Gli anime consigliati della stagione autunnale
L’estate è finita, il freddo inizia a farsi sentire e per strada è già possibile vedere le prime foglie cadute. Non c’è alcun dubbio, è arrivato l’autunno.
A decidere se questa sia una buona o cattiva notizia sono le vostre preferenze personali, però noi qui siam sicuri di darvene un’altra che vi farà sicuramente gioire: questa stagione ci sono più anime.
Ad aspettarci sono infatti ben 40 nuove serie tutte da vedere, e siccome il tempo è quello che è ci pensiamo noi ad indirizzarvi verso le scelte giuste. Come al solito non trascureremo le serie più celebri per non fare un torto a chi si approccia a questo mondo per la prima volta, ma cercheremo anche di scavare quanto più possibile per accontentare anche gli appassionati più datati e coloro che invece apprezzano generi diversi.
Ma bando alle ciance: eccovi i nostri (miei e di Yoel) anime consigliati della stagione anime autunnale 2020. Ricordatevi sempre che i consigli del nostro buon Italo arriveranno anche sul canale Youtube della redazione.
Adachi and Shimamura
Yoel: In una stagione di cartoni non può mancare una serie con personaggi solo femminili, e se una di queste è l’adattamento di un manga yuri… beh, il gioco è fatto.
La storia della serie ruota attorno al rapporto tra le due protagoniste, il cui incontro avviene per caso mentre saltano le lezioni. Da qui in poi seguiremo la loro vita quotidiana e l’evoluzione del loro rapporto, che si farà man mano di stampo romantico. Da quel che si vede nei trailer la serie pare voler mantenere uno spirito dolce e spensierato, con qualche elemento di vita quotidiana sicuramente fuori dal comune, come ad esempio una delle amiche delle due protagoniste che va sempre in giro con addosso la tuta d’astronauta.
La serie riunisce nel suo staff la squadra della prima stagione di Quintessential Quintuplets: il regista Satoshi Kuwabari, lo sceneggiatore Keiichirō Ōchi e lo studio Tezuka Produtions. Contando che proprio la prima stagione delle quintuplette non spiccava certo per il lato visivo (forse complice anche una schedule non proprio rosea), bisognerà vedere se a lungo andare anche Adachi and Shimamura mostrerà problemi di quel tipo. Per quanto riguarda il cast, invece, si potrà essere soddisfatti. La serie infatti vanterà un cast composto da Akari Kitou (che tutti hanno amato per i mugugni di Nezuko in Demon Slayer), Miku Itou, Manami Numakura, Reina Ueda e Iori Saeki.
Disponibilità: Non licenziato.
Higurashi: When They Cry (Remake)
Matteo: Sono passati 14 anni dalla trasmissione del primo adattamento animato di Higurashi: When They Cry. A dirla così sembra ieri, ma in realtà i tempi erano completamente diversi. Gli anime erano ben lontani dal godere di una popolarità che garantisse loro uno spazio speciale e bisogna comprendere che, comunque, quest’ultimo non consisteva di certo in un posto all’interno dei cataloghi di un qualche famoso servizio streaming. Del Netflix o del Prime Video che conosciamo oggi non ce n’era neanche l’ombra, e da lì in breve sarebbe iniziata la nostalgica epoca dei fansub, ormai quasi del tutto tramontata.
L’adattamento animato, comunque, non è il vero inizio della “storia” di quest’opera, in quanto esso proviene da una serie di 8 visual novel, tutte pubblicate tra il 2002 e il 2006. Queste ci narrano la storia di Keiichi Maebara, un ragazzo che si trasferisce nel villaggio rurale di Hinamizawa (雛見沢) per proseguire i suoi studi. Il periodo iniziale dopo il trasferimento è molto positivo e Keiichi riesce ad inserirsi in un gruppo di amiche, ma pian piano la storia si incamminerà in una direzione sempre più raccapricciante condita da omicidi, disturbi psicologici e rivelazioni inaspettate.
Sarà stata l’ottima scrittura dei personaggi, sarà stato quell’alone di mistero che avvolge le vicende della narrazione, o magari il semplice apprezzamento horror; sta di fatto che le novel di Higurashi hanno spaccato, e con esse anche l’anime e tutte le future, variegate trasposizioni/riproposizioni della storia. Chi si approccia al titolo per la prima volta non può capire il perché questa serie sia stata considerata degna di un bel remake, ed è proprio per non farvela perdere che non possiamo fare a meno di consigliarvela… se apprezzate questo tipo di genere.
Dal lato tecnico possiamo già notare che gli storici design della maestosa Kyuta Sakai sono stati sostituiti con quelli del celebre character designer delle Monogatari Series, Akio Watanabe. Dopo aver letto quest’informazione vi basterà andarveli a cercare per notare subito la sua palese impronta stilistica, ma a contare molto di più di questi tecnicismi è il fatto che quei design sono dannatamente fichi. Le forme più arrotondate attribuiscono alla serie un ingannevole tono più rilassato e puccioso, il quale però, se non gestito bene in fase di supervisione, potrebbe rischiare di risultare fuori luogo nei momenti più “particolari” della storia.
Disponibilità: VVVVID.
Sleepy Princess in the Demon Castle
Yoel: Se doveste mai venire rapiti da un signore dei demoni vi sentireste spaventati, no? Vorreste fuggire dal suo castello il prima possibile? Magari per tornare a guidare il vostro Regno insieme ai vostri cari, per poi sposare la vostra anime gemella? Non è il caso della protagonista di questa serie, la principessa Syalis. Da parte sua nessuna paura e nessun timore, ma un solo obiettivo: dormire, o quantomeno provarci. Abbiamo delle buone basi per quella che, in parte, vuole essere una parodia delle storie fantasy nelle quali la principessa ha bisogno dell’aiuto di un eroe.
Al timone della serie, poi, troviamo Mitsue Yamazaki, che in questi anni allo studio Doga Kobo ha diretto serie come Monthly Girls Nozaki-Kun, Tada Never Falls in Love! e How heavy are the dumbbels you lift?. A doppiare la protagonista inoltre troviamo Inori Minase, che probabilmente ricorderete per il ruolo di Rem in Re:Zero.
Disponibilità: Non licenziato.
Jujutsu Kaisen
Matteo: C’è poco da fare, Jujutsu Kaisen è decisamente uno degli anime più attesi, se non il più atteso, di questa stagione. L’adattamento del celebre e omonimo manga di Gege Akutani ha fatto parlare parecchio di se sin da prima che venisse annunciato. È facile capire il perché di questo entusiasmo: a partire dalla sua pubblicazione, nel 2018, Jujutsu Kaisen ha saputo conquistare il pubblico di Jump in maniera veloce ed efficace, trasformandosi rapidamente in una delle storie in corso più apprezzate della rivista di Shueisha.
La narrazione gira intorno a Yuji Itadori, uno studente del liceo che di punto in bianco si imbatte in un mondo che prima non era mai riuscito a percepire: quello dell’occulto. A causa di alcune vicissitudini il ragazzo si vede costretto ad ingoiare un talismano maledetto, diventando così l’ospite di una potentissima maledizione. Nonostante questo, Yuji sembra non perdere il controllo di se stesso, e perciò gli verrà assegnato un incarico molto importante. Ormai è dentro fino al collo e non può che accettarlo.
Se con l’arrivo di Demon Slayer il pubblico si è ritrovato davanti una storia che adorna i classici elementi del battle shonen con dei toni leggermente più tetri, qui sappiamo per certo che questo elemento riuscirà a brillare ancora di più. Per chi apprezza storie un po’ più dark, quest’anime sarà sicuramente una vera e propria manna dal cielo, e la cosa ancora più interessante è che, in teoria, la serie è in ottime mani.
La narrazione ha sicuramente in serbo parecchi momenti degni d’esser ricordati, e siccome a dirigere il tutto ci sarà il famoso action animator Sung Hoo Park il divertimento è assicurato. Park è lo stesso regista che ha reso gli scontri di The God of High School uno spettacolo da vedere, quindi se avete apprezzato il lavoro che ha svolto durante la stagione estiva allora potrete stare tranquilli. Per lo meno questa volta il regista avrà per le mani un materiale originale un po’ più ragionato dal punto di vista della narrazione, e questo è molto più che un bene, perché significa che con ottime probabilità tutto l’impegno messo nelle scene d’azione non verrà sminuito da una storia banale o addirittura senza senso.
Attenzione, però, perché per quanto il regista sia lo stesso bisogna anche capire che le persone lavorano bene o male a seconda del contesto produttivo nel quale si trovano, e si da il caso che quest’ultimo vari da serie a serie, anche se si rimane all’interno dello stesso studio di produzione. Non è assolutamente un segreto che MAPPA sia uno studio incredibilmente impegnato nell’ultimo periodo, ed è chiaro che un tale livello di coinvolgimento dovrà per forza, ad un certo punto, farsi sentire in negativo da qualche parte. I fan più accaniti di Jujutsu Kaisen in questo momento staranno sperando che questi famosi effetti si manifestino altrove (a questo punto resterebbe L’Attacco dei Giganti), ma la verità è che non possiamo saperlo per davvero finché non lo vedremo con i nostri occhi.
Disponibilità: Crunchyroll.
Wandering Witch: Journey of Elaina
Yoel: Nella stagione di Halloween, oltre alla principessa rapita dal signore dei demoni, non poteva non mancare una strega (*risata malvagia*). Anche in questo caso, ovviamente, niente di cui aver paura, perché la storia di Wandering Witch è incentrata, come dice il titolo, su una strega che vaga in giro per il mondo, Elaina. Fin da subito la premessa mi ha ricordato in parte Kino no Tabi, e la trama sembra confermare la similarità tra le due serie: la presenza di varie e piccole storie in cui la protagonista incontra personaggi sempre diversi, che diventeranno tutti parte della crescita di Elaina tanto quanto lei lo diventerà per loro.
A dar voce alla protagonista troviamo la bravissima Kaede Hondo, che già quest’anno ha conquistato alcuni con il suo ruolo di Maple in Bofuri. Ad accompagnarla nel cast principale troviamo la sempreverde Kana Hanazawa, Tomoyo Kurasawa e Yoko Hikasa. Alla produzione della serie troviamo lo studio C2C, mentre alla regia Toshiyuki Kubooka, che due anni fa ci ha portato Harukana Receive.
Disponibilità: Non licenziato.
Iwa Kakeru! Sport Climbing Girls
Matteo: È fantastico vedere sport meno apprezzati come quello dell’arrampicata ricevere l’attenzione che si meritano… seppure per farlo ci sia bisogno della solita dose di erotismo. Pensando un po’ all’idea di fondo di quest’opera, in effetti, è facile capire il perché, dal punto di vista commerciale, uno sport meno frenetico come questo abbia bisogno di “certe distrazioni” per riuscire a trovare il suo spazio tra il pubblico. Però sapete cosa? Questa verità qui non è sconfortante soltanto perché si finisce, come spesso succede, per oggettificare il corpo della donna, ma anche perché così si sta praticamente ammettendo che l’arrampicata in se non ha nulla di interessante da offrire.
Questa è la solita storia di un personaggio che finisce per caso a praticare uno sport che prima non aveva mai preso in considerazione, e forse anche noi proprio come Konomi Kasahara dovremmo tentare di fare lo sforzo ed ampliare i nostri orizzonti. Guardarlo da casa mentre siamo comodi sul divano può far sembrare il compito semplice, ma arrampicarsi su quella parete colorata (o peggio ancora su delle montagne) è un’attività che richiede enorme abilità non solo motorie, ma anche di studio ed analisi dell’ambiente. È uno sport che può davvero far innamorare, e per questo, anche se fosse la serie stessa e sminuirlo, dovremmo cercare di guardare oltre le forme generose dei personaggi.
A dover compiere un’ardua impresa, però, non saranno soltanto i personaggi della serie, ma anche lo staff che dovrà farli muovere. Contrariamente a quanto in molti possono pensare, riuscire a trasporre nel giusto modo tutta la quantità di movimenti necessaria a scalare non è affatto un gioco da ragazzi. In realtà la parte difficile non risiede esclusivamente nel movimento, ma a monte (perdonate questo gioco di parole).
Far salire lentamente un personaggio facendolo passare da un appiglio all’altro significa dover avere un ottimo controllo del suo corpo, dal volume alle proporzioni, e se nel farlo bisogna anche preoccuparsi di farlo risultare attraente… la sfida è grande. Ce la farà un piccolo studio come BLADE a reggerne il peso? Vedremo.
Disponibilità: Crunchyroll.
E voi avete apprezzato i nostri consigli? Credete ci siano serie che ci siam persi per strada? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o sui nostri social!
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