L’azienda chiuderà gli studi di sviluppo interni per la piattaforma di streaming videoludico concentrandosi solo su giochi di terze parti
Una storica decisione che ha spiazzato tutto il settore videoludico. Google ha deciso di chiudere i due studi interni dedicati allo sviluppo di giochi esclusivi per la piattaforma Google Stadia.
I due studi sono situati a Montreal e Los Angeles e contano circa 150 dipendenti nonché sviluppatori e produttori di talento che hanno lavorato a franchise di successo. Uno di questi volti è Jade Raymond, storica producer della saga di Assassin’s Creed a cui erano stati affidati i progetti videoludici originali.
Google shuts down its internal Stadia game studios. Stadia service continues and will still see more third-party games, but focus is now on partnering with other companies. Jade Raymond out. https://t.co/DcQKG7VFGm
— Stephen Totilo (@stephentotilo) February 1, 2021
Sempre secondo il colosso informatico, la piattaforma Google Stadia continuerà ad offrire i suoi servizi di streaming grazie ai contratti con software house e publisher esterni.
Presentato e lanciato nel 2019, Google Stadia doveva essere l‘entrata in scena in pieno stile dell’azienda americana nel mondo del gaming. Con due tipi di abbonamenti differenti, il servizio prometteva alte prestazioni e un vasto inventario di giochi in cambio di una connessione stabile. Dopo un lancio a dir poco deludente con svariate polemiche al seguito, la piattaforma è quasi caduta nel dimenticatoio negli ultimi due anni, fino a questa notizia proveniente direttamente da Google stessa.