In seguito alle rivelazioni sullo sviluppo di Cyberpunk 2077 è intervenuto Adam Badowski
Negli scorsi giorni vi abbiamo riportato le rivelazioni dell’inchiesta di Jason Schreier sullo sviluppo di Cyberpunk 2077. Il giornalista di Bloomberg ha messo in luce diversi elementi dell’ambiente lavorativo e creativo che i dipendenti di CD Projekt RED hanno vissuto.
In risposta a tali rivelazioni è intervenuto tramite il proprio profilo Twitter Adam Badowski, director di Cyberpunk 2077. Ecco il tweet:
Il director si sofferma su tre punti principali dell’articolo. Il primo è quello dove si afferma che la demo mostrata in passato era falsa. Badowski ci tiene a sottolineare come la differenza tra quella demo e il gioco finito sia semplicemente frutto del processo creativo e che la scritta “work in progress” serva proprio a indicare ciò.
La seconda affermazione contestata dal director è relativa alla frase “la maggior parte dello staff sapeva e ha apertamente detto che non sarebbe stato pronto (il gioco, n.d.r.) per una release nel 2020″.
Badowski sostiene che Schreier sbaglia a parlare di “maggior parte” dello staff, avendo parlato con solo venti persone circa su uno staff che conta più di cinquecento persone, e che salvo in un caso sono tutti anonimi o anche ex dipendenti.
Infine, Badowski sottolinea come non sia vero che alcuni dipendenti non originari della Polonia siano stati “ostracizzati” dagli altri colleghi a causa dell’utilizzo della lingua polacca. Tutti gli incontri e le comunicazioni dell’azienda sono fatte in inglese. In alcun modo dunque la lingua avrebbe rappresentato un ostacolo per il lavoro dei dipendenti.
A questo punto non resta che attendere un eventuale sviluppo del confronto tra il giornalista di Bloomberg e il director di Cyberpunk 2077, per capire più affondo questa vicenda. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento sui nostri canali social, che trovate come al solito qui sotto insieme al link per il nostro shop.