Su Disney+ arriverà la docuserie Pride
Disney+ ha annunciato la data di debutto di Pride, una docuserie composta da 6 episodi che parla della lotta dei diritti civili LGBTQ+ negli Stati Uniti decennio per decennio, dagli anni ’50 al primo decennio del ventunesimo secolo.
In Italia la serie arriverà come Star Original, e tutti gli episodi saranno disponibili dal 25 giugno. In America la serie ha debuttato sulla rete FX lo scorso 14 maggio.
La serie è prodotta da Killer Films (Mildred Pierce), VICE Studios e FXP, e vede sette famosi registi LGBTQ+ (Tom Kalin, Andrew Ahn, Cheryl Dunye, Anthony Caronna, Alex Smith, Yance Ford e Ro Haber) esplorare storie sia eroiche sia terribili, dalla sorveglianza delle persone omosessuali da parte dell’FBI durante il Lavender Scare negli anni ’50 alle guerre culturali degli anni ’90, il tutto mentre si esplora l’eredità queer della battaglia per i diritti civili.
Nella serie verranno raccontate anche figure internazionali come il pionere dei diritti civili Bayard Rustin, Madeleine Tress, il videografo Nelson Sullivan (che documentò lo svuotamento di New York a causa dell’epidemia di AIDS), la scrittrice e poetessa Audre Lorde, i senatori Tammy Baldwin e Lester Hunt. Saranno inoltre presenti interviste e filmati d’archivio di Christine Jorgensen, Flawless Sabrina, Ceyenne Doroshow, Susan Stryker, Kate Bornstein, Dean Spade e Raquel Willis, con i quali si esploreranno le evoluzioni della lotta per i diritti e le identità transessuali.
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Di seguito trovate i titoli e le sinossi di tutti e sei gli episodi della serie:
Ep. 1 – Anni ’50: La gente faceva feste
“Uno sguardo sulle vite vissute appieno dalle persone LGBTQ+ negli anni ’50, durante un forte aumento delle norme governative contro la loro comunità, guidate dal senatore Joseph McCarty, il quale aveva praticamente inaugurato un’era di persecuzione con l’appoggio del governo“.
Ep. 2 – Anni ’60: Rivolte e rivoluzioni
“Le radici del Pride, prima di Stonewall, con protagonisti eroi poco conosciuti provenienti da comunità isolate, come ragazze queer di colore e donne trans, che hanno avuto un ruolo fondamentale per la crescita del movimento. La comunità LGBTQ+ ha lottato, con piccole e grandi rivolte, per i suoi diritti, per l’accettazione e l’uguaglianza“.”
Ep. 3 – Anni ’70: L’avanguardia della lotta
“La regista Cheryl Dunye mostra, grazie a filmati d’archivio, interviste e testimonianza personali, come gli avvenimenti degli anni ’70 portarono alla nascita del primo movimento nazionale, dalla prima marcia del Gay Pride, al contrattacco della destra religiosa, al femminismo intersezionale e all’ascesa di artiste come la poetessa Audre Lorde e la regista Barbare Hammer“.
Ep. 4 – Anni ’80: Underground
“New York è la protagonista di questo decennio, con l’afflusso di persone queer a Manhattan e l’ascesa del ballo underground. Allo stesso tempo la comunità gay era devastata dall’epidemia di AIDS e il presidente Ronald Reagan, con la sua Moral Majority, si rifiutava d’intervenire“.
Ep. 5 – Anni ’90: Le guerre culturali
“Gli anni ’90 avrebbero dovuto essere l’inizio di un nuova era alla comunità, grazie anche all’elezione di quello che pensavano potesse essere un alleato, Bill Clinton. Un decennio con varie guerre culturali combattuto ovunque, dalle chiese ai cinema a Capitol Hill. Queste guerre hanno sì distrutto la comunità, ma hanno anche aiutato nella creazione e di politiche e organizzazioni che ancora oggi lottano per l’uguaglianza“.
Ep. 6 Anni 2000: Y2gay
“Gli anni 2000 hanno portato una nuova visibilità per la comunità LGBTQ+, con gay e lesbiche che iniziavano a trovare l’accettazione dei media tradizionali. Mentre i membri bianchi cisgender della comunità trovavano un posto nella società, continuavano le lotte per i diritti dei transessuali, che hanno assunto un ruolo principale solo oggi“.
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Fonte: 1.