Nikon ultimamente non sta passando un periodo roseo, dopo aver perso per anni il treno delle mirrorless, ora la pandemia ha dato il colpo di grazia
Le reflex si sa, ormai sono un prodotto per appassionati, dopo l’avvento di smartphone con fotocamere sempre più di qualità le storiche aziende come Nikon si sono trovate una nuova concorrenza agguerrita. L’azienda inoltre per anni è rimasta indietro nel settore delle mirrorless, e ancora tutt’ora arranca, puntando troppo sulle reflex che ormai stanno pian piano scomparendo dalla scena consumer.
Non sorprende quindi la notizia che Nikon abbia dovuto chiudere la sua ultima fabbrica in Giappone, e di spostare tutta la sua produzione nella fabbrica thailandese, operativa dal 1990. La sua ultima fabbrica storica situata in Giappone chiuderà i battenti entro la fine del 2021.
La pandemia ha poi contribuito a dare il colpo di grazia, creando uno stallo nei consumi, ovviamente dovuto al fatto che non potendo viaggiare la gente era meno interessata all’acquisto di una macchina fotografica per immortalare i propri viaggi.
Nikon ha precisato però come:
“Il livello qualitativo dei nostri prodotti non verrà in alcun modo modificato, anche se realizzati all’estero”
La via per Nikon sembra ormai segnata
Nikon purtroppo ormai sembra già sulla via del tramonto, e difficilmente si vedrà un’inversione di tendenza nei prossimi anni. L’unica azienda che durante la pandemia ha registrato degli utili nel reparto fotografico è stata Sony, ma solo grazie al fatto che è il primo produttore dei sensori utilizzati all’interno degli smartphone.
AGGIORNAMENTO 14 GIUGNO:
Nikon Italia ha confermato che non verrà chiusa l’attuale fabbrica in Giappone anzi, continuerà la produzione di fotocamere, obiettivi e lenti di alta fascia nel paese nipponico. Il piano prevede uno spostamento logistico verso la fabbrica in Thailandia aperta nel 1990 garantendo comunque un altissimo livello qualitativo (come negli ultimi 30 anni).
Fonte: Japan Times
