Mattia Torre premiato ai David di Donatello per la miglior sceneggiatura per il film Figli
Durante la cerimonia di premiazione dei David di Donatello è stato assegnato il David postumo per la miglior sceneggiatura a Mattia Torre, il compianto sceneggiatore, drammaturgo e regista, nato a Roma nel 1972 e che ci ha lasciato nel 2019 in seguito a una malattia a soli 47 anni.
A ritirare il premio è stata la figlia Emma, accompagnata dalla madre, che ha emozionato tutti con le sue parole:
Complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Dedico il premio al mio fratellino Nico che mi fa ammazzare dalle risate e a mia mamma che non si arrende mai. Questo film parla di famiglie sole e bambini che nascono, ringrazio le ostetriche e i medici che non fanno volare via le persone. Bravo papà
Momenti di commozione anche per Valerio Mastrandrea, interprete di “Figli” e legato a Mattia Torre da una forte amicizia.
Il film, scritto da Torre e interpretato oltre che da Mastrandrea anche da Paola Cortellesi, dopo la dipartita dello sceneggiatore era passato nelle mani di Giuseppe Bonito, già aiuto regista di Boris, la “fuoriserie italiana” recentemente rinnovata per una quarta attesissima stagione, per la quale Mattia Torre si era fatto conoscere e amare dal pubblico grazie alla sceneggiatura scritta assieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico.
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I tre avevano anche curato la sceneggiatura del film tratto da Boris oltre che della pellicola “Ogni maledetto Natale“.
Torre aveva anche raccontato la sua lotta contro il cancro attraverso una serie per la tv, “La Linea Verticale” tratta da un suo libro e andata in onda su Rai 3 nel 2018, con Valerio Mastrandrea nel ruolo del protagonista e alter ego di Torre.