Secondo il CEO di Apple Tim Cook, Android sarebbe meno sicuro rispetto ad iOS
È da più di 12 anni, da quando nel 2008 Android è entrato nel mercato dei sistemi operativi mobile in diretta concorrenza con iOS, che tra gli utenti mobile esistono due fazioni in continua lotta tra loro: chi sostiene il sistema operativo di Google, Android, o quello di Cupertino, iOS.
Ciò ha dato il via a una diatriba storica che continua fino ai giorni nostri, e a cui abbiamo preso parte anche noi, riepilogando i punti a favore del sistema operativo di Google rispetto alla controparte iOS.
E adesso a entrare in questo “conflitto” è niente meno che il CEO di Apple, Tim Cook, che ha espresso i suoi dubbi in merito alla sicurezza di Android durante un’intervista, ritenendolo ben 47 volte più soggetto a malware rispetto ad iOS.
I pericoli delle app non provenienti dagli Store ufficiali
Nonostante Cook non abbia citato direttamente la sua fonte, è molto probabile che egli si riferisca ad uno studio condotto da Nokia nel 2019, dove si evidenziava in un campione di computer e smartphone che oltre il 47% dei dispositivi contagiati da software malevolo montavano Android.
La colpa di questa vulnerabilità del sistema operativo di Mountain View, secondo Cook, risiederebbe nella possibilità che Android da agli utenti di installare app di terze parti esterne dal Play Store.
Ciò perché le app che non provengono dal Play Store non hanno passato i controlli di verifica e sicurezza di Google, e di conseguenza potrebbero contenere virus.
La preoccupazione di Tim Cook per le app non installate dagli store ufficiali è così grande che, se mai tale modalità dovesse essere abilitata anche su iOS, sarebbe secondo lui un disastro. Tant’è che ha dichiarato:
“Quel [side-loading – termine che descrive l’installazione di app di terze parti al di fuori dello store ufficiale] distruggerebbe la sicurezza dell’iPhone e molte delle iniziative sulla privacy che abbiamo integrato nell’App Store, dove abbiamo informazioni dettagliate sulla privacy e trasparenza riguardo il tracciamento delle app […]
È perché abbiamo progettato iOS in modo tale che ci sia un App Store e che tutte le app vengano riviste prima di entrare in quest’ultimo.
Inutile dire che i malintenzionati tendono a prendere di mira le piattaforme più popolari, con Android che è la principale piattaforma per smartphone a livello globale”.
Tim Cook ha ragione? Android è davvero più esposto a rischi?
Come sostenuto da Cook stesso, oltre al rischio delle app di terze parti, uno dei motivi principali per cui Android è maggiormente esposto alle vulnerabilità e ai virusè la sua enorme popolarità.
D’altronde questo è anche il motivo per cui esistono molti più virus per Windows rispetto alle sue controparti desktop come macOS e GNU/Linux.
Sicuramente la popolarità e la filosofia più aperta, che fa da sempre parte del DNA di Android essendo esso un progetto open source, contribuiscono a rendere il sistema più vulnerabile rispetto ad iOS.
In fondo però, l’utente può disporre anche del dispositivo più sicuro del mondo ma, come diceva Umberto Eco:
“il computer (nel nostro caso lo smartphone) è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti”