One Piece 993: Il modello Dressrosa
Ben ritrovati a tutti al consueto commento settimanale ai capitoli in uscita di One Piece.
Il capitolo 993 è il sunto di un percorso di cui abbiamo parlato a lungo, a ragion veduta indovinando la traccia della struttura proposta da Oda.
La nuova scalata, lo scontro con Kaido, l’ombra del capitolo 1000 sono tasselli che, messi al proprio posto, ci ricordano non solo chi è davvero il protagonista del manga, ma portano inevitabilmente questi avvenimenti verso una chiusura lenta ma inesorabile dell’Atto 3, prima di rimescolare le carte in tavola.
Prima di iniziare a calarci nella notte del Festival del Fuoco però, diamo spazio come consuetudine a Capone e la sua gang.
La miniavventura
Finalmente Gotti e Laura hanno convolato a nozze, o almeno così sembra.
Non è molto chiaro infatti se la cover stia ad indicare “Finalmente sposi!” oppure “Adesso possiamo sposarci!”, perché fondamentalmente non è presente nessuno ad officiare.
Se ben ricordate difatti, nei matrimoni visti in precedenza nel manga (Nami e Absalom, oppure Sanji e Pudding) avevamo sempre un funzionario religioso per la celebrazione, mentre in questo caso sembra piuttosto che i festeggiamenti riguardino unicamente la ciurma e la famiglia di Capone.
Non che ci si aspetti chissà che cosa, ben inteso, ma in alcuni precedenti commenti ci è già capitato di ipotizzare anche la location di queste nozze, e la scelta più ovvia sarebbe potuta essere il regno di Pound.
Questa doppia interpretazione lascia spazio a qualche dubbio di troppo, ed ora sorge una domanda spontanea: se il matrimonio è stato celebrato a bordo della nave, ha ancora senso proseguire con la miniavventura?
Noi sappiamo che in media negli ultimi anni di pubblicazione questo genere di storie nelle cover dei capitoli hanno avuto una lunghezza di 40-45 pagine.
Trovandoci con questi festeggiamenti all’episodio numero 36, con le storyline di Dressrosa e Gotti chiuse, abbiamo una biforcazione: da un lato la possibilità di proseguire, dimostrando che la riunione e l’espansione della Gang Family non era il fine della storia ma il mezzo, un po’ come l’avventura per i mari di Jimbe culminata poi con il poignee griffe di Big Mom, dall’altro la possibilità di chiuderla qua semplicemente.
Il problema maggiore è che, mantenendo il numero di cover della media di cui sopra, resterebbe davvero poco spazio per aprire un intero altro arco prima della fine della miniavventura.
Ora che ci siamo lasciati alle spalle Dressrosa, avrebbe senso proseguire con l’introduzione di qualche altro elemento, o che sia legato alla storia o alla reintroduzione o presentazione di nuovi personaggi?
Questa sorta di ripartenza per la miniavventura forse avrebbe bisogno di maggiore spazio, addirittura potrebbe diventare tra le più lunghe mai disegnate, a meno che non accada un colpo di scena talmente eclatante da poterla chiudere anche in un climax inaspettato: per fare un esempio, l’apparizione di un personaggio come Sabo.
In alternativa, potrebbe tranquillamente esser chiusa qua, ma questo significherebbe dare come unico obiettivo della stessa una chiusura per la storia di Laura e, se vogliamo, di Chiffon e Pound.
Un po’ pochino, in effetti, se consideriamo paragoni come per l’appunto la chiusura delle cover dedicate a Jimbe, oppure Caribou.
Voi che ne pensate? Vi piacerebbe incontrare qualche nuovo personaggio nella miniavventura di Capone (pensiamo ad un Caesar, oppure ai Vinsmoke), oppure la chiudereste qui? Fateci sapere le vostre opinioni a riguardo!
La battaglia di Onigashima
Per la prima volta dopo molto tempo, abbiamo la possibilità di scorgere per qualche frangente come se la stanno passando gli abitanti del paese di Wano, in particolare alla Capitale dei Fiori.
Esplode in maniera clamorosa l’importanza di questa festa per la popolazione, e da poche e semplici battute possiamo farci un’idea dettagliata di che cosa questa festa simboleggi per tutti.
Il popolo non ha perso la speranza, nel silenzio ognuno degli abitanti ha continuato a combattere sperando in un futuro migliore per vent’anni, sostenendo il ritorno dei Kozuki come un’ancora a cui aggrapparsi.
Una volta all’anno, si concedono di sperare, perché la speranza è tutto ciò che rimane.
Lontani dalla battaglia, nessuno di loro è consapevole di cosa stia accadendo ad Onigashima, dei piani che Kaido ha in serbo per loro, della decapitazione di Orochi.
Lontani dall’orrore e finalmente lasciati in pace per una notte, possono festeggiare perché per ventiquattro ore nessuno verrà ucciso, e questa ai loro occhi è la più grande fortuna a cui appellarsi.
Come un fulmine a ciel sereno, arriva immediatamente anche la contrapposizione con i fatti di Onigashima, ben più rumorosi e cruenti.
Abbiamo già spiegato perché il terzo atto potrebbe essere in dirittura di arrivo nel commento al capitolo 992, analizziamo ora come ci si potrebbe arrivare.
Immaginate una situazione dove, a partire dal capitolo 994 per i successivi 5-6 capitoli, Rufy debba scalare il palazzo sulla falsa riga di Dressrosa.
Immaginate che Eiichiro Oda si trovi costretto a raccontare a pezzi l’andamento della battaglia tra Kaido ed i Foderi rossi da un lato, e tutto il resto dall’altro.
Come detto più volte, è difficile se non impossibile dare il giusto spazio a tutti i personaggi, così si opta per una soluzione a metà: mostrare nel corso dei capitoli poco di ognuno, ma inserire tutti.
Con questo meccanismo non si corre il rischio di fare torto a nessuno, ogni lettore sarà accontentato perché in qualche modo avrà rivisto il suo personaggio preferito fare o dire qualcosa, purtroppo però sarà stata poco più di una comparsa che sì, potrà anche aver portato avanti il percorso del personaggio, ma che avrà un retrogusto piuttosto amaro.
Da una manciata di capitoli ha avuto inizio uno degli scontri più cruenti di sempre, e di certo uno dei meglio orchestrati di questa saga, ma allo stesso tempo Oda non può concedere la totalità dello spazio solo a Kaido ed ai Foderi, poiché semplicemente non sono loro i protagonisti.
È assai probabile che questa scalata, questo percorso perdurerà quindi ancora per un po’, e anche se a molti non piace come soluzione, potremmo anche aspettarci una chiusura del terzo atto proprio in concomitanza con la sconfitta dei servitori di Oden e l’arrivo di Rufy sulla cima.
C’è un altro problema da tenere in considerazione relativo ai personaggi sul campo di battaglia: ce ne sono troppi importanti.
Pensate a Big Mom, un’imperatrice pirata con chissà quale obiettivo per la testa, che, vista l’importanza che ricopre come ruolo, come potenza e come interesse verso i lettori, è stata letteralmente buttata fuori dalla narrazione pochi capitoli fa per mezzo di Robin, ed è riapparsa per pochissimo solo quando l’abbiamo vista assieme a Marco e Perospero.
Il fatto che Oda abbia dovuto ricorrere ad un espediente del genere, denota la difficoltà di poter gestire un personaggio come Big Mom nel mezzo di vicende che la riguardano così poco, ed il suo non è l’unico esempio, se pensiamo anche soltanto alla gestione dei figli dell’Imperatrice.
Le stesse Supernove hanno subìto questa battuta d’arresto e, a confronto di un Trafalgar Law o di un Capone, rispettivamente protagonisti di diverse saghe, personaggi come X-Drake, Kidd, Killer, Hawkins ed Apoo non possono fare altro che spartirsi quel minimo di spazio dedicato ad ognuno di essi, spesso in maniera nemmeno così risolutiva.
Di conseguenza, l’unico espediente possibile resta la possibilità di dedicare un po’ di scontro a tutti.
Incominciare a far scontrare personaggi principali contro i Tobi Roppo per esempio è un ottimo modo per non lasciare nessuno indietro, come sta capitando con Sasaki, Shinobu e Yamato.
Gli stessi Mugiwara meriterebbero più attenzione di quanta ne abbiano avuta finora, magari incominciando a fare qualcosa di specifico singolarmente, anziché combattere a destra e a manca nel caos generale.
Per esempio in questo aiuterebbero moltissimo i combattimenti 1 vs 1 come ad Enies Lobby, oppure in doppio come ad Alabasta.
Certo è che lo spazio sulle pagine dei capitoli è davvero poco per portare avanti tutto quanto, per cui è probabile che dovremo continuare ad accontentarci di questa narrazione a singhiozzo fino al prossimo grande avvenimento.
Queen
Finalmente anche le All Star iniziano a dare spettacolo, ed in questo capitolo ritroviamo un Queen al massimo delle prestazioni che ci lascia scoprire un nuovo lato di sé.
Parliamo dei proiettili Excite, modello Koorioni, letteralmente “demone di ghiaccio”.
Il fatto che Queen faccia parte delle Calamità di Kaido lo connota questa volta da un punto di vista molto pragmatico: la capacità di diffondere veramente un’epidemia attraverso dei proiettili.
A differenza di quanto già visto a Udon, questa volta i proiettili in dotazione portano con sé dei risvolti ancor più cruenti, se vogliamo anche piuttosto inquietanti.
Queen è in grado di scatenare una sorta di virus che, a contatto con la pelle degli esseri umani, li trasforma letteralmente in demoni di ghiaccio.
Questi proiettili vengono ovviamente utilizzati con l’intento di fermare i samurai, ma il fatto che quest’arma sia contagiosa, comporta che gli stessi suoi sottoposti possano essere a rischio contagio.
Il funzionamento di base è molto semplice, la trasformazione assale il corpo del povero sventurato che mano a mano inizia a trasformarsi in maniera graduale: la personalità cambia, si sviluppano corna ed artigli, e la vittima diventa molto più aggressiva.
Sarebbe curioso scoprire quale effetto potrebbero avere questi proiettili su personaggi di più alto calibro rispetto a normalissimi soldati anonimi, perché se questa tecnica funzionasse potenzialmente su tutti quanti, potrebbe finire con l’essere davvero devastante.
Potrebbe non essere un caso nemmeno il fatto che sia proprio Chopper il primo ad essercisi imbattuto, in compagnia di Robin. Difficile capire come la renna possa dare un reale contribuito alla causa contro l’All Star, ma inserire un medico proprio in una scena di diffusa epidemia potrebbe non essere casuale.
A onor di cronaca ricordiamo che ci si aspetta comunque molto da Chopper in questa saga: che possa essere proprio la renna colui che troverà una cura contro gli smile, per riportare gli abitanti di Ebisu in primis alla normalità?
Kaido
Arriviamo infine al clou di questo capitolo.
La settimana scorsa abbiamo avuto prova tangibile del potere e della forza dei Foderi Rossi, che forse in maniera addirittura esagerata sono riusciti non solo a tenere testa a Kaido, ma anche a colpirlo e ferirlo in maniera piuttosto importante.
Com’era prevedibile, questa prevaricazione del nemico è durata poco, giusto il tempo di dare loro un po’ di gloria.
Noi tutti ci aspettavamo da Kaido una reazione, e questa è arrivata in maniera puntuale e risolutiva.
Non soltanto il mostro è ancora in piedi, ma, nonostante il sangue che sgorga copioso dalla ferita, egli afferma di non aver subìto abbastanza e anzi, di essere molto lontano dal tipo di dolore provocatogli dalle ferite di Oden.
Con un solo urlo, all’improvviso Kaido sprigiona una forza immensa tale da trasformare in fendenti pericolosissimi l’aria stessa: una manifestazione di potere devastante, che riequilibra in parte la percezione che avevamo del personaggio e la riporta ai fasti di quell’essere inumano che abbiamo conosciuto finora.
Certo, questo non può essere sufficiente a ripristinare quell’aura di invincibilità di cui parlavamo nel commento al capitolo 991, ma di certo lo riavvicina ai canoni di quello che ci si aspetterebbe da un Imperatore considerato l’uomo più forte al mondo.
È probabile che la perdita del braccio di Kiku non sia l’unico modo che Oda avrà per manifestarne la forza, anche perché ci sono ancora molti Foderi ancora in piedi pronti a dare battaglia.
Ricollegandoci a quanto scritto sopra, la sconfitta dei samurai potrebbe coincidere sia con l’arrivo di Rufy sulla cima del palazzo, sia con la fine dell’Atto 3, sia con l’approssimarsi del capitolo 1000.
La struttura della narrazione risulta a questo punto piuttosto chiara e, se ci pensiamo, forse l’unica via.
Avevamo bisogno di vedere i Foderi al 100% delle loro possibilità, e così è accaduto nel capitolo scorso, così come ora abbiamo avuto modo di riscoprire le vere capacità di Kaido.
Per quante se ne dica, Rufy resta il protagonista, e questa saga deve servire a sancire la possibilità per Cappello di Paglia di misurarsi con un Imperatore, prima che si arrivi davvero al finale del manga.
Sul modello di Dressrosa e di Doflamingo , quindi, non ha affrontato e non affronterà il proprio nemico con le sue sole forze, e sia lui che Kaido arriveranno a fronteggiarsi con diversi scontri, anche feroci, alle spalle.
È per questo motivo che continuamente Rufy attacca brighe con qualche nemico minore, ed è lo stesso motivo per il quale sembra che si stia volutamente perdendo tempo costringendolo ad una scalata sino alla cima anziché farlo schizzare in alto con un gear fourth oppure accompagnato da qualche alleato alato (Marco la fenice, per esempio).
Lo stesso Zoro probabilmente avrà modo di misurarsi per un po’ con Kaido, altrimenti le parole dell’Imperatore sulla ricerca di un samurai all’altezza, e lo stesso passaggio di Enma avrebbero avuto poco senso.
Ma anche in questo caso, non potrebbe trattarsi di una soluzione definitiva, né di una lotta in combo. Può essere un espediente di qualche capitolo, ma non può risolversi nello scontro finale.
Resta solo da capire per quanto a lungo ancora si protrarrà questa fase, ma la speranza, come dicevamo, è quella di approfittare dei prossimi capitoli prima del famigerato 1000, in maniera tale che, all’arrivo di Rufy corrisponda anche un climax in salita sufficientemente importante da giustificare un’interruzione della narrazione.
E nel frattempo, lasciamo che Kaido ci delizi con il suo repertorio migliore, ripristinando la percezione che abbiamo avuto di lui e portandola al massimi storici appena prima dello scontro finale, quello che lo vedrà contrapposto al futuro Re dei Pirati.
E voi Commodoriani che idea vi siete fatti di questo combattimento? Quali altre armi sfodererà Kaido? Ed i Foderi Rossi riusciranno ad uscirne a testa alta? Fateci sapere i vostri pronostici commentando qua sotto o sui nostri canali social!
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