Buon Compleanno, God of War 2… anche se il tuo director svela la propria inesperienza, all’epoca della release
Se pensiamo ai migliori canti del cigno di una data console, è facile che la mente viaggi spedita verso The Last of Us 2 ed il suo prequel, durante le rispettive epoche d’uscita. Tuttavia il ruolo d’apripista nella tendenza di Sony a chiudere la generazione col proverbiale ‘botto‘ non può che essere affidato a God of War 2, sulla mitologica PS2.
Il progetto, orfano del proprio creatore David Jaffe, vide la consacrazione del giovane Cory Barlog in cabina di regia. Rapido flash forward al 2018 per God of War, assieme reboot e sequel dell’epopea di Kratos nell’antica grecia, che è valso all’intero team di Sony Santa Monica la palma della Best Direction – oltre alla vittoria del titolo come Game of the Year – ai TGA dello stesso anno.
Eppure quell’esperienza all’inizio del nuovo millennio pare non essere stata ‘rose e fiori’ per i suoi protagonisti. A rivelarlo è lo stesso Barlog, tramite dei tweet celebrativi per il 14esimo anniversario dal lancio del secondo capitolo di God of War. una ricorrenza tenutasi durante lo scorso week end.
And when I finished that game, I only KIND OF understood the MECHANICS of being a director.
— golrab of the frost (@corybarlog) March 14, 2021
Actually KIND OF understanding what it really means, as a whole, to direct…that came many many years later.
NARRATOR: He means like only a week ago. Sadly, he has already forgotten it.
“Non avevo idea di cosa diavolo stessi facendo per quasi TUTTO il tempo. Ogni giorno mi sentivo come sbattuto sul palco alla prima di un musical del quale non avevo mai sentito nulla, senza aver provato.
Per fortuna, sono stato ispirato passo passo da un team brillante.“
A riprova del complicarsi di quegli eventi, Barlog ha effettivamente lasciato Sony dopo la commercializzazione di God of War 2 per cercare fortuna in altri lidi. Il director, tornato appositamente per la lavorazione sul titolo del 2018, approfondisce la faccenda con la sua consueta ironia, aggiungendo:
“E quando ho finito quel gioco, avevo appena appreso i RUDIMENTI dell’essere un regista.
In realtà QUASI capendo cosa volesse dire, in toto, dirigere… una consapevolezza che arrivò solo tanti e tanti anni dopo.
NARRATORE: Intende dire ‘appena, tipo, una settimana fa’. Sfortunatamente l’ha già dimenticato.“
Ovviamente tutti i fan delle sue opere sanno che la verità è un’altra, trattandosi di uno dei più stimati professionisti del settore. Tuttavia, si tratta di una testimonianza importante, perché foriera di spunti di riflessione sulla difficoltà di un esordio, persino quello di Cory Barlog alla regia. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento!