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I problemi di Google non sono stati causati da un attacco hacker

Le interruzioni dei servizi di Google avvenute tra il 14 ed il 15 dicembre sono dovuti infatti a semplici problemi interni.

I disagi della scorsa settimana registrati a livello globale, ma in particolare in Europa, riguardanti l’intera G Suite (quindi Drive, Gmail, Meet, etc.), ma anche YouTube e Hangouts si è scoperto che non sono stati causati come si temeva da un attacco hacker, ma da un errore interno.

Nella pagina ufficiale di Google Cloud è stato aggiunto un post che spiega nel dettaglio cos’è successo in quei giorni. Gli ingegneri di Google hanno spiegato come il problema sia stato causato da un problema di capienza dell’archiviazione interna.

google

Le segnalazioni di disservizi il 14 dicembre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A inizio ottobre Big G ha iniziato una migrazione degli strumenti che permettono di verificare e tenere traccia degli utenti che effettuano accesso ai suoi servizi su un nuovo sistema di archiviazione. Durante questo processo, in particolare durante l’implementazione di un nuovo sistema di quote, sono rimaste parti di quello precedente.

Il conflitto ha causato una riduzione graduale delle quote per un numero elevato di utenti, e qui sono iniziati i disservizi. Le segnalazioni sono iniziate alle 12:43, alle 13:08 le cause erano già note agli ingegneri e alle 13:30 i tecnici hanno disabilitato il nuovo sistema di quote e avviato un ripristino graduale dei datacenter. Alle 14 il problema era rientrato con successo.

Non aveva nulla a che vedere quindi con l’attacco hacker subito da SolarWinds che ha interessato Microsoft e pure alcune agenzie governative statunitensi.

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Paolo Carnevale

Paolo Carnevale

Appassionato di tecnologia in generale, fotografo per passione, informatico per mangiare

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