Il capolavoro di Katsushiro Otomo, Akira, è ristampato da Planet Manga
2019. Dopo la terza guerra mondiale, avvenuta in seguito a delle esplosioni che hanno distrutto le più importanti città mondiali, la popolazione è impegnata a ricostruire il mondo. Nel Giappone, la città di Tokyo è stata rinominata Neo Tokyo ed è qui che inizieranno le avventure di Akira.
L’opera di Katsuhiro Otomo, Akira, è ormai consacrata a capolavoro del fumetto. Serializzata per 8 anni in Giappone, dal 1982 al 1990, sulle pagine della rivista Young Magazine di Kodansha, dopo 31 anni l’impatto di Akira è ancora impressionante, tant’è che siamo qui a parlarne.
La grandiosa eredità lasciata da Akira non si limita però soltanto al campo del fumetto, ma anche in quello dell’animazione: il film di Akira, diretto dallo stesso Otomo, è ancora oggi un caposaldo dell’animazione giapponese e mondiale, tant’è che viene ancora inserito tra i più grandi film di sempre.
Se anche però aveste visto il film, il manga di Akira riuscirà a spaesarvi e sorprendere fin dalla prima tavola, mettendovi davanti a qualcosa di completamente inedito e inusuale.
La storia (No spoiler)
Kaneda, Tetsuo e il loro clan di ribelli decidono di salire a bordo delle proprie moto e di farsi un giro verso la città vecchia di Tokyo. Durante la scorribanda, i compari provocheranno un incidente, andando contro un misterioso ragazzino dall’aspetto di un vecchiaccio che scomparirà misteriosamente. A rimanere gravemente coinvolto nell’incidente sarà proprio Tetsuo, vittima principale dello scontro, che scomparirà misteriosamente.
Mentre Kaneda prova a ricollegare i punti di quanto avvenuto durante l’incidente quella notte insieme alla sua banda al ritrovo fidato, fa l’incontro di un’altra ragazza, Kei, per qualche strano motivo anch’essa interessata all’amico del nostro protagonista.
I due si imbatteranno nuovamente in quello strano essere artefice dell’incidente iniziale che porterà alla creazione di un intreccio molto più complicato di quanto il prologo non potesse far intendere.
Scopriremo infatti che Kei, insieme al suo “fratello” Nezu, fanno parte di un piccolo gruppo anti-governo, il quale invece è immischiato con questi strani bambini con poteri sovrannaturali.
E in tutto questo… chi è Akira? Non è dato saperlo. Colui che dà il titolo all’opera è in realtà nominato poche volte, ma tanto basta per mettere in allerta il colonnello Shikishima, che si adopererà con tutte le sue forze per evitare che Akira si risvegli.
Nonostante l’opera abbia la sua veneranda età, è giusto non fare spoiler e se avete visto il film, prendendo tra le mani il manga, vi accorgerete già dai primi momenti di trovarvi di fronte ad un’opera ben più complessa, articolata e impegnativa di quanto la pellicola mostrasse.
Un nuovo vecchio mondo cyberpunk
Ambientare la propria storia in un mondo cyberpunk è sempre un terno al lotto; pur potendo contare su infinite possibilità di caratterizzazione e sulle più fantasiose vie per tratteggiare il proprio mondo, è facile anche scadere nel banale e in qualcosa di poco riuscito.
Otomo è riuscito a creare, anche grazie alla sua immensa bravura nel disegno, un mondo cyberpunk che ha un sapore sia di nuovo, energico e senza frontiere ma allo stesso tempo decadente e maltrattato.
Gli stessi protagonisti, una banda di adolescenti lasciati a se stessi e senza futuro, che sfrecciano però sulle loro motociclette ultra moderne e iper tecnologiche, sono l’emblema di questa unione di due elementi così lontani tra di loro nel nostro quotidiano.
Un mondo in decadenza, che Otomo non smetterà mai di sottolineare e ad evidenziare. Nel corso della lettura ci saranno sempre occasioni per mettere al centro dell’attenzione del lettore intere tavole con questi paesaggi desolati, che lasciano un senso di inadeguatezza alla solo vista ma che saremo inevitabilmente portati a osservare e a soffermarci.
Cedimenti e crolli di palazzi saranno all’ordine del giorno in Akira e a giudicare dal finale chissà che la cosa non sia molto più emblematica di quanto non sembri.
Un mondo che riesce a parlare senza dire niente, grazie alla forza delle immagini, dei protagonisti ben caratterizzati e una storia che si scopre immersiva e profonda, sono gli elementi cardine di questo capolavoro del fumetto che, senza alcuna sorpresa, già 30 anni fa riuscì ad essere un precursore inarrivabile.
La nuova edizione Planet Manga
La divisione manga di Panini Comics -Planet Manga per l’appunto- è tornata nel 2021 a riproporre Akira nei 6 volumi che hanno originariamente composto l’opera.
Planet Manga sa quanto è importante quest’opera e ha fatto le cose per bene: abbiamo finalmente il senso di lettura originale, le pagine a colori originali, sovracoperta e una cura precisina anche nella traduzione e nelle note, che tradurranno con asterischi e rimandi anche i più piccoli cartelli e scritte giapponesi senza rovinare la maestosità dell’opera.
Una piccolissima mancanza, probabilmente presente però anche nelle altre edizioni di Akira, è l’assenza di qualche pagina che divida i capitoli originali l’uno dall’altro. Questo provocherà sì un senso di continuità a tutto il volume e alla storia, ma anche una certa confusione, dato a volte ci ritroveremo da una situazione ad un’altra in modi bruschi e improvvisi.
Akira sarà composto da sei volumi, che verranno pubblicati mensilmente da Marzo 2021 ad Agosto 2021 al prezzo di 22,00€ (20,90€ se acquistati sul sito Panini). Un prezzo che forse potrebbe sembrare alto, ma che per l’elevata qualità e cura si è ben disposti a pagare, questa volta.
Di seguito una galleria di immagini del volume:
Potete acquistare il primo e secondo volume sul sito panini o su Amazon.
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