Nel capitolo 59 di Boruto vengono dati ulteriori dettagli sul funzionamento del karma, e facciamo la conoscenza di un nuovo nemico.
Nel capitolo 58 di Boruto: Naruto Next Generations abbiamo visto Kawaki e Boruto scontrarsi per decidere in che modo affrontare Code. La storia aveva rallentato, per consentire ai lettori di riprendere fiato e prepararsi alle novità in arrivo. Il capitolo 59 ha mostrato qualcosa di interessante, chiarendo un po’ meglio come funziona il karma e presentando un nuovo temibile nemico per Boruto e compagni.
Kawaki può fare a meno del karma?
Nelle prime pagine del capitolo ci viene mostrato un possibile flashback di Kawaki. Il giovane è in preda a un incubo, ma con buone probabilità sta sognando un evento accaduto realmente: Code prova a strangolarlo perché Kawaki è più adatto di lui ad essere il contenitore di Isshiki. Il ragazzo si sveglia bruscamente, su un lettino, con Amado e Sumire a tenerlo d’occhio.
Amado va dritto al sodo: Kawaki deve diventare più forte, se vuol sperare di essere in grado di difendere Naruto dall’attacco di Code. Il suo piano di impiantare il karma nel membro interno dell’organizzazione Kara potrebbe anche essere buono, ma di sicuro Code non aspetterà che Kawaki e Boruto facciano la prima mossa: il tempo è il loro principale nemico, ed è meglio battere il loro avversario con la forza.
A tal proposito, lo scienziato suggerisce al giovane un metodo per impiantare nuovamente il karma dentro Kawaki, in modo che possa utilizzarlo in battaglia insieme a quello di Boruto. Questa volta, non ci sarebbe il rischio della reincarnazione, poiché l’anima di Isshiki si è ormai dissolta. Nonostante ciò, Kawaki sembra davvero irritato dal dover dipendere ancora una volta dal karma: per difendere Naruto insieme a Boruto, sente di non poter spezzare del tutto il legame con i suoi nemici.
Gli occhi e i cavalieri
Intanto la scena si sposta su Code ed Eida, che stanno ancora parlando. Il senso di inadeguatezza che prova Kawaki, per non essere in grado di proteggere il Settimo Hokage, sembra infastidire e ingelosire colei che tutto sa. Probabilmente Eida vorrebbe il ragazzo tutto per sé, ma l’esistenza di Naruto sembra un ostacolo in tal senso, dato che per Kawaki è la persona più importante in assoluto.
Ecco spiegato perché Eida non desidera che Code uccida Naruto, ma su questo il membro interno di Kara sembra inamovibile: vuol vendicare Isshiki. Nonostante i suoi poteri, Eida pare disposta a scendere a compromessi. A lei importa solo che Kawaki non sappia che è implicata in questa storia, perché non vuole essere odiata dal ragazzo. Vuole che la loro relazione sentimentale non abbia intoppi.
I due hanno bisogno l’uno dell’altra: Eida può sbloccare i limitatori di Code, e può “spiare” le azioni dei villaggi in ogni momento; Code può difenderla, dal momento che la fanciulla non è molto abile in combattimento. La ragazza sarà gli occhi, il ragazzo sarà il cavaliere. Ma Eida ha anche un altro cavaliere…
Shikadai e Kawaki a confronto
Kawaki intanto cammina immerso nei suoi pensieri, per il Villaggio della Foglia. Bastano poche pagine a ricordarci qualcosa su cui non si era fatta attenzione: il ragazzo non è davvero un membro di Konoha, ed essere stato accettato da Naruto, Boruto e i suoi amici, non vuol dire essere accettato da tutti. La sua solitudine viene interrotta da Shikadai, che vuole parlargli. Il ragazzo gli fa capire che le informazioni su di lui sono strettamente riservate, e che le persone non sanno chi sia davvero.
Il che costituisce un aspetto positivo, dato che, altrimenti, potrebbe essere visto come una minaccia. Shikadai sembra fidarsi di Naruto e Boruto molto più di Shikamaru, in quanto non esprime dubbi riguardo alla decisione del Settimo Hokage di accogliere Kawaki. Magari sta solo tenendo per sé i suoi pensieri, e forse ne sapremo di più nei prossimi capitoli.
Il modello della casa
Sumire e Amado riprendono il discorso da dove era stato interrotto con Kawaki. Lo scienziato spiega che si può paragonare il corpo di un contenitore a una casa, in cui sono contenuti i poteri degli Ootsutsuki. Il karma è come una porta, cioè serve per entrare o uscire. Se si elimina la porta, si elimina questa possibilità, ma i poteri restano.
Dato che l’anima di Isshiki si è dissolta, ricreare il karma non dovrebbe costituire un problema, siccome non potrebbe più entrare. E Kawaki si ritroverebbe a poter far uscire i poteri di cui ha bisogno. Questo, in teoria, sarebbe il piano di Amado, anche se non sembra sicuro di essere in grado di attuarlo.
Sumire pare dubitare delle sue parole, e gli chiede, abbastanza esplicitamente, se sono davvero queste le sue intenzioni. Una cosa è chiara: nessuno si fida al 100% di Amado, e di sicuro Naruto è quello che si fida di più di lui. Probabilmente Amado era pronto ad uno scenario del genere, ed effettivamente, se avesse cattive intenzioni, sarebbe un bel problema per tutti.
Daemon: l’altro cavaliere
Code fa la conoscenza dell’altro cavaliere di Eida: Daemon. Quest’ultimo è il suo fratellino, e per questo non è soggetto al suo potere, così come gli Ootsutsuki. Le abilità di Daemon sono davvero spaventose: può riflettere l’effetto finale degli attacchi nemici, e ciò lo rende davvero temibile.
Vuol dire che è in grado di riflettere contro agli avversari anche un forte intento omicida, finendo per ucciderli. Tuttavia, questa abilità è meno pericolosa contro un ninja che combatterebbe soltanto per catturarlo, scenario non molto improbabile se si pensa a Boruto e agli altri abitanti di Konoha…
Le preoccupazioni di Sumire
Nella scena finale, Sumire chiede esplicitamente ad Amado quali siano le sue intenzioni. La ragazza ha sempre saputo che allo scienziato non interessava davvero il benessere di Kawaki, e la loro precedente chiacchierata ne è stata una conferma. Amado è sempre sembrato sospetto.
Nonostante ciò, parla con molta schiettezza, dicendole che questo è il modo sbagliato di estorcere informazioni: sarebbe dovuta essere più discreta. Questo atteggiamento, fa crollare un po’ nei lettori il sospetto che stia tramando contro Konoha e il mondo, anche se ovviamente i dubbi restano.
Riflessioni
Che Kawaki alla fine della serie rientrasse in possesso del Karma, lo si sapeva dal primo capitolo. Infatti, nello scontro con Boruto, entrambi sembrano possederlo. Tuttavia, resta da scoprire se sarà Amado ad impiantarglielo, o se ci penseranno Code ed Eida in qualche modo.
Amado è davvero l’essere più pericoloso al mondo e potrebbe essere immune ad Eida. Sa tante cose sul karma e sugli Ootsutsuki, e si è guadagnato parzialmente la fiducia del Settimo Hokage. Se avesse cattive intenzioni, nessuno potrebbe realmente fermarlo.
Shikadai ha finalmente trovato spazio anche nel manga di Boruto, seppur in maniera estremamente limitata. È un vero peccato, trattandosi di un personaggio che presenta infinite potenzialità.
I poteri di Daemon sono davvero spaventosi, e, combinati con le abilità di Code ed Eida, rendono il trio davvero imbattibile. Senza Kurama, il mondo ninja non ha abbastanza potere per fronteggiarli, e forse il karma è davvero l’unica soluzione. Il fattore più preoccupante è che Eida, che ha davvero il controllo della situazione grazie al suo potere, vede le vicende come un semplice mezzo per ottenere l’amore.
Ai suoi occhi, la sua vita sentimentale è molto più importante delle sorti del mondo intero, e tale spregiudicatezza aggiunge un coefficiente elevato di imprevedibilità alle vicende che accadranno.
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