Hajime Isayama, autore de L’Attacco dei Giganti, ci rivela nuove curiosità e informazioni
L’Attacco dei Giganti si è concluso lo scorso aprile con il capitolo 139 e per celebrare la fine del fumetto, sul numero di giugno (uscito a maggio) di Bessatsu Shonen Magazine -rivista che ha ospitato negli ultimi 11 anni e mezzo l’opera di Hajime Isayama- è stata pubblicata una parziale intervista all’autore.
L’intervista completa verrà infatti inserita in un numero speciale sui personaggi de l’Attacco dei Giganti, in uscita il prossimo giugno in Giappone, ma gli estratti pubblicati sull’ultimo numero del Bessatsu sono comunque interessanti. L’intervista completa è durata 3 ore, per cui sicuramente avremo tanto di cui parlare tra un mesetto.
Intanto qui Isayama ha rivelato diverse cose, tra cui qual è il suo momento preferito dell’opera, quali sono i suoi capitoli preferiti e soprattutto ci sono un po’ di anticipazioni sui suoi sentimenti sul finale. Principalmente, Isayama si sente di non essere riuscito a esprimere bene tutto quello che avrebbe voluto trasmettere con la conclusione dell’opera, soprattutto rispetto alle parole dette da un personaggio e ha chiesto scusa non per il finale in sé ma, appunto, nell’aver pensato (ingenuamente) che il finale avrebbe davvero potuto soddisfare tutti i lettori.
Di seguito trovate la parziale intervista che ovviamente contiene degli spoiler per chi non ha letto tutto il fumetto.
- Isayama parla dell’ultima pagina del manga e del capitolo finale, non sappiamo che domanda gli è stata posta
La prima bozza dell’ultima pagina del capitolo finale prevedeva una pagina divisa in 5 panel, ma era come se sapessi di non poterla riuscire a creare come volevo io. In quella pagina c’era una scena con Eren, Mikasa e Armin che correvano verso una collina (probabilmente è quella che è diventata la cover del volume finale, ndr). Dopo un meeting con l’editor, Buck (Kawakuba), e tutti gli altri, ho deciso di cambiarla un po’ all’ultimo, e ovviamente il risultato è ciò che avete visto nel numero di Maggio di Bessatsu Shonen Magazine.
Sul Bessatsu Shonen Magazine il limite di pagine che potevo pubblicare era di 51, ma nel volume ne aggiungerò altre 8. Voglio concludere l’ultima parte della storia, cosa che non ho potuto fare su rivista.
- Gli eventi che hanno portato al capitolo finale sono stati davvero shockanti, soprattutto con Eren…
Ho dato un’occhiata alle reazioni e opinioni alla conclusione della storia e credo che ci siano tante interpretazioni giuste quante persone ci sono lì fuori. Credo però che, per come l’abbia disegnato, sembra che Armin stia approvando il massacro e forse è perché l’ho rappresentato in maniera immatura. Anche se Armin non approva le azioni di Eren, ne ha comunque tratto beneficio, è questo che cercavo di dire.
Mentre Armin salutava l’amico per l’ultima volta, sensazione che nessun altro avrebbe mai potuto capire, voleva essergli il più vicino possibile con quel “grazie per essere un assassino di massa”.
L’ultima parte della storia mi ha fatto capire che questo era un tema particolarmente difficile da realizzare e disegnare, e un po’ mi pento di non essere riuscito ad esprimerlo nella maniera giusta. Dopo undici anni e mezzo di lavoro, quando ho finito l’ultimo capitolo, credevo davvero che avrei reso tutti contenti col finale, ma mi sa che sono stato troppo sicuro di me. Chiedo scusa a chi è rimasto deluso da me ma mi ha comunque supportato fino alla fine.
- Qual è stato l’evento più memorabile di questi ultimi 11 anni e mezzo di lavoro?
Mi ha fatto piacere conoscere così bene i miei assistenti. Eravamo tutti dei ventenni quando abbiamo iniziato a lavorare alla serie e ora siamo tutti sposati e con bambini.
Anche l’anime de l’Attacco dei Giganti è stato un grosso evento. Ci sono tante persone che hanno conosciuto la mia opera guardando l’anime, ed è stata una boccata d’aria fresca riuscire a vedere in questa nuova maniera il mio lavoro. È stato anche interessante vedere i personaggi muoversi come vite indipendenti dalle mie mani, e i registi e i doppiatori hanno fatto un ottimo lavoro. È stata una nuova esperienza per me.
- Qual è la tua scena preferita?
La mia scena preferita è quando il Gigante Mascella graffia il Gigante d’Attacco nel capitolo 104, “I Vincitori”. Non credo che potrei fare un disegno migliore di quello.
- E invece qual è il tuo capitolo preferito?
Prima di tutto, il 71 (Spettatore). Credo di aver espresso tutto il mio potenziale lì. Poi c’è il capitolo 69 (Amici). Mentre lo disegnavo con tutta la mia autostima ero tipo “wow, sono davvero maturato?”. E poi c’è il capitolo 91 (Al di là del mare), con la scena della battaglia che è stata la più divertente che io abbia mai disegnato; lì ero pieno di concentrazione ed energie.
- Cosa ha significato per te l’Attacco dei Giganti?
È un’opera che ho iniziato quand’ero giovane e che mi ha accompagnato fino ad ora, rappresenta 1/3 della mia vita. È stato un periodo difficile e tuttora mi sembra quasi surreale. Sono stato coccolato dai miei lettori, ma ho anche preso a cuore le critiche.
- Per favore, lascia un messaggio ai lettori
Con L’Attacco dei Giganti sono stato in grado di connettermi a più persone di quante avrei mai potuto immaginare. Sono felice di aver potuto passare del tempo con i lettori, cosa che non avrei mai potuto fare con una vita normale. E ora che la serie è finita sono libero. Voglio girare per sobborghi e piccoli paesini con una tazza di sake tra le mani. Credo che sia questo il vero significato di libertà.
Fonte: Attack on titan wiki