Spinta su internet dall’ hashtag “EAGATE”, scoppia la bufera tra i fan del FUT
Dopo la ‘stangata tedesca‘ di qualche giorno fa, prosegue il momento non felicissimo in casa EA Sports. Nelle ultime ore, infatti, i fan del FUT hanno preso parte ad un collettivo “Je accuse” nei confronti della società canadese, o meglio verso uno o più dipendenti della stessa.
Nello specifico, infatti, pare che qualcuno stia letteralmente vendendo delle carte molto rare e quasi impossibili da ottenere tramite il sistema standard di loot boxes, con cadenza regolare ed a prezzi esorbitanti.
Tanto che, secondo gli accusatori, non potrebbe trattarsi di altri che di un insider, di un impiegato, o di uno sviluppatore a gestire questa vera e propria sorta di mercato nero dei calciatori virtuali, in più a costo zero e con un guadagno pari al 100% della vendita.
So we grind/trade/open packs and can’t touch these PIM players but EA employees sell them to people secretly for $1,700?!?! LOL I respect the grind but my god… pic.twitter.com/CCnhjZbcgH
— Nick 🇨🇦 (@Nick28T) March 10, 2021
#EAGATE
— Arcade-Fut (@FutArcade) March 10, 2021
A special thanks to @RiberaRibell for the picture , he did an amazing work❤️
(continue in the comments)#fut #fifa pic.twitter.com/bJIg2rpWtI
L’hashtag #EAGATE è dunque diventato virale in pochissimo tempo ed ha fatto talmente tanto rumore che la stessa società ha deciso di avviare un’indagine interna, affinché si possa arrivare alla verità sul coinvolgimento di uno o più dipendenti ed, eventualmente, far pagare al malfattore o ai malfattori le conseguenze dei propri illeciti.
— EA SPORTS FC (@EASPORTSFC) March 10, 2021
Vi terremo aggiornati in merito alla vicenda, fateci sapere cosa ne pensate con un commento!