Dopo un meritato successo ottenuto col primo capitolo della serie horror Remothered, lo studio italiano Stormind Games fa il bis con il sequel del primo capitolo: Broken Porcelain.
Remothered: Broken Porcelain, il nome del nuovo titolo della saga, ripercorre i passi della trama del primo episodio, portandoci a scoprire i pezzi del puzzle mancanti per rivelare il quadro completo dell’inquietante storia. Questa volta la protagonista, punto di vista di questo nuovo gioco, sarà Jennifer, una giovane ragazza assunta dall’hotel Ashmann dopo un trascorso d’infanzia che pesa come un fardello.
Sarà proprio l’Ashmann Inn a fare da teatro di questo gioco e dell’anteprima da noi giocata, proponendo un ambiente di gioco tetro e labirintico, in cui dovremo la maggior parte delle volte combattere contro le presenze misteriose che lo occupano.
Dopo un breve dialogo con il direttore di questo albergo, che evidenzia i problemi vissuti da Jen, la protagonista, riusciamo a dare una sbirciata a quello che è l’ambiente di gioco con i pochi personaggi che lo abitano e i molti corridoi da cui è percorso.
Solo dopo pochi minuti riusciamo ad entrare nel vivo dell’azione, bloccati in un’ala dell’edificio e braccati da una collega di lavoro, impazzita senza alcun apparente senso.
Incentrato su uno stile survival horror tra i più classici, Remothered: Broken Porcelain basa la stessa sopravvivenza della protagonista sulla raccolta di oggetti utili alla difesa e all’offesa, per riuscire a scampare senza troppi danni alle grinfie dell’entità malevola sulle nostre tracce.
Graffette, carillon, bambole verranno usate per distrarre il mostro e per darci una finestra temporale da sfruttare per scappare, oppure coltelli, rastrelli e altri piccoli utensili saranno utili per far fuori definitivamente i nostri inseguitori.
Per andare avanti nelle varie stanze e per poter entrare in possesso di oggetti utili o chiavi, l’anteprima ci ha fatto esplorare una piccola porzione della mappa, ricca di vicoli ciechi e di alcuni enigmi non troppo complicati.
Casseforti, bluff per distrarre il nemico e così via, arricchiscono un’esplorazione altresì abbastanza scialba, che si limiterebbe all’andare in giro ad aprire cassetti alla ricerca di oggetti utili o chiavi.
Cliché di tutti i survival horror di atmosfera sono ovviamente i nascondigli: cassettieri, armadi e cabine doccia saranno sempre utilizzabili per tagliare il contatto visivo col mostro, molto spesso facendo interrompere la loro ricerca dopo qualche secondo.
Tutti questi elementi, combinati, creano un gameplay abbastanza ben miscelato, teso e alquanto diversificato. Sebbene ad un primo tocco il titolo sembri essere estremamente derivativo, il tutto alla fine riesce a dire la sua e a farsi giocare senza creare un senso di già visto troppo accentuato.
Tecnicamente il titolo non fa gridare al miracolo, ma riesce comunque quasi sempre a dipingere un’atmosfera coinvolgente e pesante attorno al giocatore; Il tutto è contornato da animazioni ben fatte, che contribuiscono non poco all’immersività di un titolo del genere.
Al netto di qualche bug dovuti alla versione pre-release ufficiale, alla fine, Remothered si dimostra quindi essere un titolo molto solido, che fa sua la preziosa esperienza del primo capitolo, per dare uno spunto in più di fronte agli occhi del giocatore.
Lodevole anche l’ottimizzazione, che nell’area di questa anteprima ha fatto lavorare perfettamente una 1060 a dettagli ultra, senza struttering o problemi di sorta.
In conclusione
In questa prima anteprima, Remothered: Broken Porcelain dimostra di essere un survival horror con le carte in regola per poter diventare un titolo interessante nella sua categoria.
Sebbene un gameplay ben poco originale, Remothered riesce a trasmettere, tramite la trama e i suoi personaggi, un certo fascino che riesce ad ammaliare il giocatore e che lo costringe a proseguire per gli iniqui corridoi dell’hotel.
Aspettiamo quindi con ansia la data di uscita ufficiale del titolo, slittata al 30 ottobre, per dare un giudizio completo su questo nuovo capitolo della serie.
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