengono i pricing su livelli in grado di allettare il consumatore.