Ecco la nostra recensione di Lost Words: Beyond the Page, l’ultima fatica di Sketchbook
Lost Words: Beyond The Page è un videogioco Platform in singleplayer, pubblicato da Modus e sviluppato Sketchbook Games. Inizialmente rilasciato su Stadia esattamente un anno fa, Lost Words vede finalmente la luce anche su PC e console a partire dal prossimo 6 aprile, come annunciato sui suoi canali ufficiali.
C’era una volta…
Isabelle “Izzy” Cook, è una ragazzina con una grande immaginazione, che si diletta a raccontare sul suo amato diario le sue giornate, tra il tempo passato con la nonna, il sapore delle torte del padre, le ore del tè con la madre e col piccolo fratellino, Ben, da lei chiamato affettuosamente: “morditende”.
Izzy ha un sogno: quello di diventare una scrittrice.
Decide dunque di raccontarci l’avventura fantasy a cui sta lavorando, passando dalla realtà della sua vita quotidiana alla fantasia della protagonista del suo racconto.
Nasce così la storia della protagonista che ci troveremo ad impersonare maggiormente: una bambina del mondo di Estoria in procinto di diventare custode delle lucciole, entità che proteggono il suo villaggio dal male.
Eppure, il giorno dopo il suo rito d’iniziazione per la carica, un drago attacca il villaggio, e la novella custode è costretta ad intraprendere un rischioso viaggio alla ricerca della minaccia per eliminarla.
Una storia… nella Storia
Lost Words regala al giocatore due percorsi paralleli anche nel gameplay. Avremo due stili diversi a seconda della storia che stiamo vivendo, pure se, in piccola parte, le due trame s’intrecceranno in un tragico evento che avverrà all’aspirante scrittrice nella vita reale. Capiamo meglio come funziona.
Dal punto di vista di Izzy ci troveremo a muovere un piccolo avatar attraverso le pagine del suo diario, sfruttando le parole che vengono scritte sulle pagine come “strutture” su cui correre e saltare e, in alcuni casi, interagendo con esse saremo in grado di sbloccare piccoli aneddoti, considerazioni, paure, speranze di Izzy, ed anche dei disegni dallo stile fiabesco e colorato, che offrono un ulteriore punto di vista sulla vita della piccola Isabelle per capirne del tutto la storia.
Il giocatore potrà muovere queste parole permettendo alla protagonista di passare da una pagina all’altra, districandosi anche in giocosi puzzle che si adattano alla caratterizzazione di Isabelle: come ad esempio, dalla semplice parola “Pulisci”, strofinandola tra dei piatti disegnati sulle pagine del diario, vi ritroverete a pulire i piatti per vostro padre, rendendolo felice.
Le decisioni che prenderemo durante le nostre scelte sul diario incideranno parzialmente sulla storia e sul continuo progredire nel mondo di Estoria.
Il Potere delle Parole
Nelle fasi di gioco dove useremo il personaggio della storia Fantasy, Lost Words cambia totalmente e diventa un platform bidimensionale a scorrimento, aggiungendo alla formula l’esplorazione degli scenari e la risoluzione di alcuni enigmi, sempre basati sul leitmotiv del titolo: le parole.
La protagonista, infatti, erediterà un libro che le permetterà di sfruttare le parole perdute per avere il pieno controllo del mondo circostante. Al giocatore basterà estrarre il libro premendo semplicemente un tasto del mouse per poi richiamare una delle parole.
Potremo sollevare strutture per raggiungere posizioni impossibili da raggiungere con un semplice salto, distruggere oggetti pesanti che ci ostruiscono il passaggio oppure riparare oggetti come ponti per poterci passare sopra.
Alcune parole però non faranno parte di tutta la nostra avventura, le vedremo esser utilizzate solo in alcune parti di gioco: tipo utilizzare il fuoco per accendere una torcia e veder meglio il nostro cammino o silenziare i nostri passi per poterci arrampicare su delle rose rampicanti, ma una volta conclusi questi “rompicapi” le parole verranno cancellate automaticamente dal libro, per dar spazio ad altre parole che ci accompagneranno per tutta l’avventura.
Puzzle, Puzzle e Puzzle
Inizialmente i Puzzle sono molto elementari, dai tratti quasi puerili, ma col passare del tempo diventeranno sempre più elaborati, non raggiungendo però mai livelli di complessità estremi. La nota positiva dell’accessibilità di questo livello di sfida è la totale immersività che esso comporta per coloro i quali vogliano semplicemente vivere la storia fantastica partorita dalla mente di Izzy.
Questo ‘freno a mano’, invece e come prevedibile, potrebbe essere incompatibile con i gamer più “hardcore”. A tal proposito va ribadito come Lost Words resti un titolo che punta quasi del tutto sul suo impianto narrativo-emotivo, donandoci una storia profonda, coinvolgente e commovente, che riesce a colpire a segno grazie all’esperienza di Rhianna Pratchett, sceneggiatrice britannica già famosa per la saga di Lara Croft.
Oltre all’ottima direzione narrativa, anche le musiche di David Houdsen restituiscono una splendida atmosfera, che ci accompagnerà nei momenti allegri e nei momenti più tristi di Izzy e della sua protagonista Fantasy, facendoci immedesimare in tutte le situazioni proposte.
In conclusione…
Lost Words: Beyond The Page è un titolo tanto semplice quanto profondo. Complice l’ottimo lavoro narrativo di Rhianna Pratchett, che pare abbia messo anima e cuore nella creazione di questo tipo di narrazione, la storia risulta sia delicata come una carezza che forte come un pugno allo stomaco.
Lost Words saprà trasportarvi in un racconto avvincente e appassionante, qualcosa in grado di rapire pur nella sua semplicità, e a lasciare un sorriso malinconico. Izzy rappresenta un po’ tutti noi, almeno quella parte sognante che, da bambini, ci spingeva ad impersonare un eroe senza macchia e senza paura, in una storia fantasy partorita dalla nostra immaginazione. A plasmarla, a viverla ma soprattutto a vincerla.
Siamo tutti un po’ Izzy perché ci siamo emozionati insieme a lei, vivendo la sua quotidianità come se fossimo nei suoi panni… e siamo sicuri lo stesso accadrà anche a voi, dando una possibilità a Lost Words: Beyond the Page.
VOTO: 8.5
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