I detriti del razzo cinese ci colpiranno davvero? Analizziamo la situazione
Solitamente si dice che è più probabile essere colpiti da un meteorite che vincere al Superenalotto. Ma come si comporta la statistica quando invece di un meteorite consideriamo un detrito in caduta libera di un razzo cinese? Diciamo che in questo caso le probabilità cambiano! Ma vediamolo insieme.
La storia del razzo cinese in caduta incontrollata ormai la sappiamo tutti. I detriti del primo stadio di un Lunga Marcia 5B potrebbero colpire buona parte del globo terracqueo nelle prossime ore. Le ultime previsioni di rientro sulla terra stimano l’impatto con l’atmosfera per le 02:24 italiane del 9 maggio, con un’incertezza di ± 6 ore.
L‘area interessata dall’impatto è estremamente vasta e va da 41,5 gradi a nord e 41,5 gradi a sud. Sono comprese quindi 9 regioni centro-meridionali italiane e la rapida velocità con cui si muovono le 18 tonnellate del razzo cinese (compie una rotazione intorno al globo in circa 90 minuti) rende imprevedibile fare previsioni accurate sul luogo di impatto.
Impatto che potrebbe esserci come potrebbe anche non esserci. Il razzo cinese potrebbe completamente disintegrarsi a contatto con l’atmosfera senza generare detriti di dimensioni considerevoli, e qualora dovesse generarli è più probabile che finiscano in mare aperto o su qualche zona desertica/disabitata.
Il precedente dello scorso anno ha però messo un po’ tutti sull’attenti. Mentre altre agenzie e aziende sono diventate brave nella distruzione o nel ritorno a terra dei primi stati, un altro razzo cinese sempre in caduta incontrollata aveva generato dei detriti che hanno poi colpito alcuni villaggi in Costa d’Avorio (fortunatamente senza danni a cose o persone).
L’incertezza generale e la preoccupazione diffusa ha comunque spinto la Protezione Civile a rilasciare un comunicato in cui raccomanda prudenza.
Rientro lanciatore spaziale cinese: concluso Comitato Operativo Protezione Civile07 maggio 2021
Potenzialmente interessate nove regioni del centro-sudSi è tenuto nella serata di oggi, convocato dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, il Comitato Operativo della Protezione Civile, per un’analisi degli ipotetici scenari dovuti al rientro incontrollato in atmosfera del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”, in modo da poter condividere tutte le informazioni con le strutture operative ed i territori potenzialmente coinvolti.Al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata per le ore 02:24 ore locali del 9 maggio, con una finestra temporale di incertezza di ± 6 ore, all’interno di questo arco temporale sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia che, in totale, interessano porzioni di 9 regioni del centro-sud, ovvero Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Le previsioni di rientro saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del vettore spaziale stesso e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.Il tavolo tecnico – composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Coi, dell’Aeronautica Militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni – continuerà, insieme ai rappresentanti delle Regioni potenzialmente coinvolte, a seguire tutte le operazioni del rientro, fornendo analisi e aggiornamenti sull’evoluzione delle operazioni.Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione:• è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;• all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;
• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.
Ma quante probabilità ci sono che un pezzo del razzo cinese ci colpisca?
Possiamo assimilare i probabili detriti spaziali a un meteorite che colpisce il
suolo.
Ci sono diverse stime che provano a prevedere la probabilità di impatto di un meteorite. La scienza e la letteratura hanno spaziato da probabilità nell’ordine delle decine di migliaia a probabilità nell’ordina delle decine di miliardi.
Come succede sempre in questi casi, la verità sta nel mezzo e una probabilità largamente accettata è quella che stima le possibilità di morte da meteorite in una su 700.000. Questa probabilità tuttavia si riferisce a un evento catastrofico di grosse dimensioni, considerando un grande corpo celeste che provoca molte vittime. Una mortalità alta, ma una possibilità assai remota che accada. Si tratta quindi di una media riferita a un singolo evento apocalittico che capita una volta ogni diversi milioni di anni.
Qui stiamo considerando detriti ben più piccoli, possibili residui sopravvissuti all’impatto del razzo cinese con l’atmosfera. Idealmente possiamo parlare di pezzi di metallo con un peso non superiore ai 10 kg (e stiamo esagerando).
Ad oggi c’è solo un caso confermato di persona ferita da un corpo celeste: il 30 novembre 1954 Ann Hodges fu colpita da un meteorite di 5,54 kg che cadde sulla sua casa in Alabama (Stati Uniti).
Come succede sempre in questi casi, la verità sta nel mezzo e una probabilità largamente accettata è quella che stima le possibilità di morte da meteorite in una su 700.000. Questa probabilità tuttavia si riferisce a un evento catastrofico di grosse dimensioni, considerando un grande corpo celeste che provoca molte vittime. Una mortalità alta, ma una possibilità assai remota che accada. Si tratta quindi di una media riferita a un singolo evento apocalittico che capita una volta ogni diversi milioni di anni.
Qui stiamo considerando detriti ben più piccoli, possibili residui sopravvissuti all’impatto del razzo cinese con l’atmosfera. Idealmente possiamo parlare di pezzi di metallo con un peso non superiore ai 10 kg (e stiamo esagerando).
Ad oggi c’è solo un caso confermato di persona ferita da un corpo celeste: il 30 novembre 1954 Ann Hodges fu colpita da un meteorite di 5,54 kg che cadde sulla sua casa in Alabama (Stati Uniti).
Una recente scoperta negli archivi del Direttorato Generale di Stato della Turchia ha portato alla luce una testimonianza di una possibile morte per meteorite risalente al 1888 in Iraq.
Per confronto, la probabilità di fare 6 al Superenalotto è di una su 622.614.630. Anche in questo caso siamo di fronte a numeri piccolissimi, vicinissimi allo zero.
Se la probabilità di fare 6 al Superenalotto è calcolabile precisamente ed è nell’ordine dei milioni, quella di essere colpiti da un piccolo corpo celeste (che sia un meteorite o in detrito vagante) è di più difficile calcolo perché non abbiamo dati certi. Se diamo per buone le informazioni che abbiamo e consideriamo l’unico caso di mortalità quello registrato in Iraq, morire a causa di un meteorite ha una probabilità nell’ordine dei miliardi. Volessimo esagerate e aggiungere anche i casi di persone ferite, la situazione non cambierebbe.
Da un punto di vista matematico quindi, e affidandoci solo ai dati in nostro possesso, possiamo dire che è più facile fare sei al Superenalotto che essere colpiti da un detrito del razzo cinese.
Cosa abbiamo imparato riguardo il razzo cinese e il suo possibile impatto?
I corpi celesti e detriti spaziali in collisione con la Terra ci devono preoccupare solo se sono di dimensioni considerevoli. E nonostante in tal caso le probabilità di essere colpiti aumentino, sono comunque prossime allo zero, oscillando tra l’ordine dell’1 su 100.000 e quello dell’1 su 10.000. Numeri troppo bassi per destare preoccupazione.
In caso di corpi più piccoli e di eventuali detriti spaziali le possibilità di essere colpiti sono così infinitesimali che la situazione non dovrebbe assolutamente fare notizia.
In caso di corpi più piccoli e di eventuali detriti spaziali le possibilità di essere colpiti sono così infinitesimali che la situazione non dovrebbe assolutamente fare notizia.
In conclusione, benché spesso si dica che è più probabile venire colpiti da un meteorite che vincere al superenalotto, in questo caso le due probabilità sono simili e entrambe prossime allo zero. Possibilità più alte di impatto da corpi celesti possono esserci, ma riguardano eventi catastrofici che capitano una volta ogni decine di milioni se non miliardi di anni.
Il caso specifico di piccoli detriti metallici provenienti dalla distruzione di un razzo cinese in caduta incontrollata non ci devono minimamente preoccupare. Per lo meno da un punto di vista matematico!