Il caso passa nelle mani del Governo, che spinge Signal.MD ad agire
Proprio di recente abbiamo visto la clamorosa vicenda di discriminazione e sfruttamento lavorativo che ha coinvolto Toei Animation, eppure i problemi dell’industria d’animazione giapponese sembrano non smettere di venire a galla.
Lo scorso venerdì su J-CAST è stato riportato che lo studio Signal.MD avrebbe ricevuto un comunicato da parte della Commissione di Equo Commercio giapponese nel quale l’azienda veniva informata del mancato compensamento delle prestazioni lavorative dell’animatore Shiro Kudaka, il quale avrebbe collaborato alla realizzazione di un progetto dello studio.
Stando alle dichiarazioni di Kudaka, egli avrebbe iniziato a lavorare per lo studio nel novembre 2019 ad una serie televisiva animata che sarebbe dovuta uscire nella primavera 2021. L’animatore ha dichiarato di aver concluso un accordo verbale con lo studio in merito al progetto in questione, che gli avrebbe fruttato 360.000 yen in totale, con la metà di questi consegnata in anticipo. Tuttavia, Kudaka afferma che una volta terminato il suo lavoro non ha ricevuto la restante metà della cifra pattuita.
Stando a quanto dichiarato, Kudaka avrebbe sollecitato il pagamento in due nuove occasioni, senza però riuscire ad ottenerlo.
J-Cast continua l’articolo affermando di aver verificato l’arrivo del comunicato in sede Signal.MD, e afferma che lo studio si metterà in moto per risolvere in maniera appropriata la situazione.
Signal.MD è uno studio fondato nel 2014 da IG Port, compagnia madre del celebre studio d’animazione Production I.G. Da loro sono stati prodotti anime come Atom: The Beginning (2017), Recovery of an MMO Junkie (2017) e Hashiri Tsuzukete Yokattatte (2018). Lo studio ha anche partecipato alla produzione di FLCL Progressive.