In One Piece 1013 Eiichiro Oda sottolinea a lungo il legame venutosi a creare tra Nami e Zeus. Ma riuscirà la nuvola a salvarsi da Hera?
Nel commento al capitolo 1012 abbiamo fatto una completa panoramica sui duelli avviati nella battaglia di Onigashima e su tutte le dinamiche ancora in corso, ma non avremmo potuto immaginare che Eiichiro Oda si sarebbe preso quasi la totalità del capitolo 1013 per raccontare del rapporto tra Zeus e Big Mom, e Nami con Zeus.
Tutto quello che abbiamo visto fino ad oggi, tra promesse fatte e situazioni ricorrenti, lasciava presumere senza giri di parole che Zeus sarebbe diventato il nuovo power up di Nami, tant’è vero che abbiamo preferito saltare la fase del chiederci se lo sarebbe stato veramente o meno.
A questo punto però, proprio come Oda, occorre fare un passo indietro.
Se veramente Zeus dovesse diventare il nuovo power up di Nami per tutto il resto del viaggio in One Piece, alcune condizioni dovranno essere soddisfatte per rendere possibile la cosa.
Vediamole nel dettaglio.
Zeus e Nami: il legame
La relazione venutasi a creare in questa strana coppia è fatta di amore e odio, almeno così era stato prima del capitolo 1013.
Dopotutto, Zeus è comunque fatto da un’anima di Big Mom, per cui in un modo o nell’altro si è ritrovato spesso a scontrarsi contro i Mugiwara ed essere un reale pericolo per la navigatrice.
Nonostante infatti lui come Prometheus, Napoleon e ora Hera mantengano una certa indipendenza nelle azioni e nei pensieri, a conti fatti restano fedeli servitori della Mammona.
Qui entra in gioco Nami, che più volte è riuscita a legare Zeus a sé grazie al cibo.
Pertanto, la nuvoletta è spesso stata soggiogata dalla furba Gatta Ladra per mezzo di espedienti che però allo stesso tempo hanno avvicinato i due come arma e utilizzatrice.
Nel capitolo 1013 però questo rapporto si evolve ulteriormente, in quanto Zeus, tradito da Big Mom e resosi conto di essere solo uno strumento, ha cercato di redimersi agli occhi della navigatrice lanciandosi in un attacco suicida contro Charlotte Linlin.
Il gesto è stato altresì apprezzato tanto da indurre la navigatrice a tentare a sua volta di liberare la nuvola dalle grinfie di Hera, purtroppo però fallendo.
Diciamo comunque che il requisito “legame” può dirsi oramai consolidato, e che semmai Zeus dovesse riuscire a tornare “in vita”, molto probabilmente non avrà più problemi a schierarsi dalla parte di Nami.
Zeus e Nami: Il superamento di Big Mom
Questa è una condizione praticamente già consolidata ambo le parti, per cui va ritenuta l’indizio più probabile per farci capire che Zeus diverrà effettivamente un’arma di Nami.
Per poter separarsi in qualche modo dalla Mammona, prima di tutto deve verificarsi una condizione tanto banale quanto importante: Big Mom deve rifiutare Zeus.
Proprio col 1013 assistiamo infatti al superamento di Big Mom, avendo questa trovato un’arma sostitutiva in Hera. Lo stesso Prometheus non considera più Zeus un alleato degno, mettendo la povera nuvola all’angolo e destinandola alla morte.
Mentre infatti in passato si pensava che Nami avrebbe dovuto rubare Zeus a Big Mom con qualche sotterfugio, andando così a creare la problematica di anime legate alla Mammona che comunque non avrebbero potuto fare ciò che vogliono, ora assistiamo a una Big Mom totalmente intenzionata all’uccisione del suo vecchio alleato.
Questo è un grande problema, perché quand’anche Zeus dovesse riuscire a liberarsi dalle grinfie di Hera, Big Mom potrebbe comunque decidere di dargli la caccia per ristrappargli l’anima.
In questo caso, bisognerà sperare che la Mammona col tempo perda interesse in esso, e che dunque accetti di perderlo senza per forza doversi riprendere l’anima.
In caso contrario, prepariamoci ad una Charlotte Linlin all’inseguimento sulle tracce dei Mugiwara fino alla fine del manga.
Il salvataggio di Zeus
Ovviamente fare sì che la nuvoletta possa diventare il nuovo power up di Nami, implica che questa debba esser salvata, in qualche modo.
Allo stato attuale delle cose, non esistono molti modi per riuscirci.
Abbiamo lasciato nel capitolo 1013 Big Mom intenta a strappar via l’anima dall’ex alleato, e dare questa in pasto ad Hera, per cui la nostra fantasia non può fare altro che viaggiare ad un modo per ripristinare l’anima di Zeus al suo posto.
A meno che Nami non diventi padrona di Hera, cosa assai improbabile.
Tra le opzioni più probabili troviamo la possibilità che Big Mom possa perdere nuovamente il senno per mancanza di cibo: l’ultima volta che accadde a Whole Cake Island, gli homies iniziarono a perdere il controllo e ad agire per conto proprio.
In quell’occasione oltretutto, anche le anime strappate di Opera e Moscato ritornarono ai rispettivi proprietari, per cui è possibile che per Zeus possa accadere altrettanto.
In caso contrario, si potrebbe ipotizzare una prematura dipartita di Hera per mano di Nami, ed il conseguente ritorno della nuvola di fulmini.
Difficile comunque immaginare che Zeus possa cavarsela da solo, senza un aiuto esterno. Dopotutto, la sua anima è legata indissolubilmente a Big Mom e alla sua volontà.
Secondo voi in che modo potrà avere salva la vita? Fatecelo sapere con un commento.
Oramai tendiamo a dare per scontata la coppia Nami Zeus, visto che il loro tira e molla prosegue da diverso tempo.
Va ammesso però che Zeus come power up implicherebbe tecniche non molto diverse da quelle passate per Nami, solo più potenti.
È un peccato che dopo ventitré anni di pubblicazione, Eiichiro Oda non stia riuscendo ancora a mostrarci un vero rinnovo nelle tecniche della navigatrice, continuando ad insistere su varianti di mosse che già sapeva utilizzare egregiamente.
Ricordiamo infatti che soprattutto nella prima metà della Rotta Maggiore, Nami aveva un bagaglio di tecniche da combattimento molto più variegato, a cominciare dall’utilizzo del vento, passando per il Mirage Tempo e la Fata Morgana.
Se guardiamo al fatto che gran parte degli altri Mugiwara stia al contrario ottenendo tecniche alquanto diverse dai loro standard classici (come l’invisibilità nel caso di Sanji, l’haki dell’osservazione per Usopp, l’haki del Re per Zoro), sarebbe stato bello immaginarsi un ampliamento del ventaglio di tecniche di Nami che andassero ad escludere i fulmini in favore di altri avvenimenti atmosferici, ma mai dire mai.
La sconfitta di Rufy
Il capitolo 1013 si conclude con un inaspettato cliffhanger: Rufy cade giù da Onigashima dritto verso il mare, battuto da Kaido, svenuto.
Questa scelta narrativa ha destabilizzato abbastanza i lettori, che giunti a questo punto speravano di assistere allo scontro più brutale di tutto One Piece, ma va tenuto conto di un elemento molto importante.
Come spiegato nel commento al capitolo 1012, tutto ciò a cui stiamo assistendo nel tetto di Onigashima deve spartirsi le tempistiche sul manga con tutto ciò che sta capitando ai piani inferiori.
Considerate le molteplici situazioni lasciate in sospeso, siamo ancora ben lontani dalla fine della battaglia, e per questo motivo occorreva prendere tempo.
La caduta di Rufy non è altri dunque se non un espediente per bilanciare i minutaggi dello scontro, cercando di alternare lo scontro principale con tutti gli altri.
D’altronde, non è la prima volta che il protagonista subìsce una sconfitta così netta da parte del nemico principale di saga: si pensi ad Alabasta, dove, proprio come ora, Cappello di Paglia venne sconfitto da Crocodile ben due volte, sia nel deserto che sul palazzo reale di Alubarna.
La sconfitta del protagonista non è solo un modo per prendere tempo nella narrazione, ma anche per dare a noi la percezione di un nemico degno del proprio nome.
Negli ultimi capitoli infatti abbiamo avuto prova di un Kaido vulnerabile, ferito e sanguinante, e che dunque ai nostri occhi era divenuto battibile: per riequilibrare questa sensazione occorreva un forte stop, e non poteva arrivare in un momento migliore.
Rufy ha scoperto un nuovo utilizzo dell’haki dell’armatura e del re, è vero, ma trasformato in Gear Fourth ha sprecato un sacco di energie e questo potrebbe esser stato il motivo della sua provvisoria sconfitta.
Ciò che si prospetta ora è la possibilità che Kaido possa venir rallentato dalla sua stessa figlia Yamato, che appena un capitolo prima ha asserito di volersi sbrigare, probabilmente intenzionata a raggiungere il tetto.
Voi Commodoriani che cosa vi aspettate dalla figlia di Kaido? Sarà in grado di tenere testa al suo vecchio?
Per quanto riguarda Rufy, è chiaro che un salvataggio dalle acque può avvenire solo da parte di qualcuno fuori da Onigashima: Trafalgar Law infatti non è consapevole di cosa stia accadendo sul tetto, quindi non può esser lui ad utilizzare la Room per un salvataggio.
Ci si potrebbe aspettare l’improvviso ritorno del sottomarino con Bepo, oppure l’intervento un po’ tirato per i capelli di qualcuno che sappia muoversi per aria, come Sanji o Marco la Fenice.
Secondo voi come si salverà Cappello di Paglia? E per mano di chi?
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