Nioh Collection è la raccolta rimasterizzata su PS5 delle rispettive versioni
Sempre più titoli si preparano ad aggiornarsi sulla neonata next gen per offrire prestazioni all’altezza della potenza offerta dalle nuove macchine. È anche il caso del noto action RPG Nioh, edito da Sony Interactive Entertainment e sviluppato da Team Ninja, talentuoso team di sviluppo, famoso tra le altre cose per le serie Dead Alive e Ninja Gaiden.
La serie di Nioh conta attualmente due capitoli, con l’incognita di vederne ancora in futuro, e per l’avvento di PlayStation 5 siamo di fronte a un’edizione speciale comprensiva dei giochi insieme alle proprie espansioni e add-on rilasciati nel tempo, rimasterizzati per adattarsi alle prestazioni della nuova ammiraglia di Sony.
Lo scorso anno ci siamo cimentati nell’ardua prova proposta da Nioh 2, del quale potete trovare la nostra recensione dettagliata, mentre nel seguente trattato andremo ad approfondire tutte le migliorie tecniche e grafiche dei due capitoli inclusi nel corposo pacchetto dell’ostica IP, tornando a caccia di yokai.
Ritorno nel Giappone feudale
Ambientati nel periodo Sengoku in Giappone, i due titoli ci metteranno nei panni di due protagonisti ben distinti a distanza di circa 50 anni l’uno dall’altro. Nel primo Nioh vestiremo i panni di William Adams, navigatore inglese cresciuto in un remoto villaggio irlandese che entrò in contatto con uno spirito guardiano di nome Saoirse, nato dalle preghiere umane, che gli conferisce l’abilità dell’immortalità e la visione di spiriti invisibili, spostando l’azione dopo varie vicissitudini, proprio in Sol Levante.
Nel secondo capitolo sarà il giocatore a dare forma al proprio protagonista attraverso un dettagliato editor, dando alla luce un cacciatore di demoni nato da un amore proibito tra un samurai e una yokai benevola, che erediterà grandi poteri e responsabilità.
In ambedue i titoli la struttura progressiva rimane intatta, con le medesime trovate narrative che contraddistinguono le due opere di Koei Tecmo, che anche attraverso il gameplay vero e proprio tendono a sovrapporsi. Tuttavia, proprio la componente ludica pura di Nioh inscena un combat system frenetico e stratificato, estremamente tecnico e punitivo.
Grazie alle numerose categorie di armi presenti, unite alle tre stance disponibili per ognuna che cambiano la rapidità d’esecuzione e movimento d’attacco, aggiunte ad attacchi leggeri e pesanti, si ottiene una varietà d’adattamento agli scontri elevata, in base al proprio stile e ai nemici che andranno affrontati, tenendo sempre a mente la barra relativa al Ki che funge da stamina per ogni azione e che sarà possibile sfruttare anche per dei recuperi tattici tra un attacco e l’altro. Imparare a governare ogni meccanica relativa al sistema di combattimento è la chiave per avere la meglio contro i boss di gioco, veri e propri ostacoli perentori che richiedono un corredo di concentrazione e abilità non indifferenti, lasciando un alto grado di soddisfazione alla vittoria dopo una serie di sconfitte.
A supporto dell’arsenale ravvicinato troviamo anche armamenti a distanza, tra cui gli archi, i quali beneficiano dei trigger adattivi del DualSense, che potranno essere regolati di intensità direttamente dalle opzioni. L’implementazione dei nuovi grilletti tuttavia, non è la sola novità della Nioh Collection, che vanta per entrambi i capitoli rimasterizzati nuove feature e migliorie per un’esperienza ottimale su next-gen
L’arma più tagliente è il DualSense
Nioh e Nioh 2 vantano lo stesso engine, ma in occasione dell’ultima iterazione è stato aggiornato garantendo un sistema d’illuminazione globale migliorato insieme agli effetti particellari e shader più dettagliati. L’utilizzo della maggior parte degli asset in comune ha permesso al lavoro di rimasterizzazione un’equalizzazione dei due titoli, anche se complessivamente Nioh 2 esce meglio da un confronto diretto date le migliorie naturali dello sviluppo, forte anche di una buona implementazione dell’HDR che stacca nettamente il primo capitolo per luminosità.
Il mondo di gioco è valorizzato dal design e dai dettagli tipici del periodo storico di riferimento, che ora ottiene una risoluzione maggiorata grazie al nuovo hardware di PS5, combinata con un sensibile miglioramento della qualità grafica. Sarà in tal senso possibile fruire delle due avventure in 4K a 60 fps oppure scegliendo un frame rate pari a 120 in 1080p con qualche rinuncia, il tutto a patto di possedere degli schermi compatibili. Purtroppo, il lavoro di fluidificazione non si estende alle cutscene di gioco, bloccando la scena a 30 fps durante ogni filmato.
Il supporto al DualSense si estende anche al feedback aptico, anch’esso personalizzabile, per un’immersione più profonda nell’esperienza di gioco, ora estremamente responsiva nei controlli e immediata in tutti i caricamenti grazie alla piena compatibilità con l’SSD di PS5. L’esperienza di gioco è ulteriormente arricchita grazie all’audio 3D offerto dal chip dedicato, che è possibile sfruttare al meglio muniti di cuffie supportate per godere a pieno della colonna sonora e degli effetti durante i duelli più intensi.
Tra le feature più richieste per i giochi di transizione tra piattaforme, vi è senza dubbio quella relativa al trasferimento dei propri salvataggi tra sistemi diversi. In tal senso, è disponibile il trasferimento dei dati da PS4 a PS5, tale da garantire un’eventuale continuità dell’esperienza di gioco in caso di passaggio alla nuova macchina di Sony. È stata integrata anche la modalità foto nel primo Nioh, in grado di permettere ai giocatori di immortalare i momenti migliori anche nell’avventura di William. Le interazioni tra le due piattaforme nipponiche non sono terminate, poiché è reso disponibile il cross-play con i giocatori PS4 delle rispettive versioni di gioco, e sempre per i possessori della versione PS4 del solo Nioh 2 sarà possibile effettuare l’upgrade gratuito alla versione PS5.
I possessori di PS5 inoltre, potranno sfruttare la nuova funzionalità di aiuto e accesso al gioco direttamente dalla dashboard, dalla quale saranno selezionabili le singole missioni alle quali poter accedere senza necessità di avere il gioco aperto in background, e fruire di eventuali videoguide da sfruttare all’occorrenza nei punti più ardui delle due avventure.
Conclusioni
Nioh Remastered Collection è un pacchetto molto interessante, capace di contenere due action RPG solidi, brutali e affascinanti, trasportati indubbiamente da un ottimo combat system stratificato e colmo di possibilità, grazie alle meccaniche di gameplay ben implementate. L’offerta contiene tutte le espansioni, gli aggiornamenti e le aggiunte che hanno costellato il lancio dei due titoli, impreziosendo ulteriormente l’offerta, che in occasione del lancio su PS5 gode di evidenti migliorie tecniche e grafiche che dettano un’immersività sensoriale e una responsività di ottimo livello, grazie alle caratteristiche del DualSense e ad un buon lavoro di rimasterizzazione, in grado di offrire diverse modalità di rendering che possano incontrare il gusto dei giocatori.
L’utilizzo dei grilletti adattivi, relegato esclusivamente alle varie alle armi a distanza, è una buona prova in favore della simulazione di queste che non possiamo che apprezzare all’interno dell’economia di gioco. Ci sentiamo di consigliare maggiormente il pacchetto agli appassionati di action RPG che non hanno mai avuto modo di avvicinarsi al titolo di Koei Tecmo, consapevoli di essere di fronte ad una sfida impegnativa non adatta a chiunque. Consigliato anche ai possessori di PS5 che hanno amato alla follia i due capitoli e che vogliono rivivere i momenti delle avventure sotto un profilo tecnico migliore con una periferica eccezionale quale il DualSense.
In sostanza, siamo di fronte ad un’offerta corposa e allettante, che non risulta un must per chi ha già macinato ore sui capitoli originali con annesse espansioni, sentendosi appagato nello spirito, ma che non abbiamo dubbi sia la versione migliore di Nioh finora apparsa sul mercato. Ponderato il gusto per la creatura di Team Ninja, gli yokai vi aspettano anche su PlayStation 5, dove sembrano essere a loro agio.