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Pio e Amedeo dissacranti oggi a Felicissima Sera: neg***, fro*** e altre “parole proibite”

Pio e Amedeo, nell’ultima puntata di Felicissima Sera in onda su Canale 5, daranno il meglio di loro con battute composte da “parole proibite”

Pio e Amedeo oggi (venerdì 30 aprile 2021), in prima serata su Canale 5, daranno vita all’ultima puntata del loro show comico Felicissima Sera e, nel corso di un’intervista a Libero, hanno promesso una chiusura spumeggiante. In particolare hanno rivelato che elencheranno tutte le parole vietate dalla televisione:

“Elencheremo tutte le parole che non si possono più dire in tv, quelle bandite: “n***o”, “fr***o”, tutte. E sai perché? Perché la cattiveria non è mai nella lingua, ma nelle intenzioni. Se dici a un tuo amico “ué n***o, andiamo a mangiare?” non lo offendi, se gli dici “ne*o di m***a!” sì”.

Alla domanda di Fabrizio Biasin, giornalista di Libero che ha tenuto l’intervista, se diranno proprio tutte le parole, i due comici hanno risposto:

“Sì sì  anche “H***er”, “ebrei”… Perché se dici “sei tirchio come un ebreo” ti massacrano ma se lo dici a un genovese la gente si mette a ridere? Difendiamo anche i genovesi allora! Bisogna sempre alzare l’asticella. Il principio è che si può dire tutto se il pensiero è “ragionato”. È la “bastardaggine” che va condannata. E comunque è l’ultima puntata, alla peggio finiamo col botto”.

Pio e Amedeo

Dal punto di vista di Pio e Amedeo, infatti, bisogna tornare a ragionare sulle parole senza trattare i telespettatori come se fossero stupidi e non in grado di comprendere e scindere l’offesa dalla battuta benevola:

Speriamo di aver dato nuova linfa, l’italiano non è stupido, quelli della tv trattano tutti come scemi. Prendi l’imitazione della Hunziker: se i cinesi hanno gli occhi così cosa c’è da offendersi? Se a noi dicono che uno è basso e l’altro ha il naso grosso non è che scateniamo la comunità di quelli bassi o col naso grosso, è la verità”.

Per concludere, ci sarà anche un monologo sul DDL Zan:

“Ne parliamo ovviamente a modo nostro. Ognuno deve essere libero di esprimersi come crede. Per capirci, dobbiamo arrivare al punto in cui i cortei “omo” non avranno senso, così come oggi non avrebbero senso i cortei dove si urla “viva la figa!””.

Cosa ne pensate di questa trovata da parte dei due comici italiani? Vedrete la puntata di stasera del loro spettacolo?

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Giovanni Arestia

Giovanni Arestia

Ingegnere informatico con la strana passione per la scrittura. Essa, unita alla passione per la tecnologia, mi ha portato ad essere qui. Chiamatemi pure Gioare, ormai anche i miei genitori mi conoscono così.

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