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Little Nightmares 2: La Recensione, la fuga dall’orrore di Mono e Six

Tarsier Studios ritorna con il secondo capitolo dedicato ai piccoli incubi, proponendo un titolo  che supera su ogni fronte la precedente iterazione

Vi è mai capito di svegliarvi da un sogno particolarmente intenso nel vostro letto, con il cuore che pompa il sangue all’impazzata e il sudore che lentamente cola dalla vostra fronte, mentre voi con gli occhi sbarrati fissate il soffitto cercando di riacquistare un minimo di calma e consapevolezza? Magari uno di quei sogni che non hanno un significato preciso per voi, ma che a causa delle poche e sconnesse scene rimastevi nella memoria è capace di farvi irrigidire come in uno stato di rigor mortis, lasciandovi soli, nel buio tetro della vostra stanza, in compagnia del vostro terrore più autentico e irrazionale. avete presente? Ecco se si potesse estrapolare la pura emozione provata da un tale incubo e la si trascinasse di forza all’interno di un prodotto videoludico, diventerebbe molto probabilmente simile a Little Nightmares 2.

I talentuosi svedesi di Tarsier Studios sono riusciti a pieni voti nel loro intento di creare un opera che rispecchiasse perfettamente i canoni descritti precedentemente e non solo, sono anche stati in grado di evolvere, su tutti i fronti, la già ottima formula che possiamo trovare nel primo capitolo di questa particolare saga, uscito nel 2017. Sotto l’ala protettrice di Bandai Namco, lo studio di Malmö ha fatto del suo meglio (o peggio) per regalarci un esperienza ludica terrificante e artisticamente ispirata, ricca di indizi e simbolismi che suggeriscono ma mai spiegano. Sta a voi dunque vivere la vostra personale storia all’interno di Little Nightmares 2, cercando di unire i vari punti per potere dare un significato al tripudio di orrore e disturbo che è questo gioco. D’altronde è intrinseco nell’uomo cercare di dare spiegazioni logiche a qualunque cosa possa turbarlo mentalmente, come ad esempio un semplice brutto sogno.

Little Nightmares 2

Vecchie conoscenze e nuovi orrori

In questo sequel (?) vestiremo i panni di Mono, un bambino con un sacchetto di carta come copricapo che, assieme a Six, la piccola protagonista dall’impermeabile giallo presente nel primo capitolo, percorrerà un lungo viaggio attraverso Pale City, una grigia e piovosa metropoli in rovina, dove gli abitanti sono stati soggiogati da uno strano segnale televisivo proveniente da una imponente torre radio. I due bambini, collaborando, dovranno farsi strada attraverso una vecchia scuola, un ospedale pieno di manichini e diversi appartamenti ancora “abitati”, cercando di sfuggire dalle grinfie dei pericolosi e disturbanti personaggi che popolano questi luoghi.

Little Nightmares 2

Come nella precedente iterazione, la storia di Little Nightmares 2 è priva di una trama definita e di dialoghi volti a cercare di spiegare i diversi contesti che andremo a vivere. I lunghi silenzi, accompagnati dai passi dei due minuti eroi, si sposano alla perfezione con le ambientazioni surreali create da Tarsier Studios e contribuiscono nell’enfatizzare il clima inspiegabile e pregno di “non detto” che spinge il giocatore a porsi svariate domande sul mondo di gioco. Se la trama ha caratteristiche molto simili al suo predecessore, intavolando un racconto muto e aperto a diverse interpretazioni, dall’altro lato il team, per questo capitolo, ha deciso di spingere l’acceleratore sul fattore horror, presentando al giocatore un mondo nettamente più oscuro e inquietante, senza però mai sfociare nel classico espediente del Jump Scare.

Little Nightmares 2

In contrapposizione al tono più grottesco e bizzarro del precedente gioco, Little Nightmares 2 vuole proprio metterci paura, non solo grazie a situazioni più concitate, come le rocambolesche fughe, ormai marchio di fabbrica della serie e che in questo nuovo capitolo sono ancora più frenetiche, ma anche grazie a creature nettamente più minacciose e orripilanti che ci tormenteranno per tutta la durata della storia, dalla lunghezza di circa 6/7 ore. Non possiamo che fare un plauso allo studio svedese per aver osato ancora di più, regalandoci un opera capace di farci salire i brividi lungo la schiena in più situazioni.

Gameplay quasi invariato, nel bene e nel male

Il Gameplay di Little Nightmares 2 ricalca su quasi tutti i fronti quello del suo predecessore. Gli elementi Platform, ad esempio, sono ancora al centro dell’intera esperienza. La novità la si può ritrovare nell’aiuto della piccola Six, sapientemente controllata da un ottima intelligenza artificiale. La bambina ci aiuterà a scavalcare alte sporgenze e ci tenderà una mano quando dovremo fare lunghi salti per superare alcuni dirupi. Inoltre la presenza di un altro personaggio ha influito anche la creazione dei vari enigmi, che, oltre ad essere più elaborati, richiederanno di collaborare con la nostra compagnia di viaggio.

Little Nightmares 2

Purtroppo i punti dove Little Nightmares 2 mostra le sue criticità sono da ritrovare proprio nella parte più ludica dell’opera. Per quanto non ci sia nessun grave problema che mina l’esperienza di gioco, visto che lo studio ha anche riveduto i controlli di gioco, tutt’altro che perfetti nel precedente capitolo, è da segnalare una leggera tediosità in determinate situazioni di platforming e di interazione. Infatti spesso ci verrà richiesto di essere veramente precisi nell’effettuare alcuni salti o azioni per difenderci, aumentando inutilmente il livello di sfida. In specifici passaggi, questa debolezza potrebbe portare il giocatore a ripetere lo stesso scenario diverse volte.

Un incubo da vedere e ascoltare

Artisticamente parlando Little Nightmares 2 è superlativo. I vari ambienti di gioco opprimono l’utente con la loro aura oscura e allo stesso tempo risaltano la minuziosità nei dettagli di Tarsier Studio. Pale City è rappresentata come un agglomerato di palazzi grigi e decadenti, attraversata da strade e vicoli poco illuminati e bagnati da un incessante pioggia torrenziale. Ogni edificio al suo interno è caratterizzato nei minimi particolari, ricreando veri e propri archetipi delle paure più comuni e irrazionali. Il vero punto forte però sono le creature: oltre ad intimorire grazie ad un character design ispirato e un sistema di movimento quasi “a scatti” che richiama le tecniche di Stop Motion, tutte i diversi antagonisti sono stati concepiti non solo per incuterci terrore, ma per raccontarci piccole e separate storie. Ognuna di queste creature, se osservata bene nel suo aspetto, nell’ambiente in cui risiede e pure nelle sue routine, può aiutarci a comprendere meglio la criptica narrazione di Little Nightmares 2.

Little Nightmares 2

Questo è forse uno degli aspetti che più ci ha affascinato: il fatto che, per poter scoprire di più su cosa è realmente accaduto in quella lugubre città, dovremmo evitare di scappare senza guardarci indietro, ma sfidare, anzi, le nostre ansie e paure e osservare con occhio attento ogni indizio, creatura o antro oscuro, nel tentavo di dare una nostra interpretazione al tutto. Anche il comparto sonoro fa il suo lavoro in modo egregio, con melodie suonate da carillon, pianoforti, ed archi, che si amalgamano perfettamente agli ambienti, aggiungendo ancora più tensione e orrore, mentre l’ottimo sound design rende ancora più vive e spaventose le varie entità che ci si pareranno davanti.

Little Nightmares 2

In conclusione

Se amate l’horror e volete un’esperienza intensa e diversa da quello che offre il panorama videoludico più Mainstream, Little Nightmares 2 è quello che fa per voi. Preparatevi ad entrare in un mondo contorto e pregno di mistero, dove voi giocatori dovrete cercare di rispondere alle domande che Pale City vi porrà indirettamente. Tarsier Studios si è superata, affinando sia la sua abilità artistica, sia la sua capacità di creare un immaginario intrigante e originale, che mai permette al giocatore di abbassare la sua soglia dell’attenzione. Al netto di qualche sbavatura nel gameplay, possiamo affermare tranquillamente che Little Nightmares 2 è un prodotto più che riuscito e di una qualità indiscutibile. Un vero e proprio incubo, di quelli che, una volta vissuti, difficilmente riuscirete a dimenticare.

Voto: 8,5

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Pietro Iudici

Pietro Iudici

Ho sempre visto il mondo dei videogiochi come un ricettacolo di infinte opportunità, dove puoi essere chiunque e dovunque. Un insieme di storie che aspettano solo di essere scoperte, vissute e amate.

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