Redo of Healer viene persino interrotto in Germania
Il popolo del Web si è spesso scagliato contro autori di manga o light novel per una serie di motivi: dalla delusione per il finale o un punto di svolta inerentemente a una serie, a critiche contro il modo di presentare o affrontare tematiche nelle opere in questione. Emblematica in tal senso la vicenda di Uzaki-chan, serie che durante il periodo di diffusione suscitò molto scalpore soprattutto su Twitter, dando vita a post anche al limite del Body-Shaming.
Recentemente l’autore della light novel Rifujin na Magonote, da cui è tratto il recente anime Mushoku Tensei, sta subendo la collera di molti tra coloro i quali si sono approcciati alla serie. Nei Tweet gli spettatori lamentano la mancanza di serietà del protagonista, che non diminuisce nemmeno dopo la sua “reincarnazione”. La sua marcata perversione ne è la massima espressione.
Lo scrittore ha molto pazientemente spiegato che, a differenza della light novel, dove il cambiamento del personaggio risulta molto evidente quasi da subito, nell’anime hanno voluto mostrare più lentamente tale evoluzione, che comunque ci sarà. La perversione non verrà, però, persa.
Un caso ancora più significativo di indignazione sui social è stato causato da Redo of Healer, anime tratto dalla light novel di Rui Tsukiyo. Chi ha seguito il racconto o il manga che ne è derivato, sa quanto siano pesanti gli avvenimenti: violenze, tortura, violenza sessuale sono estremamente spinte e alquanto frequenti.
A molti degli spettatori occidentali la faccenda non è andata a genio, tanto che alcune piattaforme legali di streaming hanno dovuto interrompere il simulcast con tanto di scuse nei confronti del pubblico, come successo in Germania. In USA hanno invece deciso di continuare, anche se sono presenti numerosi avvertimenti per chi è intenzionato a guardare gli episodi.
L’accanimento mostrato nei confronti di tali serie è giustificato, o è un simile atteggiamento a celare qualcosa di patologico? Scegliere di non mostrare qualcosa perché “troppo spinto”, è davvero la scelta giusta? Fatecelo sapere nei commenti!