Su YouTube di recente c’è stato un boom di avvistamenti di pubblicità con contenuti a sfondo sessuale, gli algoritmi non funzionano?
Quando si tratta di social e piattaforme online, da Facebook a Twitch – dove di recente sono state bannate diverse parole percepite come offese – ognuna di esse ha un regolamento molto ferreo da rispettare e algoritmi che cercano di aiutare utenti e moderatori a migliorare l’esperienza d’uso ed evitare scandali d’ogni tipo.
Eppure, a volte, anche i codici più elaborati possono avere falle non indifferenti. Nel caso di YouTube, per esempio, ultimamente molti utenti hanno iniziato a notare la presenza di pubblicità e annunci considerabili a tutti gli effetti dei video porno censurati, i quali sbucano fuori tra i video o all’interno dei video ogni tot minuti di visualizzazione.
YouTube e le pubblicità porno: che succede?
Le segnalazioni sono piovute online, anche su Twitter dove diversi utenti italiani hanno notato questo problema: alla disattivazione della profilazione degli annunci, ovvero della loro ottimizzazione in base a posizione e cookies, ecco che YouTube inizia a mostrare pubblicità di giochi di ruolo a tema sentimentale (come Love is a Game) dove gli inserzionisti però usano sequenze di filmati porno per promuovere il prodotto.
Porn ads on YouTube must be stopped! @YouTube @TeamYouTube (or atleast put a porn section on it). pic.twitter.com/8B4FjD0AFI
— francesco greco (@francegreco2010) December 20, 2020
Questo problema può infastidire adulti come, soprattutto, minori che vogliono semplicemente vedere il loro YouTuber preferito. Dalla Formula 1 ai content creator più piccoli a livello internazionale, infatti, ogni utente può incorrere in tale clip hard senza poterci fare nulla. Con ogni probabilità si tratterà di qualche problema nella fase di controllo delle inserzioni che, a prescindere dal fatto che sia svolto da un bot o meno, denota una grave mancanza e disattenzione da parte dei lavoratori umani.
Non si mette in dubbio la possibile difficoltà nel gestire una grande quantità di richieste di inserzioni, ma essendo un problema “prevedibile” forse sarebbe stato meglio prevenire piuttosto che curare. Voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
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