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Cyberpunk 2077: il gioco a cui abbiamo giocato potrebbe non essere quello “vero”

Le dichiarazioni di un ipotetico sviluppatore farebbero luce sulla genesi così travagliata di Cyberpunk 2077

Sin dal suo lancio, Cyberpunk 2077 è stato capace di conquistare molti giocatori per quanto riguarda il lato ludico dell’esperienza offerta. Ma dall’altro lato, i problemi tecnici che affliggono il titolo hanno preso il sopravvento nell’opinione pubblica. Se nella sua versione PC il titolo è riuscito a risultare giocabile, nelle versioni console abbiamo assistito a un vero e proprio disastro (trovate qui la nostra recensione, svolta su console Sony).

In queste versioni, il gioco è risultato un mostro praticamente ingiocabile, tanto da costringere Sony a rimuovere il titolo dal PlayStation Store e concedere i rimborsi a coloro che lo hanno richiesto.
Ma dietro a tutti questi problemi di sviluppo potrebbe nascondersi un’incredibile limitazione alla libertà creativa del team di CD Projekt RED.

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Infatti, un post su Reddit (come vedete ora rimosso, trovate qui una trascrizione del contenuto) scritto da un fantomatico sviluppatore di CD Projekt RED, riporterebbe diverse informazioni spinose riguardo lo sviluppo del titolo.

Stando alle parole dello “sviluppatore”, molto del cut content e l’instabilità tecnica sarebbero colpa dei capi dell’azienda. Questi avrebbero fatto pressioni al team di sviluppo per avere il gioco pronto il prima possibile. Sarebbe stata adottata una politica volta a eliminare interi contenuti solo perché causavano problemi, invece di dare il tempo agli sviluppatori di trovare la causa del problema e risolverlo. Come esempio, lo sviluppatore afferma: “abbiamo eliminato due archi narrativi interi solo perché una missione aveva causato la cancellazione del salvataggio, per colpa di un personaggio mal posizionato. Abbiamo anche eliminato buona parte dei sotterranei e delle fognature a causa di alcuni bug”

E i contenuti eliminati non si fermano qui. Troviamo anche cose che effettivamente erano state promesse dagli sviluppatori pubblicamente, ma che i giocatori non hanno poi ritrovato nel gioco. Ad esempio, vi sarebbe dovuta essere effettivamente un’IA dedicata ai micro crimini delle bande. Eventi casuali che il giocatore avrebbe potuto influenzare o anche solo assistervi. 
O ancora le tante porte di Night City con su scritto “chiuso”. Nei piani degli sviluppatori quelle dovevano essere tutte zone esplorabili ricche di risorse. 
I capi esecutivi hanno fatto inoltre rimuovere l’intera zona sotterranea di Night City perché reputata “brutta”, con la conseguente perdita di più di 50.000 linee di dialogo.

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Anche la presenza di Keanu Reeves sarebbe una conseguenza delle scelte dei capi dell’azienda, i quali avrebbero scelto l’attore pur di avere un star di livello nel titolo, senza curarsi dell’idea che il team di sviluppo aveva per il personaggio. Nei piani originali il team immaginava un Johnny Silverhand ancora più sopra le righe, che trovava ispirazione nel Solid Snake del primo Metal Gear Solid e, incredibilmente, in Cillian Murphy.

A limitare ulteriormente il titolo ci ha pensato infine la censura. Nel gioco avremmo dovuto incontrare diversi riferimenti all’attività religiosa, con la presenza di preti e archi narrativi secondari legati a culti religiosi. 
Inoltre, alcune missioni avrebbero visto dei bambini coinvolti nel mondo della droga e dello spaccio, ma anche questo sarebbe stato censurato.

A simboleggiare tutto lo sconforto di questo presunto sviluppatore, vi riportiamo questa frase: “Potrebbe suonare strano, ma il lancio disastroso è stato qualcosa di benefico in realtà, dalla nostra prospettiva. Una doccia fredda che ha permesso di riorganizzare le priorità. Così, ora possiamo riprendere a lavorare su quella che era la visione originale senza quegli st****i con il fiato sul collo per farci pubblicare”.

Tale ripresa dei lavori, secondo lo sviluppatore dovrebbe regalare ai giocatori un Cyberpunk 2077 con molto del cut content ripristinato entro Giugno 2021. Il tutto in seguito a una riscrittura quasi totale del codice di gioco. Prima di allora inoltre, dovrebbero arrivare altri due importanti update intorno a marzo.

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In conclusione, se queste dichiarazioni si rivelassero vere saremmo di fronte a una situazione decisamente spinosa, con un team di sviluppo costretto a lavorare ai limiti della libertà creativa. Però, vi invitiamo a prendere il tutto con la massima cautela, poiché la fonte di tali dichiarazioni è totalmente anonima e non vi è modo di verificarne la veridicità.

Ma ora vogliamo sapere la vostra. Cosa ne pensate? Credete sia verosimile ciò che questo sviluppatore fantomatico ha raccontato? Se lo fosse, sotto che luce vedreste il lancio di Cyberpunk 2077? Fatecelo sapere con un commento sui nostri canali social, che vi lasciamo qui sotto insieme al link per il nostro shop.

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Samuel Bianchi

Samuel Bianchi

Videogiocatore svezzato dalle sapienti mani della prima Playstation e dal Sega Mega Drive, nel tempo ha sviluppato un interesse particolare per i giochi di ruolo. Cresciuto vivendo il videogioco in solitaria, ora ha un forte desiderio di analizzare il mondo videoludico con gli altri appassionati, approfondendone le capacità aggregative e comunicative, tipiche della grande arte.

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