Abbiamo avuto l’opportunità di giocare a NieR Replicant ver.1.22474487139, in attesa della recensione!
Ci sono videogiochi che, purtroppo, per i più disparati motivi, non riescono a raggiungere il successo che meritano; a volte per questioni relative al comparto tecnico, spesso perché il pubblico non è pronto a riconoscere le potenzialità di un autore poco “mainstream”. Accade però che lo stesso autore, anni dopo, crei un JRPG che si rivelerà un vero e proprio successo, iniziando ad essere amato da quel pubblico che, qualche anno prima, lo aveva “tradito”.
È questo il caso del bizzarro Yoko Taro e dell’ascesa del suo NieR, saga nata da una costola di Drakengard, che ha finalmente raggiunto il successo che meritava grazie a NieR: Automata, una piccola perla che univa un gameplay incredibilmente variegato ed una sceneggiatura sì esagerata ma incredibilmente ben scritta e mai banale.
Prima di Automata tuttavia, c’era NieR: Replicant (o Gestalt, ne parleremo in recensione); videogioco che, a causa di alcuni problemi relativi al comparto tecnico e ad un gameplay che risultava essere poco rifinito, non riuscì a far breccia né nel cuore del pubblico, né in quello della critica. Solo anni dopo, grazie proprio all’uscita di Automata, molti videogiocatori hanno deciso di riscoprire il suo diretto prequel: proprio per questo motivo, Square Enix ha deciso di riproporre il titolo, chiamato questa volta NieR Replicant ver.1.22474487139, su PS4, Xbox One e PC con un’operazione che gli stessi sviluppatori hanno definito “non un remake, ma qualcosa in più di una remaster”.
Grazie a Square Enix abbiamo avuto l’opportunità di poter giocare a questa riedizione di NieR, in uscita il 26 aprile 2021, e siamo pronti a dirvi quali sono le nostre opinioni dopo questo “primo contatto”.
Tradizione, ma secondo Yoko Taro
NieR Replicant ver.1.22474487139 è essenzialmente un action RPG dalla struttura abbastanza simile a quella di uno Zelda; sin dai primi momenti di gioco appare palese come il titolo sia un gradino indietro rispetto ad Automata, sia per ciò che riguarda il combat system, sia per ciò che riguarda la struttura ludica in se.
Prendete il maestoso incipit di Automata ed i suoi repentini ed improvvisi cambi di genere, e mettetelo da parte; NieR Replicant è infatti molto più classico rispetto al suo successore, come è ovvio che sia. Ma, nonostante ciò, il gameplay ideato per l’occasione dagli sviluppatori è immediato, divertente ed appagante, ed ha dei momenti di pura brillantezza che altro non sono se non le basi di ciò che abbiamo vissuto impersonando 2B e soci.
Ma attenzione: nonostante il titolo originale abbia ormai 11 anni sulle spalle, non vuol dire che le sue meccaniche siano “vecchie”. Le tante trovate di Yoko Taro sembrano infatti non subire le angherie del tempo, e risultano essere sempre fresche ed originali, capaci di offrire ore ed ore di divertimento. In questa sede non possiamo dilungarci troppo su questo punto, ma sappiate che se Automata vi ha conquistato grazie alla sua originalità, Replicant non sarà da meno.
Come vi dicevamo, NieR Replicant ricorda parecchio gli Zelda di vecchia data, quantomeno come struttura; il giocatore è infatti immerso in un open world abbastanza ampio, ricco di ambientazioni tutte diverse tra loro; vi sono enormi città nel deserto, fabbriche di automi ormai abbandonate, case stregate, villaggi apparentemente disabitati e così via. A quasi tutti questi punti di interesse corrisponde un dungeon, al cui interno vi saranno una buona dose di enigmi splendidamente strutturati, una boss fight, e tanti, tantissimi nemici da abbattere.
Un fedele alleato: Grimoire Weiss
Durante la nostra prova ad esempio, abbiamo esplorato la già citata fabbrica di automi abbandonata per cercare una persona scomparsa in circostanze misteriose; al suo interno, ovviamente, ci siamo imbattuti in una serie di automi indemoniati che non aspettavano altro che assaggiare il metallo della nostra fedele spada. Dopo aver superato il dedalo di corridoi di cui la fabbrica era composta, facendoci strada tra orde di sanguinarie macchine, siamo arrivati a scontrarci con un enorme robot dalle fattezze più o meno umane: il Sistema di Difesa Geppetto.
In questo scontro, piuttosto classico per i canoni degli action RPG abbiamo dovuto non solo utilizzare la nostra spada, ma anche e soprattutto le abilità di Grimoire Weiss, il nostro fedele compagno di avventure, che altri non è che un irriverente libro capace di bersagliare i nemici con proiettili o magie di vario tipo, che verranno sbloccate lungo tutto il corso dell’avventura. Queste ultime donano al combat system un’ottima varietà, grazie ad una moltitudine di skill che, utilizzate al momento giusto, potranno farvi avere la meglio contro i boss e contro le orde di nemici che vi ritroverete ad affrontare. Sia ben chiaro però: l’utilizzo del Grimoire Weiss non è facoltativo, ma è parte integrate del combat system di NieR Replicant, così come i Pod lo erano in Automata; alcuni scontri, come ad esempio quello contro il Sistema di Difesa Geppetto, o alcune fasi di essi, potranno essere infatti superati solo mediante l’utilizzo del libro.
Combat system divertente ed appagante
Escluse le abilità di Grimoire Weiss, che il nostro protagonista imparerà a padroneggiare come si deve solo da un certo punto della storia in poi, e di cui parleremo dettagliatamente in sede di recensione, NieR Replicant offre un sistema di combattimento estremamente veloce, divertente ed appagante, fatto di attacchi leggeri e pesanti, di schivate e parry, oltre che delle già citate magie. Da un certo punto dell’avventura in poi inoltre, avremo a disposizione ulteriori tipi di armi rispetto alla leggera spada con cui affronteremo tutta la prima parte dell’epopea che ci porterà ai titoli di coda.
Ognuna di queste ha un moveset ben preciso, che richiederà la giusta alternanza di attacchi leggeri e pesanti e che dunque permetterà al giocatore di adattare il protagonista al proprio stile di gioco preferito. Da non sottovalutare l’introduzione, in questa riedizione di NieR Replicant, del lock on, totalmente assente nella versione originale che, per questo ed altri motivi, venne reputata eccessivamente mediocre e confusionaria.
Lo scontro con Hook e la mano di Yoko Taro
Se lo scontro con il Sistema di Difesa Geppetto ci è sembrato piuttosto classico, lo stesso non possiamo dire dell’altro boss che ci siamo ritrovati ad affrontare: Hook, un’enorme e fortissima mostruosità facente parte delle orde di Ombre che infestano le lande del gioco. In questo scontro si vede, anche in maniera piuttosto netta, la mano di Yoko Taro; oltre al classico combattimento infatti, che richiedeva una giusta dose d’attenzione a causa degli ingenti danni provocati da Hook, abbiamo potuto apprezzare quei repentini cambi di gameplay che hanno fatto le fortune di Automata, ritrovandoci addirittura, ad un certo punto, ad affrontare una sezione platform in 2D, che altro non era che una delle varie fasi del boss. Rispetto allo scontro precedente inoltre, lo scontro con Hook offre anche un alto tasso di epicità, con momenti e situazioni che ci hanno particolarmente e piacevolmente sorpreso in positivo e con una colonna sonora che, come da tradizione, riesce a far sognare il giocatore e a creare un’atmosfera di tutto rispetto.
In ogni caso comunque, durante questa prova, ci è sembrato che gli sviluppatori abbiano riposto un’enorme cura nella creazione degli scontri con i boss; basti vedere ai due di cui vi abbiamo parlato, totalmente diversi l’uno dall’altro sia per moveset, sia soprattutto per modalità di scontro. Per ora non possiamo addentrarci ulteriormente nell’analisi, ma vi basti sapere che se è la varietà che cercate, NieR Replicant è ciò che fa per voi.
Appuntamento ad Aprile, con la recensione di NieR Replicant!
Nonostante qualche inciampo, che non mina assolutamente l’esperienza di gioco e di cui vi parleremo sicuramente in sede di recensione, NieR Replicant ver.1.22474487139 ha tutte le carte in regola per dare il giusto merito ad un titolo che, ormai undici anni fa, venne praticamente ignorato al di fuori del Giappone. Il comparto narrativo è, come sempre, di tutto rispetto ed il gameplay ci è sembrato essere parecchio più rifinito rispetto alla versione originale del gioco; attenzione però, se cercate un’evoluzione di Automata, potreste rimanere delusi..
Appuntamento ad Aprile, con la recensione di NieR Replicant ver.1.22474487139