I social network hanno risposto agli ultimi avvenimenti negli Stati Uniti bloccando per dodici ore gli account ufficiali di Donald Trump.
In seguito alle rivolte da parte dei sostenitori pro-Trump e QAnon nella serata di ieri al Congresso americano, social come Twitter, Facebook e Instagram hanno deciso di agire per limitare i danni online e non solo bloccando per un tempo limitato gli account ufficiali del Presidente degli Stati Uniti uscente.
Nel caso di Twitter, tramite il profilo Twitter Safety la piattaforma di Jack Dorsey ha annunciato di avere bloccato per 12 ore Donald Trump dopo aver rimosso ben tre tweet in pochissimo tempo, dato che questi contenevano “violazioni gravi e ripetute” della politica del social. Se il tycoon statunitense dovesse continuare a violare tali norme, allora il profilo verrà bannato permanentemente.
Ciò è avvenuto subito dopo la pubblicazione di un video risposta all’intervento di Joe Biden, in cui Trump ha invitato i suoi sostenitori a tornare a casa e comportarsi in maniera pacifica, sottolineando però che quella loro è una “sconfitta ingiusta” dovuta dalla non verificata frode elettorale da lui sostenuta da diverse settimane.
As a result of the unprecedented and ongoing violent situation in Washington, D.C., we have required the removal of three @realDonaldTrump Tweets that were posted earlier today for repeated and severe violations of our Civic Integrity policy. https://t.co/k6OkjNG3bM
— Twitter Safety (@TwitterSafety) January 7, 2021
Facebook e Instagram seguono l’esempio: Donald Trump è off-limits
Pure il colosso di Mark Zuckerberg ha deciso di seguire la direzione di Twitter impedendo a Donald Trump di pubblicare video, immagini o post di qualsiasi sorta per 24 ore. Anche in questo caso, il Presidente avrebbe violato politiche di entrambe le piattaforme.
Ricordiamo, poi, che dal 21 gennaio 2021 Trump perderà ogni immunità nei social network, ergo potrebbe ricevere un ban diretto alla prima violazione commessa.
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