KADOKAWA ha pianificato di aumentare la sua produzione annuale di titoli anime.
Di recente KADOKAWA ha rilasciato il suo report annuale con data di chiusura al 31 marzo. Il report è finalizzato a tranquillizzare i suoi azionisti, affermando che, per quanto la situazione possa sembrare preoccupante a causa del COVID-19, le entrate nel 2020 sono aumentate e che l’azienda mira a produrre almeno 40 titoli all’anno nel futuro prossimo.
In termini generali, le vendite di KADOKAWA sono cresciute del 2,6% rispetto a quelle del 2019, rispecchiando un aumento nel business delle light novel, in quello audiovisivo e in quello videoludico, il quale ha totalizzato un aumento generale dei ricavi del 114,6%.
Uno dei settori in cui KADOKAWA ha registrato maggiori ingressi è quello delle pubblicazioni, che include light novel, manga ed altro. L’azienda punta ad espandere questo tipo di offerta assumendo 100 nuovi editor per ingrandire la quantità di titoli in loro possesso, passando da 5.000 a 6.000.
Nel settore audiovisivo, che include gli anime e i live-action, le vendite annuali sono calate dell’8,2%, ma i ricavi totali sono aumentati del 7,1%. Ciò è dovuto alla massiva riduzione dei guadagni forniti dai lungometraggi a causa delle restrizioni che sono state attuate nei cinema.
Ciononostante, l’aumento dei ricavi totali è dovuto al mercato estero, che grazie a titoli come Re:Zero e Konosuba è riuscito a riequilibrare lo scompenso.
Proprio come per quello delle pubblicazioni, KADOKAWA mira ad espandere anche il settore audiovisivo, raggiungendo un totale di 40 nuovi titoli anime all’anno. L’azienda punta inoltre ad aumentare i ricavi ottenuti dalle license e a stringere i legami di collaborazione con aziende come Sony e CyberAgent per produrre più videogiochi delle loro serie popolari.
Gli ultimi dati forniti dall’Assiociation of Japanese Animation mostrano che l’industria d’animazione giapponese è in continua crescita, tuttavia questa sta attraversando un periodo di enorme sovrapproduzione, la quale posa le sue radici nelle pessime condizioni di lavoro delle menti creative che la sostengono e sulla crescente domanda proveniente sia dal mercato interno che estero.
Nonostante la presenza di alcuni progetti e collaborazioni promettenti per le future generazioni di animatori, la continua sovrapproduzione unita ai scarsi salari offerti dal settore rischiano di portare una significativa perdita di talento, diretto invece in luoghi come la Cina, dove le condizioni lavorative in termini di guadagno sono nettamente migliori.
Traduzione giapponese-inglese del report: Crunchyroll