Le nuove console Microsoft sono in commercio da quasi un mese e sempre più utenti, assieme alla rivale PlayStation, stanno passando al nuovo hardware. Tra di essi ci sono appassionati di retrogaming, i quali hanno trovato una simpatica sorpresa: Xbox Series S e X sono compatibili con l’emulazione di vecchie console.
In questa settimana sono emersi molti dettagli sul processo di emulazione, in particolare per Xbox Series S, la quale ha presto ottenuto la fama di macchina perfetta per poter giocare a tutte le generazioni videoludice. Infatti, sulla piccolina di casa Microsoft, che ricordiamo costare 299 euro, è possibile installare RetroArch, un front-end open source per emulatori. Con esso è possibile avviare giochi di quasi tutte le piattaforme videoludiche esistenti.
Attualmente, l’unico metodo valido per poter installare il software sembra acquistare la licenza da sviluppatore al prezzo di 20 euro (una tantum), avviare la console in modalità sviluppatore e installare il software in precedenza sviluppato per console Xbox One; non esiste infatti una versione ottimizzata per il nuovo hardware, ed è per questo che le community online sono in visibilio: Xbox Series S, tramite retrocompatibilità, riesce a leggere un software che permette di giocare a un parco titoli immenso, inclusi videogiochi per PlayStation e PlayStation 2, con prestazioni sbalorditive. Ma, come è ovvio che sia, in alcuni frangenti è possibile riscontrare piccoli problemi, soprattutto legati all’audio di gioco, poiché il software non è stato pensato per girare sulle componenti della nuova console. Potete vedere tutto nel video allegato qua sopra.
Tuttavia, per usare RetroArch è necessario avviare la console in dev mode e, per tornare alla versione classica, è necessario uno spegnimento completo della console; grazie all’SSD il processo è molto rapido. Non è quindi obbligatorio ripristinare la console alla versione di fabbrica, come alcuni utenti hanno detto. Esiste però un utente che ha riferito su Twitter di essere stato in grado di installare il software su Series X senza avvalersi della modalità sviluppatore, ma non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sul procedimento da lui adottato – forse per evitare problemi.
God of War on Series X (PS2 Emulation) I got this working on the retail console, not in Dev mode. pic.twitter.com/0iWCoB89aN
— Simm (@GrimSimm) November 29, 2020
Questioni legali
Sull’emulazione di vecchi software ci sono sempre dibattiti accesi sulla presunta legalità dell’azione. In Italia, attualmente, è legale ma a determinate condizioni. Difatti, come ribadiscono i nostri cari colleghi di Tom’s Hardware:
Gli emulatori non sono illegali e coloro che possiedono la copia di un gioco possono creare un archivio contenente le copie digitali del titolo o dei titoli in questione.
Non è invece legale il download o la distribuzione di tali ROM e delle immagini disco sul web, nemmeno possedendone la copia legale: in breve bisogna essere in possesso del gioco e crearsi la propria copia personale. Un discorso simile riguarda il BIOS delle console, necessario a molti emulatori per l’esecuzione: distribuire il BIOS delle console è infatti illegale.
Aggiungiamo però che un emulatore è legale solo in due occasioni: assenza del BIOS della console o il suo utilizzo se estratto dalla propria macchina di proprietà. Un emulatore è dunque illegale se usato con un BIOS che non appartiene all’utente che emula la console.
La macchina perfetta per emulare, ma non oggi
Alla fine della fiera la domanda è la stessa: Xbox Series S è attualmente la macchina perfetta per l’emulazione? A oggi è difficile dirlo, poiché la console esegue un software non ottimizzato per il suo hardware, anche se i risultati sono sorprendenti. Quindi, per ora, la console è ottima per emulare, ma per essere considerata perfetta c’è la necessità di attendere gli sviluppi della vicenda. Microsoft bloccherà i software di emulazione? Gli sviluppatori lavoreranno per migliorare i programmi e renderli compatibili al 100% per le nuove console?
La potenza hardware c’è, però è innegabile come l’emulazione su hardware AMD – ovvero quello adottato sia da Xbox Series X|S che da PlayStation 5 – sia ancora indietro rispetto a Intel e NVIDIA. Tra qualche anno, a patto che tutto proceda senza interruzioni, e con il classico taglio del prezzo della console, potremmo avere davanti a noi una console casalinga perfetta, poiché ci permetterebbe di giocare a tutte le generazioni videoludiche a un prezzo irrisorio (ma, ricordiamo, che dovete possedere console e videogiochi originali per non incappare nell’illegalità).
Nello stato attuale, però, è sorprendente il livello di emulazione raggiunto da Xbox Series S. Voi cosa ne pensate? Fatelo sapere con un commento!
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