La recensione della seconda espansione stand alone del terzo capitolo della saga RTS di Grimlore Games: SpellForce 3 Fallen God
La seconda corposa espansione dell’ambizioso RTS di casa Grimlore Games, SpellForce 3 Fallen God, è arrivata, portando con se una nuova campagna e alcune novità interessanti. Scoprite di più nella nostra recensione qua sotto!
Tema principale e protagonisti di questo contenuto sono questa volta i troll, sesta fazione presente nel titolo, più precisamente i componenti della fazione della luna calante, ormai ridotta all’osso, senza un leader e sull’orlo dell’estinzione.
Il nostro compito da nuovo capo tribù sarà quello di riuscire a ricompattare e portare in salvo ciò che rimane della nostra fazione nomade.
SpellForce 3 Fallen God si introduce nella modalità single player con una semplice creazione del personaggio, riguardante qualche minima modifica visiva dei componenti del party e della scelta delle loro abilità; Non certo uno dei migliori comparti di character creation, ma poco importa vista la natura del titolo e la distanza media della camera durante il gameplay.
Dopo una breve intro riguardante la storia della tribù, veniamo subito catapultati all’interno dell’azione dove un piccolo tempio ci farà da tutorial per le meccaniche di gioco base, passando dei controlli in stile RTS all’albero delle abilità tipicamente da GDR.
I combattimenti che saremo costretti ad affrontare contro le creature iniziali si riveleranno abbastanza semplici da gestire, permettendo tranquillamente anche ai meno esperti di mettersi a proprio agio con i comandi.
L’interfaccia del titolo è formata da un HUD abbastanza vecchio stile che riassume con buone porzioni di pixel tutte le varie caratteristiche e vitali informazioni per ciascun personaggio; Minimappe e obiettivi a corredo incorniciano l’azione di gioco senza dare troppo fastidio, ciò nonostante la quantità di schermo occupate da esse.
A portare avanti la trama sono i numerosi personaggi che incontreremo durante la nostra avventura, ricchi di dialoghi e di informazioni aggiuntive che daranno sempre più corpo alla storia. Vi si porrà davanti, talvolta, anche la possibilità di effettuare delle scelte, che potranno influenzare non solo lo sviluppo narrativo di alcuni personaggi, ma anche le abilità che potranno disporre.
Altra importante meccanica riguarda le risorse a disposizione che troveremo durante la campagna, particolarmente utili, se non vitali, per la creazione o lo scambio di armi, armature ed altri oggetti utili; Impreziosire il party con il miglior equipaggiamento sarà fondamentale per riuscire a sopravvivere nelle battaglie più dure.
Non poteva ovviamente mancare all’appello la parte più squisitamente RTS che consiste nella ricerca e raccolta di materiali, e nella gestione degli operai per la creazione di edifici all’interno del nostro campo.
Con questi contenuti e premesse, la campagna singleplayer di SpellForce 3 Fallen God vi accompagnerà all’incirca per 20 ore, con l’alternanza di combattimenti man mano sempre più su larga scala e con decisioni sempre più importanti per la tribù e per il misterioso “Fallen God”!
Conclusione
Sebbene una mancanza di vere innovazioni al genere e approfondimenti particolari rispetto all’originale SpellForce 3, Fallen God è un dlc standalone che riesce nell’intento di intrattenere gli appassionati, proponendo ancora una volta una fusione di generi particolarmente azzeccata, anche se non troppo approfondita su entrambi i fronti.
Se siete appassionati della saga, insomma, anche questo SpellForce 3 Fallen God non fallirà nel dire la sua.
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