Seth Rogen è ancora confuso dalle dichiarazioni di George Lucas sull’ipotetica apocalisse del 2012
Qualche giorno fa l’attore, doppiatore, sceneggiatore, produttore e regista canadese Seth Rogen, ha rilasciato un’intervista a Conan O’Brien durante il suo podcast “Conan O’Brien Needs A Friend“.
Durante l’intervista per promuovere il suo libro Yearbook, Seth Rogen ha raccontato del suo strano incontro con George Lucas nel lontano 2012.
Era l’inizio del 2012 e come sappiamo circolava una teoria sulla possibile fine del mondo a dicembre di quello stesso anno. Seth aveva un appuntamento con Steven Spielberg, che si presentò all’incontro con George Lucas.
Visto che Spielberg era molto impegnato in alcune chiamate, Lucas iniziò una strana conversazione con Rogen. In risposta ad un semplice “Come va?” di Rogen, Lucas risponde: “Non bene. Ci stiamo avvicinando alla fine del 2012 e il mondo finirà“.
Convinto che Lucas non stesse scherzando vista la sua espressione serissima, Seth Rogen ha risposto comunque con una battuta: “Meno male che lo Skywalker Ranch si trova dall’altra parte della faglia“ aggiungendo poi “se hai un’astronave per sfuggire alla terra, avresti un posto per noi?”. A quel punto la risposta di Lucas, che lasciò Rogen perplesso fu un “NO” secco.
Dal suo racconto possiamo soltanto immaginare che l’espressione di Seth sia stata questa. A quanto pare, infatti, l’attore ha dichiarato: “Mi fa pensare che non stesse scherzando perché, se stai scherzando, diresti ‘Sì’… Ma lui ha detto: ‘No’.”
Seth Rogen rivela di essere ancora oggi, molto confuso e tormentato da quella conversazione. Ad avvalorare la tesi che Lucas fosse convinto di ciò che diceva vi è il fatto che il regista pare abbia parlato per 25 minuti sul perché il mondo sarebbe finito ed era palese credesse in ciò che diceva.
“Parlava di placche tettoniche, e per tutto il tempo, Spielberg era lì con gli occhi al cielo come per dire ‘Il mio amico nerd non riesce a stare zitto, mi dispiace’ “.
Insomma, dopo le rivelazioni di Seth Rogen ne usciamo anche noi un po‘ confusi ma curiosi di vederlo nel nuovo film di Spielberg, di scoprire altri aneddoti raccontati nel suo libro e di vedere la terza stagione di The Boys di cui è produttore.