CE-SAT-1 è il microsatellite lanciato da Canon con all’interno una Canon EOS 5D Mark III per poter scattare foto dallo spazio
Al CES 2021 di Las Vegas, Canon ha sostenuto una presentazione spaziale sotto ogni punto di vista: nessun nuovo lancio di mirrorless, reflex o lenti ma soltanto la creazione di un sito…speciale. Canon Redefine Limits, infatti, è il nuovo sito che permette di scattare foto dallo spazio tramite una EOS 5D Mark III! Vediamo insieme a cosa serve e come funziona.
Fare una foto dallo spazio con una 5D mkIII
Nell’ormai lontano 2017, Canon aveva lanciato un suo microsatellite chiamato CE-SAT-1 dalle dimensioni di un parallelepipedo 85 x 50 x 50 cm e dal peso di 60Kg. La particolarità però è la costruzione, il microsatellite è infatti stato progettato interamente per contenere una Canon EOS 5D Mark III (sfruttando come base l’AxelSpace Hodoyoshi 1, satellite giapponese costruito nel 2014).
Il sito Canon Redefine Limits è la novità targata CES 2021 che permette, tramite un emulatore, di sfruttare la fotocamera interna del microsatellite per “fare foto dallo spazio” ad alta risoluzione. In realtà, le foto si scattano “per finta” in quanto le aree visibili sono preimpostate (come le Bahamas, New York, Alaska, Venezia, l’Antartide e il Giappone), ma poi si possono salvare sul proprio computer. Il sito interattivo ha l’accompagnamento vocale di Marsha Ivins, famosa astronauta della NASA, che spiega la storia e gli strumenti del CE-SAT-1 così da insegnare qualcosa agli utenti.
Una Canon EOS 5D Mark III… modificata
La Canon EOS 5D Mark III che funge da vero e proprio cuore pulsante del CE-SAT-1 non è identica a quella che si trova sul mercato (o meglio…si trovava). Questa reflex, annunciata nel lontano marzo 2012, è stata privata del filtro passa basso sul sensore così da poter aumentare la nitidezza pur mantenendo la risoluzione di 22.3 megapixel (soprattutto per un fattore di spazio dei file). La rimozione del filtro passa basso è una pratica che si può fare anche sulle normali mirrorless e reflex moderne ma comporta problematiche come effetto moiré e falsi colori. La 5D mkIII è accompagnata da un telescopio da 40cm in configurazione Cassegrain con una lunghezza focale di 3720mm. Nel sistema viene integrata anche una Canon Powershot S110 per le foto grandangolari. Grazie a questo sistema e all’altezza di circa 600Km, il CE-SAT-1 può far foto dallo spazio con una risoluzione al suolo con un’angolazione di 36° in un frame di 3×2 miglia (circa 4,8 x 3,2 Km).
Un’investimento importante
L’intenzione di Canon è quella di raccogliere soprattutto dati sul traffico, aiutare gli agricoltori a migliorare i loro raccolti, rilevare incendi e monitorare l’inquinamento. Entro il 2030 Canon cercherà di creare un vero e proprio business da miliardi di dollari incentrato su questi “satelliti fotografici”. Infatti, dopo il lancio del CE-SAT-1 nel 2017, Canon ha provato a lanciare nell’estate 2020 il nuovissimo CE-SAT-1B (vista la fine delle EOS 5D, ci sarà stata all’interno una EOS R?) ma con scarsi risultati per colpa di un guasto a circa 190Km di altezza.
Le conclusioni
Canon ha creato qualcosa che era veramente difficile da immaginare: far scattare una foto dallo spazio a chiunque. Tutte le immagini fotografate possono essere salvate ad alta risoluzione e utilizzate come sfondo per il proprio desktop o smartphone (meglio di Google Maps!). Un’ottima iniziativa con cui gli utenti possono sognare di viaggiare intorno al mondo, soprattutto in questo periodo di COVID, mantenendo comunque un occhio all’ambiente.
E voi Commodoriani cosa ne pensate? Sfrutterete il nuovo sito di Canon per farvi uno sfondo personalizzato o per sognare un viaggio? Fatecelo sapere nei commenti!
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