Ezio Greggio si è lamentato dell’abbassamento di contenuti di Mediaset.
Ezio Greggio è un volto noto a più o meno tutti gli italiani: comico, sceneggiatore, regista e conduttore di Striscia assieme ad Enzo Iacchetti. È anche uno dei volti più noti del gruppo Mediaset da parecchi anni e sta anche per fare da protagonista assieme ad altri attori nel film Lockdown all’Italiana di Enrico Vanzina.
In un’intervista al Il Secolo XIX il cabarettista si è sfogato sull’abbassamento di qualità dei programmi di Canale 5, canale con cui lavora da 33 anni circa con Striscia La Notizia. Ebbene si, sembrerà strano da dire, ma Ezio Greggio si è lamentato della qualità infima dei programmi di Canale 5… ma parlava dei reality show.
Ha difatti dichiarato questo:
“Amo la TV rispettosa, fatta con autori, conduttori e professionalità. Detesto i reality e lo schiacciamento al basso che sta facendo Mediaset non mi piace assolutamente. Quest’estate la replica della mia La sai l’ultima? ha ottenuto il 10% di share offrendo due ore di divertimento sano e nobile e non con una manica di disgraziati buttati su un’isola o dentro a una casa. Credo sia una roba vergognosa e continuerò a dirlo: per forza poi il pubblico ti lascia e si cerca i film su Netflix”
Per poi aggiungere e rassicurare i lettori che si trattava semplicemente di: “una critica costruttiva verso un’azienda a cui voglio molto bene“.
Le dichiarazioni riguardanti “Lockdown all’Italiana”
Ezio Greggio inoltre ha voluto anche dire la sua sulle critiche mosse al suo film in uscita “Lockdown all’Italiana“, che ha tanto causato indignazione solo dalla locandina che pareva annunciasse un film che volesse capitalizzare su un evento così grave come la pandemia di Covid-19, racchiudendo tutte le critiche con questa dichiarazione laconica:
“Il problema è che gli attacchi sono arrivati da quattro gatti via social, il nascondiglio di persone vili, che vivono coperte da pseudonimi“
Non è stata però l’unica dichiarazione riguardo ciò da parte di Greggio: a La Stampa, alcuni giorni prima, aveva dichiarato anche quello che per lui era il vero intento della produzione:
“Il film ha un grande rispetto di tutto ciò che gli italiani hanno dovuto affrontare in questi mesi. Abbiamo semplicemente provato a fornire uno spaccato ironico di ciò che accadeva mentre tutti erano rinchiusi in casa […] In tutto questo non c’è nulla di irrispettoso. Il film a tratti è veramente molto toccante. Ci sono delle scene in cui la tragedia è evidente. Abbiamo solo voluto alleggerire il carico su tutto questo raccontando con leggere ironia un certo tipo di italianità che è sotto gli occhi di tutti”
In seguito, sempre a La Stampa, ha anche accusato i giornalisti per le polemiche scaturite dal trailer:
“Sono stati alcuni giornalisti a creare un simile caso mediatico e tutte queste polemiche. Le critiche sono giunte soprattutto dagli imbecilli che prima ancora di vederlo si sono sentiti in diritto di giudicare in maniera tanto negativa un film”
Se il signor Ezio Greggio sostiene ciò, probabilmente il film sarà la rinascita della commedia all’italiana dei fasti di un tempo, magari qualcosa di degno perfino di Mario Monicelli. Ma solo dai trailer che contengono battute di spicco come: “Il virus resta attaccato alle superfici e tu sei un superficiale” o “Sa, io vado un po’ a caccia e un po’ a Pescara” ci riserviamo il diritto di dubitare la veridicità di tali affermazioni.
Commodoriani, cosa ne pensate di queste dichiarazioni del signor Ezio Greggio? Concordate con lui? E andrete a vedere Lockdown all’Italiana? Scrivetecelo in un commento.
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