Nuovo Cinema Paradiso, tra amore e cinema
L’amore è un tema ricorrente nel cinema ed è impossibile non pensare a Nuovo Cinema Paradiso come punto cardine per la rappresentazione di questo sentimento.
Film datato 1988 diretto da Giuseppe Tornatore nato il 27 maggio 1956 a Bagheria, in Sicilia, Nuovo Cinema Paradiso viene considerato un pilastro della storia del cinema, italiano e mondiale, e narra la storia di un bambino con un sogno nato grazie al suo amore per il cinema.
Tornatore riesce a dirigere magistralmente questa pellicola, rendendola sicuramente il suo lungometraggio più famoso e importante, non a caso gli è valso l’Oscar come Miglior film straniero nel 1989.
Avendo una cura dei personaggi, anche secondari, che gli hanno permesso di far nascere un capolavoro intramontabile ed immortale, fonte d’ispirazione per chi sogna e continua a sognare con il cinema, proprio come Salvatore e sicuramente anche come Tornatore.
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Ma ora parliamo del film
Vediamo il film con il nostro protagonista Salvatore Di Vita (Jacques Perrin), ormai diventato uno dei registi più illustri e famosi del paese, nella sua abitazione a Roma.
Salvatore viene contattato dalla madre, dopo quasi trent’anni dal loro ultimo incontro, per essere informato della morte di un certo Alfredo, personaggio per noi ancora sconosciuto.
Salvatore raggiunge subito il suo paese natale, Giancaldo, in Sicilia ed inizia ad avere lungi flashback di due ore sulla sua vita passata
Ci viene raccontata l’infanzia del protagonista e la nascita del suo amore per il cinema: il piccolo Salvatore (Salvatore Cascio) aveva l’abitudine di sgattaiolare spesso nell’unico cinema in paese, il Cinema Paradiso.
Grande Amico, Eterno Maestro
Lì fa la conoscenza di Alfredo (Philippe Noiret), il proiezionista, con il quale condividerà la sua più grande passione: Alfredo gli insegnerà ad usare il proiettore ed il giovane apprendista gli sarà sempre accanto quando Alfredo dovrà eliminare dalla pellicola scene considerate inaudite dal prete di paese.
Improvvisamente, vediamo il Cinema Paradiso incendiarsi a causa di un guasto con le pellicole e Alfredo ne rimarrà vittima perdendo la vista. Da qui ri-nasce il Nuovo Cinema Paradiso e sarà Salvatore che prenderà in mano il proiettore sotto la guida dell’ormai cieco Alfredo.
Salvatore (Marco Leonardi) cresce e diventa ormai adolescente, ed inizia a provare emozioni che sentiva solo tramite il cinema, innamorandosi di Elena (Agnese Nano). Purtroppo per i due non ci sarà un lieto fine e saranno costretti a separarsi nonostante l’amore reciproco. Saranno le parole di Alfredo, suo grande amico e mentore, a spingere Totò ad inseguire il suo sogno e diventare ciò che è ora.
Il film ha una tale grandezza che il tocco musicale di Ennio Morricone era più che indispensabile: possiamo notare come nella prima parte le musiche si mescolano e ballano sui pensieri e passioni di un Totò bambino, dando fluidità alla pellicola, per poi vedere un rallentamento continuo dalla seconda parte. Lo notiamo soprattutto quando Salvatore incontra Elena in età adulta, una scena che unisce il passato di ed il presente, creando felicità ed un pizzico di nostalgia.
Il bacio della settima Arte
Parlando di scene è inevitabile citare quella dei baci censurati in passato, e vediamo un Salvatore emozionato e commosso mentre visiona una pellicola lasciata da Alfredo come ultimo saluto, sempre sotto le note di Morricone. Ed indovinate chi era il proiezionista? Proprio Tornatore.
Nuovo Cinema Paradiso ha ispirato e continua a ispirare ragazzi amanti del cinema, un omaggio e alla sua spettacolare presenza nelle nostre vita, un bacio all’arte e alla passione.
Tornatore ha affermato che l’enorme successo di Nuovo Cinema Paradiso è dovuto alle numerose generazioni di persone che ritengono il cinema un luogo dove l’educazione e la conoscenza siano essenziali.
Il Cinema è uno di quei pochi posti dove nonostante si è in tanti, si riesce a stare in silenzio, creando un’atmosfera coinvolgente per tutti, permettendo ai film di esprimere le loro storie a gran voce e di rafforzare la riflessione dello spettatore. Ecco perché ci possiamo sentire proprio come Totò: osservando silenziosamente una pellicola, rimanendone felici ed estasiati, siamo sempre pronti a dire la nostra inseguendo il cinema.
Cresciamo e con lui conosciamo emozioni, paure, delusioni e amore. Emozioni fondamentali per chi vuole vivere la vita cinematografica a 360 gradi.
Di una cosa siamo sicuri: il Nuovo Cinema Paradiso è, e sarà sempre, il posto dove tutti vorremmo incontrarci, in silenzio, per condividere emozioni
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