Dopo molti divieti locali, la Cina chiude oltre il 90% della sua capacità di estrazione di Bitcoin
Altro colpo grosso alla criptovaluta più famosa del mondo: il Bitcoin. A partire da domenica 20 giugno 2021, infatti, molte delle miniere di Bitcoin della Cina sud-orientale (le più grandi e importanti del paese) hanno chiuso.
Tale chiusura era nell’aria a partire dalla settimana precedente, visto il divieto delle autorità locali e nazionali a minare Bitcoin. Da lì, le banche hanno iniziato a bloccare le transazioni in criptovalute. Ma perché questo divieto?
La fine delle crypto?
La motivazione principale del divieto sembra sia l’intenso uso della corrente elettrica. Gli hub e le miniere di Bitcoin cinesi hanno sempre avuto un consumo esagerato di quest’energia, ecco perché si pensava una restrizione più “leggera” per quelle che sfruttavano di più l’idroelettrico. Il divieto però è stato allargato a tutti gli hub anche per un fattore economico. L’ultimo trend registrato, infatti, sottolinea la perdita economica dei negozi locali.
La finestra di uscita si sta chiudendo e stiamo cercando di trovare miniere d’oltremare per posizionare i nostri dispositivi minerari. Avevamo sperato che il Sichuan [il divieto per le miniere di Bitcoin] sarebbe stato applicato solo ad alcune miniere grazie stagione delle piogge. Ma le autorità cinesi stanno ora adottando un approccio uniforme, che tenga sott’occhio l’industria mineraria del Bitcoin in Cina
Dopo questo divieto, la banca centrale cinese ha invitato le piattaforme di pagamento online a bloccare le transazioni tramite criptovalute. Tra le aziende richiamate troviamo nomi come Industrial and Commercial Bank of China, Agricultural Bank of China, China Construction Bank, Postal Savings Bank e Industrial Bank ma anche Alipay, la piattaforma di pagamenti online gestita dal gigante dell’e-commerce Alibaba.
Tutto questo ha portato un netto calo della quotazione del Bitcoin che passa da 31.400 dollari a circa 30 mila nel giro di pochissime ore. Stesso discorso vale anche per molte altre criptovalute come Ether che ha avuto un crollo del 4,2%.