In Cina si è iscritta all’università la prima intelligenza artificiale
Immaginate essere docenti universitari e ritrovarvi tra le studentesse un’intelligenza artificiale. Fantascienza dite? Invece no, perché venerdì scorso alla Tsinghua University di Pechino, una delle più importanti università della Cina, si è iscritta un’intelligenza virtuale di nome Hua Zibing.
La “ragazza” ha annunciato la sua iscrizione all’università con un vide postato nel suo canale di Weibo, nel quale ha dichiarato di avere fin dalla nascita una passione per l’arte e la letteratura, e che gli scienziati che l’hanno creata non le hanno dato solo una voce e una forma fisica, ma gli hanno anche insegnato a comporre.
Il professore del dipartimento scienze informatiche della Tsinghua Tang Jie ha spiegato che l’IA è stata davvero registrata tra gli studenti e spera che possa imparare e coltivare le proprie abilità comunicative e creative. Secondo lui Hua potrebbe trovare addirittura un lavoro finito il corso di studi.
Dietro a quest’intelligenza artificiale c’è Wudao, modello di deep learning del quale è stata appena rilasciata la versione 2.0. Jie ha spiegato che l’obiettivo di Wudao 2.0 è quello di creare un’intelligenza basata sull’acquisizione di dati e conoscenze, in modo di avvicinarla sempre più ai pensieri di una persona vera e per farle superare il test di Turing (test con il quale si determina se una macchina sia in grado o meno di esibire un comportamento intelligente).
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Questo progetto sperimentale ha già suscitato molto interesse, anche se non è ancora strettamente legato alla vita quotidiana del presente e del futuro prossimo. Inoltre potrebbe rivelarsi un’ottima pubblicità per Wudao.
Le intelligenze artificiali in futuro potrebbero essere un elemento comune delle nostre vite, e già adesso i governi di vari paesi stanno pensando a delle regole chiare per usarle.
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