FIFA e i giochi sportivi di EA utilizzano meccanismi per modificare la difficoltà? La risposta sembra essere di no
EA ha deciso di rilasciare una dichiarazione ufficiale per quanto riguarda la questione della Dynamic Difficulty Adjustment. Il publisher ha infatti affermato che il brevetto per la DDA esiste ed è in suo possesso, ma che non lo userà mai in nessun titolo di sua produzione.
Con un post sul sito ufficiale, Electronic Arts ha dichiarato:
Anche se EA possiede un brevetto per la tecnologia DDA, quest’ultima non è mai stata utilizzata in FIFA, Madden o NHL, e non verrà mai usata. Non useremmo la Dynamic Difficulty Adjustment per dare un vantaggio o uno svantaggio in modalità online multiplayer.
Quindi, a quanto pare Electronic Arts non utilizza nessun sistema per modificare in modo dinamico la difficoltà di nessuno dei suoi giochi sportivi. E nemmeno nelle sue modalità Ultimate Team.
Tutto questo caos intorno al brevetto si è scatenato dopo che EA è entrata in causa proprio per via di questo meccanismo di aggiustamento dinamico della difficoltà. Fatto sta che il publisher americano ne sia uscito vincitore, anche se molti sono ancora convinti che faccia uso di qualche meccanismo o script per aumentare la difficoltà in base a delle condizioni.
Dunque, almeno all’apparenza, EA non utilizza nessun tipo di meccanismo (che sia interno o esterno) per modificare la difficoltà. Il che può mettere finalmente un punto a una situazione che andava avanti da anni. Se ci pensiamo bene, è da tantissimo tempo che molti hanno il dubbio che vengano utilizzati dei metodi per rendere FIFA, Madden e NHL leggermente più difficili in modo artificiale. Ma, almeno per il momento, il capitolo è chiuso.
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